Cru bianchi di Belguardo e Zisola, degustazione
di Marina Betto
Due tenute molto diverse Belguardo e Zisola, una in Maremma Toscana l’altra nella parte sud orientale della Sicilia ma entrambe proprietà della famiglia Mazzei che ha uno stretto contatto con il mondo del vino da oltre sei secoli. Castello di Fonterutoli nel Chanti Classico è la sede storica dell’azienda ed è il loro stile toscano ad essere esportato a Belguardo acquistata nel 1997 e a Zisola acquisita nel 2004. In Maremma hanno da prima sperimentato i vitigni internazionali mentre in Sicilia hanno puntato subito sul Nero D’Avola ricercando eleganza e purezza come hanno da sempre fatto a Fonterutoli. Successivamente il focus è stato spostato sui bianchi, Catarratto e Grillo in Sicilia, prima in blend e poi singolarmente mentre in Maremma si sono concentrati sul Vermentino dove hanno studiato la parte clonale andando a vedere direttamente in Sardegna (da dove provengono i Vermentino più sapidi) e quelli della Corsica (dall’anima più floreale) da cui hanno selezionato quattro cloni, due da entrambi i territori.
In Toscana la tenuta di Belguardo è tra le colline tra Grosseto e Montiamo a soli 10 km. dal mare. Sono 48 ettari di vigneto composto in parte da alberese e arenaria e decisa presenza di scheletro dove si coltivano Sangiovese e Vermentino, Cabernet Sauvignon e Franc, Petit Verdot e Alicante.
L’assaggio di due annate di Belguardo V Vermentino Superiore Maremma Toscana DOC 2023 e 2021 offre uno spunto per conoscere meglio questo vino figlio di un importante progetto di ricerca agronomica ed enologica nato nel 2011 con il nome Codice V Vermentino Maremma Toscana DOC poi cambiato con la vendemmia 2021 in Belguardo V Vermentino Superiore Maremma Toscana DOC. Ci troviamo difronte ad un Vermentino molto longevo, nato non come prodotto di largo consumo è il primo Vermentino Superiore della Maremma. Vinificato per il 50% sulle bucce per 6 mesi prevalentemente in anfora e per l’altro 50% in acciaio “sur lies” ha un affinamento molto lungo uscendo quasi due anni dopo la vendemmia. Belguardo V 2021 è un vino che invecchia senza paura che porta con se la salinità dovuta alla vicinanza del mare e più invecchia più la sua freschezza e le note agrumate che lo contraddistinguono si trasformano in sentori di idrocarburo.
In Sicilia i vigneti di Zisola sono ad alberello, su terreni calcarei e scheletro sassoso, dove questa forma di coltivazione della vite è necessaria perché mitiga il riflesso della luce e contiene il caldo. Nel 2003 iniziarono con il Nero d’Avola ma contemporaneamente partirono con il Grillo e poi il Catarratto. La prima versione di Contrada Zisola era un blend di questi due vitigni, un bianco inaspettato in una terra di rossi. Proseguendo nella valorizzazione dei vitigni autoctoni siciliani, la famiglia Mazzei ha in seguito deciso di fare Contrada Zisola con solo Catarratto vinificandolo in due tempi. La prima metà delle uve viene vendemmiata in anticipo e vinificata con una permanenza sulle fecce fini, l’altra metà viene portata a maturazione ideale e poi vendemmiata l’uva viene fatta macerare sulle bucce per tre mesi in cocciopesto per estrarre tannini nobili, che donano al vino complessità e struttura come fosse un vino rosso.
Contrada Zisola Catarratto Terre Siciliane IGT 2023 è ricco di sfumature mielate e fresche con sentori di agrumi e fiori di gelsomino ed erbe aromatiche, è un sorso citrino che diventa più complesso nell’annata 2022, un vino solare, ricco anche di sentori di spezie e pepe bianco; Contrada Zisola Catarratto Terre Siciliane IGT 2021 la prima annata prodotta fonde le caratteristiche degli altri due, integrandole perfettamente, siamo inoltre difronte ad un vino dal lunghissimo potenziale di invecchiamento.
Nella tenuta Zisola i vigneti sono gestiti in modo naturale, senza alcun uso di pesticidi o fertilizzanti chimici e dal 2023 hanno ottenuto la certificazione biologica.


