Campi Flegrei Piedirosso Dop Riserva 2017 “Vigna del Padre”


Gennaro Schiano

Gennaro Schiano

di Antonella Amodio

Campi Flegrei Piedirosso Dop Riserva 2017 “Vigna del Padre”
€ 30,00
Cantine del Mare
IV Traversa Cappella, 6  80070 Monte di Procida ( NA) Tel 081 5233040 www.cantinedelmare.it

L’obiettivo di Cantine del Mare è quello di portare il territorio in bottiglia, attraverso il vino prodotto in un territorio unico al mondo.

Siamo nei Campi Flegrei, a Monte di Procida, una punta della costa dove il bradisismo e le solfatare marcano l’ecosistema circostante, trasferendo sostanze “vulcaniche” al terreno, e contribuendo a identificare l’habitat fuori dall’ordinario che contraddistingue il territorio Flegreo.

Terra del Padre

Terra del Padre

Un luogo bello davvero e a tratti persino struggente.

L’azienda agricola Cantine del Mare, con scorci sulle isole del Golfo di Napoli e sul lago Fusaro, è dedita alla conservazione e alla tutela di antichi vigneti, la maggior parte dei quali è composta da viti pre-fillossera, che crescono su forti pendenze e toccano quasi il mare, e comprendono anche vigne cosiddette “metropolitane”, che occhieggiano tra i vicoli e gli orti privati del piccolo comune napoletano.

Una viticoltura eroica, dove l’utilizzo dei mezzi meccanici è molto limitato. Gennaro Schiano e sua moglie Alessandra sono veri artigiani del vino, che – come sarti – cuciono patchwork di vigneti, dai quali poi si ricavano vini identitari e tipici.

Vigna del Padre Riserva 2017 è il piedirosso prodotto da due vigne ultra centenarie dotate di un profondo apparato radicale: dopo la vinificazione, il vino rimane 12 mesi in botte e un anno e mezzo in bottiglia, prima di vedere la luce.

Rubino brillante con profumi di geranio, viola, gelso e incenso, che fanno da apripista a note di muschio e legni dolci. All’assaggio è fresco, salmastro e affumicato, con evidente corpo e struttura, ma senza eccessi, equilibratamente sottile. Un vino con una produzione limitata (1.300 bottiglie) e con un carattere tradizionale, che valorizza le vecchie viti, ideali per la trasmissione delle caratteristiche del territorio come patrimonio universale e unico.