“Campania Wine” give me five! Cinque consorzi a tutela per il vino Campano


Campania Wine

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di Monica Bianciardi

Un gioco di squadra che ha coinvolto Sannio Concorzio Tutela Vini, Consorzio Tutela Vini Vesuvio, Consorzio Tutela Vini Dell’Irpinia, Vitica- Consorzio Tutela Vini Caserta, e Consorzio Tutela Vini Salernum Vites. Sono cinque comunità del vino campano che per la prima volta esordiscono con evento che si pone come obiettivo di dare risalto e valorizzazione le etichette a tutela. Una full immersion nel territorio di paesaggi, cultura, arte ma soprattuto vino in tutte le sue forme e sapori vero filo conduttore di un’esperienza straordinaria per un itinerario di conoscenza a 360 gradi .

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La Campania dopo la Calabria è la regione più ricca di vitigni autoctoni, una biodiversità che svela una ricchezza che evidenzia le diversità del vino campano. Nonostante la regione sia posizionata geograficamente a Sud in alcuni territori ovvero Irpinia, Sannio ed alto Casertano si ha una viticoltura del freddo con forti escursioni termiche che concludono tardivamente la vendemmia. In quasi tutta la regione si ha una predominanza di vitigni a bacca bianca che ben si abbinano alla classica cucina costiera, senza dimenticare i molti vitigni a bacca rossa come l’Aglianico che in molti casi sono il prodotto più pregiato e vino di punta aziendale.

Un percorso iniziato dal Golfo di Napoli in direzione di Procida con il progetto spiegato ed inaugurato dai cinque presidenti dei consorzi e quello del Pomodorino del Piennolo. Un viaggio effervescente che durante la navigazione ha esaltato i vini spumanti prodotti dai più classici vitigni autoctoni del territorio Per quanto riguarda le bollicine fanno parte della linea produttiva di molte aziende ma non possono essere paragonate ad altre realtà nonostante le tecnologie per la loro produzione siano ampiamente diffuse. Gli spumanti campani sono una delle metodiche usate per esprimere le caratteristiche del vitigno e spesso si accompagnano perfettamente alle specialità gastronomiche ed i piatti tipici. Le bollicine vengono pertanto declinate in modo molto differente per vitigno e per tipologia. Charmat a base Aglianico profumati e croccanti, e Metodo Classico che utilizzano sia vitigni internazionali che autoctoni.

Dopo una corroborante passeggiata nelle stradine variopinte di Procida eletta Capitale della Cultura un’altro evento alla Lingua, noto locale posto sul limitare di una lunga lingua sabbiosa, dove immersi nella magica luce della golden hour gli assaggi si sono protratti con altri vini scelti per l’occasione abbinati a piatti tipici. Protagonisti molti vini rosati che con la loro morbida fragranza fruttata hanno offerto molti spunti di osservazione. Una tipologia i rosè che amo particolarmente che fortunatamente anche in Italia sta emergendo con prodotti dalla grande piacevolezza, ben eseguiti, i quali avranno sicuramente la loro collocazione in molte serate estive.

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Nei giorni seguenti Campania Wine è proseguita all’interno del Palazzo Reale di Napoli, una location dallo straordinario valore e fascino storico. Le Master Class Sustainability Forum si sono svolte nelle sale del palazzo Reale focalizzando l’attenzione tra le differenze apportate nei vini da vitigni e territori, un’interessante digressione arricchita da particolari legati alla storicità ed alle produzioni.
Svariati banchi di assaggio raggiungibili con un “walk around wine tasting” presso il porticato del Palazzo Reale per un totale di 150 produttori ed oltre 600 etichette in degustazione. La serata ha visto illuminarsi il cortile del palazzo dove un percorso gastronomico di cinque piatti e dieci vini cucinati per l’occasione da Chef stellati.

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Conoscere la storia ci insegna le origini delle società e delle culture, uno sguardo alle nostre radici, attraverso le quali siamo poi in grado di comprendere meglio il modo attuale e analizzarne il presente. Un’escursione emozionante nella storia più antica della Napoli Sotterrata, dove al di sotto della Basilica di San Lorenzo a vari livelli di profondità la consapevolezza del passato prende forma attraverso i segni tangibili di un passato di epoca romana e prima ancora da costruzioni di epoca greca, ancora visibili nei cunicoli più profondi della città.

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Tasting notes .

Alcuni dei miei migliori assaggi fatti durante una due giorni tutta da vivere.

“Dalla vita non si esce vivi.”
(Pino Caruso
)

Fiano di Avellino 22 Villa Raiano 2020 I vigneti sono situati nel comune di Lapio in  Irpinia. Un vino dal corredo aromatico complesso dai sentori di frutto bianco, pesca nettarina e fiori bianchi, sale marino, palato dettato dalla freschezza tuttavia pieno e scorrevole dalla chiusura lungamente persistente.

Luigi Maffini Kratos Paestum IGT 2020 Intenso e connotato negli aromi tipici del vitigno ha un apertura olfattiva con agrumi e balsamici, fiori gialli di ginestra erbe mediterranee, sbuffi salini e di nocciola fresca; il palato ha grande energia e pienezza gustativa, nello sviluppo si amplifica con venature infiltranti di sale e agrume.

Lunarossa Quartara 2019 Fiano100% vinificato ed affinato in vasi di terracotta interrati con macerazioni prolungate. I vigneti sono  5 ettari in Giffoni Valle Piana nell’entroterra di Salerno. Profumi puliti che non rimarcano la tecnica in anfora rimanendo puliti e ben definiti nei richiami di ginestra, cedro, sambuco, ginger, lime, tiglio e menta. In bocca acidità, sale e tensione, progressione che sfocia in  sorso fondente e ben integrato nella lunghezza e dalla chiusura balsamica.

Di Meo Fiano di Avellino 2020 I vigneti si trovano a circa 500mt slm a Salza in Irpinia. Corredo aromatico ampio elegante e delicato con profumi di frutta bianca, cenni tropicali, frutta secca, lieve nota fumè, menta. Al palato spessore e tensione acida inserita in un sorso sinergico ed elegante dalla notevole persistenza.

Laura de Vito- Elle 2019 Fiano di Avellino, del comune di Lapio in Irpinia. Caratteristiche olfattive ricche di sfumature con cenni fumè, fiori di ginestra, tiglio, limone, frutto bianco, nocciolina, menta, erbe spontanee, che si ritrovano in palato morbido e vivace la cui freschezza accompagna un sorso garbato e ben proporzionato.

Aletheia Greco di Tufo Riserva 2019– Donnachiara Montefalcione  vengono utilizzate soltanto le migliori uve del vigneto di Santa Paolina in zona Tufo. Acciaio per 6 mesi e altrettanti in bottiglia. Sensazioni tropicali di ananas, ginger, cedro, frutta secca, erbe mediterranee, menta, fiori gialli. Attacco in bocca che si allarga in pieghe morbide per poi tendersi in rivoli di acidità e sale, lasciando il finale lungamente sapido e aromatico.

Aglianico Vigna Girapoggio 2019 Verrone. Cilento Dop Paestum Aglianico 100% Cru di vigneto storico che si trova su suoli caratterizzati da flysh cilentano. Affina 9/12 mesi in acciaio inox ed altri 9/12 mesi in bottiglia. Nitore nel profilo olfattivo dato da fiori carnosi di rosa e viola, frutti rossi succosi intessuti in sensazioni salmastre e mentolate; in bocca vibrazioni date da acidità e frutto con sviluppo disinvolto ed appagante, chiude con scia salina e ritorni di macchia mediterranea.

Settevulcani Piedirosso  2020 Piedirosso 100% Vigneti a piede franco, Campi Flegrei solo acciaio. Un vitigno il Piedirosso che non finisce di riservare sorprese; sarà per la brillantezza sgargiante del colore rosso rubino, oppure per l’estrema croccante vivacità dei piccoli frutti rossi di marasca e ciliegia con il floreale di viola ed un palato che nella sua spontaneità trova le connotazioni di una beva energetica ed appagante arricchita da sensazioni piccanti e tannino incisivo.

San Salvatore Azienda Agricola “Vetere” 2021 prodotto con sole uve Aglianico, coltivate a oltre 200 mt slm nelle località di Capaccio e Paestum su terreni argilloso, calcarei. Colore rosa scarico molto luminoso, ha grande personalità in cui i tratti dell’Aglianico sono ingentiliti dalla vinificazione in bianco, si esprime con fiori di rosa canina, erbe aromatiche, cedro e piccoli frutti rossi appena accennati, melograno, ribes, coerente e delicato il palato ha uno sviluppo di leggerezza e finezza.

Donna Clara Ronnorà 2021 Paestum Rosato– Aglianico 80 % Cabernet Sauvignon 20%. Solo Acciaio vinificazione in bianco. Colore trasparente rosa chiaro, profumi con molti agrumi e lamponi, a cui si aggiunge un tocco piccante di pepe rosa ed una vena erbacea. In bocca ritma l’agilità la freschezza fruttata e saporita, con un bel ritorno di fiore e erbe.

Marisa Cuomo Rosato Costa d’Amalfi 2021 -Piedirosso e Aglianico. Rosa delicato fragrante nei profumi, con molte erbe aromatiche e fiori viola i quali si fondono insieme a note iodate e di piccoli frutti rossi selvatici. All’assaggio mantiene il carattere aromatico e spontaneo insieme ad una freschezza dissetante ed un finale salino.

Marisa Cuomo Fioduva 2020 Costa D’Amalfi. Ripoli, Fenile,Ginestra. Ampio bagaglio olfattivo che si svela attraverso note nitide e ben distinte, iodio, lime, fiori di ginestra, mandarino, melone bianco, papaia, miele di tiglio ed erbe spontanee. Complesso ed articolato il sorso è sinuoso ricco di morbidezza  dinamizzato da sprizzanti sensazioni fresche e saline, sorso calibrato da una vibrante eleganza e da una chiusura lunghissima e saporita.

La Guardiense Janare Cinquantenario” Metodo Classico Millesimato 2012, Falanghina Brut 12,5° Vol 100 mesi sui lieviti. Questo vino nasce per celebrare i cinquant’anni dell’azienda.  Colore giallo paglierino brillante con riflessi dorati. Una lieve nota fumè amplifica la piacevolezza olfattiva ed apre il ventaglio olfattivo seguita da limone, erbacei, mandorla fresca, frutta a polpa bianca, fiori e crosta di pane. In bocca il perlage risulta sottile e ricco di una cremosità accentuata da una morbida sensazione di dolcezza dettata dalla maturità del frutto, ottima persistenza.

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