Cantina Kaltern: quarta edizione della linea Quintessenz


di Antonio Di Spirito

Stemma Aziendale

Stemma Aziendale

L’Alto Adige è un territorio tornato sotto la giurisdizione italiana nel 1919, subito dopo la prima guerra mondiale. Gli appezzamenti di terreno coltivabile a qualsivoglia coltura, spesso in posti con alto grado di difficoltà per la lavorazione, sono estremamente parcellizzati e di piccolissima estensione; ragion per cui i viticoltori locali hanno cercato una forma consociativa per ridurre gli alti costi e commercializzare prodotti ad elevata qualità.

L’odierna Cantina Kaltern è nata per fusioni successive di cinque cantine storiche, alcune delle quali nate sotto il dominio austriaco, secondo la seguente cronologia:

  • Nel 1900 fu fondata la Kellereigenossenshaft Kaltern;
  • Nel 1906 nacque la Bauernkellerei Kaltern;
  • 1908 Fondazione della Jubiläums kellerei Kaltern;
  • Nel 1925 fu fondata la Neue Kellerei Kaltern e la Kellereigenossenshaft Kaltern fu ribattezzata “Erste Kellereigenossenshaft Kaltern”;
  • Nel 1932 la cantina privata Baron Di Pauli diventa una cooperativa: “Josef Baron Di Pauli”;
  • Nel 1986 avviene la fusione tra la cantina Erste Kellereigenossenshaft Kaltern e la Neue Kellerei Kaltern, fondate rispettivamente nel 1900 e nel 1925, creando la cantina Erste + Neue Kellereigenossenshaft Kaltern;
  • Nel 1991 la cooperativa Josef Baron Di Pauli viene integrata nella cantina Erste + Neue Kellereigenossenshaft Kaltern. La famiglia Baron Di Pauli, comunque, si distingue dalla integrazione e torna ad essere una cantina indipendente; la famiglia mantiene due masi, vinifica le proprie uve nella cantina sociale, ma a parte ed utilizza ancora il proprio marchio: Tenuta Baron Di Pauli;
  • Ne 1992 la Bauernkellerei e la Jubiläumskellerei, fondate rispettivamente nel 1906 e nel 1908, vengono fuse, insieme alla Baron di Pauli, per dare vita alla Kellerei Kaltern;
  • Nel 2016 da Kellerei Kaltern e Erste+Neue nasce un’unica cantina: Kellerei Kaltern.
Il Lago di Caldaro

Il Lago di Caldaro

 

Oggi la cooperativa conta circa 650 soci per un totale di circa 450 Ha vitati intorno al lago di Caldaro; in pratica ogni socio ha, in conduzione familiare, circa 0,7 ettari di vigneto.

Tra autoctoni e internazionali naturalizzati ed entrati nella tradizione, vengono utilizzati, in totale, 20 vitigni per una produzione media totale di 3,5 milioni di bottiglie più un ulteriore 1,5 milioni per la vendita locale

Andrea Moser - Enologo

Andrea Moser – Enologo

Il Direttore di tutte le operazioni tecniche legate alla produzione (Kellermeister), sia nei vigneti che nella cantina, è il giovane enologo Andrea Moser.

Al vertice della gamma produttiva c’è la linea Quintessenz, che ha lo scopo, come racconta Andrea Moser, di: “tradurre in bottiglia in modo sempre più profondo e veritiero i migliori vigneti di Caldaro, senza smettere di sperimentare”. Seguono le linee Selezioni e i Classici.

I cinque vitigni utilizzati nella linea Quintessenz sono: pinot bianco, sauvignon bianco, schiava, cabernet sauvignon e moscato giallo.

Linea Quintessenz

Linea Quintessenz

I Vini Degustati

La degustazione dei vini si è tenuta in una sala del Pantheon Iconic di Roma ed è consistita in tre mezze verticali, ognuna dedicata ad un vitigno e nelle quattro annate di produzione della linea Quintessenz; in ognuna delle verticali è stata inserita, per confronto, una annata precedente a quelle degustate e dello stesso vitigno, ma di un’altra linea.

Degustazione

Degustazione

Il primo Fligth è dedicato al pinot bianco.

Il Quintessenz proviene da un vigneto di 15-30 anni sito a St. Nikolaus, posto tra i 550 e 600 metri; il terreno è calcareo con spezzoni di roccia, ma sciolto; il kunst.stück, invece, proviene da un vigneto di 25 anni posto ai piedi della Costiera della Mendola, posto a 550 metri su un terreno calcareo-porfirico.

 

Quintessenz Pinot Bianco

Quintessenz Pinot Bianco

 

Quintessenz Pinot Bianco Doc 2016

Profuma di frutti tropicali, leggero bosso e confetti; il sorso offre sapori di frutta tropicale, ha una notevole acidità, anzi è affilato; una volta ossigenato scorre agile e veloce, ha una speziatura fine ed intensa.

 

Quintessenz Pinot Bianco Doc 2017

Meno esuberante, al naso, dell’annata 2016 con frutta e bosso; perfetto in bocca; non estremamente acido, abbastanza speziato, comunque affilato, lungo e scorrevole.

 

Quintessenz Pinot Bianco Doc 2018

Abbastanza evoluto e pronto alla fruizione, offre profumi di frutta matura, confetto ed anche un pizzico di cera d’api; il sorso è scorrevole e maturo, fresco, appena affilato, ma speziato già sulla lingua.

 

Quintessenz Pinot Bianco Doc 2019

Un pò mauro, ma è il pinot bianco più tipico della batteria: profumi di pera e fiori bianchi; il sorso è scorrevole e speziato, fresco e minerale, tagliente e sicuro, molto lungo.

 

Kunststueck Pinot Bianco

Kunststueck Pinot Bianco

 

kunst.stück Pinot Bianco Doc 2014

Evoluzione perfetta: profumi di kerosene e frutta gialla; sorso complesso, minerale, freschissimo, lungo, speziato, un po’ grasso, ma fine ed elegante.

 

Il secondo Fligth è dedicato al sauvignon blanc.

Il Quintessenz proviene da un vigneto di 17 anni, di tipo collinare, sito in Pianizza di Sopra a 500 metri di altezza con importante escursione termica; il terreno è argilloso-calcareo con strati di porfido e granito. Il confronto viene effettuato con un sauvignon Castel Giovanelli prodotto su terreni collinari argillosi situati a 500 metri slm, una parte del vigneto è calcareo con porfido e granito, l’altra parte è ciottolosa e sabbiosa.

 

Quintessenz Sauvignon

Quintessenz Sauvignon

 

Quintessenz Sauvignon Doc 2016

Profumi erbacei di foglie di bosso e frutta tropicale; il sorso è ricco di sapori, ma piacevolmente fresco e scorrevole, con una buona dose di mineralità e sapidità; grande pulizia e persistenza, con speziatura fine ed intensa. Rotondo.

 

Quintessenz Sauvignon Doc 2017

Profumi di frutta matura ed erbaceo di bosso lo caratterizzano al naso con immediatezza; nel sorso ritrovi sapori vegetali e frutta matura; è asciutto, ma molto fresco, affilato e speziato. Molto persistente.

 

Quintessenz Sauvignon Doc 2018

Profuma di frutta esotica matura, note di pietra focaia ed erbaceo di bosso; il sorso è molto fresco, fruttato e scorrevole; è asciutto e poco speziato rispetto ai precedenti, ma non per questo meno intenso e persistente. E’ un vino rotondo.

 

Quintessenz Sauvignon Doc 2019

Profumi intensi di fiori gialli, foglioline di bosso e frutta a pasta gialla; il sorso è riccamente fruttato, grasso, ma asciutto, fresco e finemente speziato. Affilato.

 

Castel Giovannelli Sauvignon

Castel Giovannelli Sauvignon

 

Castel Giovanelli Sauvignon Doc 2014

Al naso si caratterizza con profumi di fiori e frutta a pasta gialla, foglioline di bosso e con una significativa dose di pietra focaia; ilsprso ha raggiunto un equilibrio perfetto fra note fruttate, acidità, morbidezza e speziatura. Elegante.

 

Il terzo Fligth è dedicato al cabernet sauvignon.

Le uve di cabernet sauvignon per la linea Quintessenz provengono da un vigneto di 15-25 anni, di natura ciottoloso calcareo ed argilloso, sito St. Josef a 220-260 metri di altitudine, dove gode di un microclima piuttosto caldo. Anche in questo caso il confronto viene effettuato con un cabernet sauvignon della linea kunst.stück, proviene da un vigneto di 20 anni, sempre di St. Josef.

 

Quintessenz Cabernet Sauvignon Riserva

Quintessenz Cabernet Sauvignon Riserva

 

Quintessenz Cabernef Sauvignon Riserva Doc 2015

Piccoli frutti di bosco, l’immancabile nota erbacea tipica del cabernet del nord Italia ed una importante nota minerale di pietra rocca compongono il quadro olfattivo di questo vino. Il sorso è asciutto, ma sapidità, acidità e speziatura in equilibrio lo rendono scorrevole. Minerale e fine.

 

Quintessenz Cabernet Sauvignon Riserva Doc 2016

La sua veste è compatta, di color rubino intenso e cupo e senza sfumatura sull’unghia; anche questo calice emana profumi di piccoli frutti rossi e neri e note minerali, ma in questo caso sono accompagnate da una spolverata di cacao; la scorrevolezza del sorso è appena frenata da un tannino levigato ed asciutto, ha una buona speziatura; è minerale ed elegante.

 

Quintessenz Cabernet Sauvignon Riserva Doc 2017

Profumi floreali, di frutta rossa e la tipica mineralità della pietra rocca compongono il quadro olfattivo: il sorso è asciutto ed ha un tannino importante, ma l’acidità regala sapori fruttati, sapidità e speziatura.

 

Quintessenz Cabernet Sauvignon Riserva Doc 2018

Frutto intenso e forte mineralità al naso; in bocca il tannino scalpita, ma è dolce e levigato; la buona acidità e le note fruttate rendono il sorso molto scorrevole; chiusura speziata.

 

Kunststuck Cabernet Sauvignon Riserva

Kunststuck Cabernet Sauvignon Riserva

 

kunst.stück Cabernet Sauvignon Riserva Doc 2015

Profuma intensamente di piccoli frutti di bosco, di pietra rocca e di foglie verdi di noci; il tannino è molto giovane, ma dolce; ha sapori fruttati ed una fragrante acidità; mineralità, sapidità e speziatura lo rendono lungo.

La serata è poi proseguita sulla splendida terrazza dell’hotel Pantheon Iconic per una cena informale preparata dallo chef Francesco Apreda.