CucinAtipica, l’aperitivo che sa di territorio, con lo sguardo sulla Reggia
di Ornella Buzzone
C’è un momento della giornata che profuma di tregua, di chiacchiere leggere e di calici che tintinnano. Un momento che arriva prima del pranzo o della cena, ma che in realtà non ha solo a che fare con il cibo: ha a che fare con la voglia di prendersi una pausa. Di guardarsi negli occhi, staccare la testa, brindare anche senza un motivo.
È l’aperitivo, e oggi più che mai è diventato un vero e proprio rituale.
Che sia un veloce calice tra colleghi dopo l’ufficio, una tavolata all’aperto con gli amici del cuore o una parentesi gustosa da condividere con la famiglia, l’aperitivo ha saputo trasformarsi in un’occasione che unisce. Unisce le persone, ma anche i sapori: perché è in quel momento che la cucina si fa creativa, che il bicchiere racconta una storia, che il piattino diventa esperienza.
E se c’è un luogo dove questa piccola grande cerimonia è presa sul serio, è proprio Caserta. Qui l’aperitivo, o meglio, l’apericena, come si ama chiamarlo quando si fa più ricco, è una cosa importante. È un appuntamento fisso, un’abitudine elegante, un gesto di piacere e condivisione che ha conquistato tutti. Dai locali storici del centro ai nuovi cocktail bar di tendenza, Caserta sa come offrire il momento perfetto.
E sul Corso Trieste, tra il passeggio elegante e l’atmosfera cittadina che invita alla sosta, c’è un indirizzo che ha fatto dell’aperitivo un rito autentico, da vivere senza formalità ma con grande gusto: cucinAtipica.
Nata nel 2018 da un’idea ben chiara, poi consolidatasi nel 2019 con la costituzione della società grazie all’incontro tra tre amici: Sergio, Nicola e Luca, cucinAtipica ha aperto ufficialmente le sue porte nel 2020 come vineria con cucina. Un progetto pensato per offrire prodotti di qualità, in un ambiente informale ma curato nei dettagli, dove ogni calice e ogni piatto raccontano la passione di chi ha fatto della ristorazione una vera vocazione.
Oggi, è Sergio Gravina l’anima del locale. È lui a occuparsi ogni giorno dell’accoglienza, del racconto dei piatti, dell’intrattenimento con i clienti e, spesso, anche della cucina. La sua lunga esperienza, oltre 25 anni nel settore, cominciati come comis di sala, lo ha portato a ricoprire praticamente tutti i ruoli della ristorazione, fino a diventare formatore, docente e sommelier A.I.S. di terzo livello.
Conosce il vino come pochi, e tutte le etichette servite da cucinAtipica sono selezionate personalmente da lui. Ma non è tutto: Sergio è un vero maestro negli abbinamenti tra formaggi, bruschette e prodotti del territorio, che compongono una proposta sempre varia e sorprendente.
Il locale oggi conta circa 50 coperti, ma l’atmosfera è quella di una casa: calda, conviviale, mai pretenziosa. Qui l’aperitivo si fa serio, ma resta sempre sorridente. Lo dimostra una selezione accuratissima, come l’elegante Domaine André Ehrhart Crémant d’Alsace AOP Brut, perfetto per aprire le danze.
Ad accompagnarlo? Un viaggio nei sapori d’Italia, pensato con cura:
prosciutto crudo sott’olio con tarallini pugliesi, tarallo napoletano classico di Leopoldo, e un tagliere che è pura poesia gastronomica; culatello goccia irpina, speck coscia reale fumé, capocollo artigianale senese, finocchiona toscana IGT, salsiccia secca di suino nero.
E poi i formaggi: primo sale al finocchietto, caciottina di bufala, semistagionato misto capra-pecora al pepe e zafferano, stagionato di capra, erborinato affinato in vinacce di Pallagrello Nero, accompagnati da confettura di ribes nero, miele biologico di castagno e pane caldo condito.
Per chi ama le verdure, è imperdibile il tagliere di sott’oli artigianali con melanzane, broccolo barese e finocchio al pepe rosa. E ancora: pinsa con bresaola IGP, tris di mini tartare con crema di verdure, stracciata artigianale di bufala e pestato di noci.
Fino ai più sfiziosi comfort food come il poker di mini hamburger con cheddar stagionato fuso e confettura di pere, le bruschette creative e i golosissimi affogati con gelato/non gelato artigianale alla Nutella e alla crema di pistacchio di Bronte.
Insomma, chiamatelo aperitivo, chiamatelo apericena, ma da cucinAtipica si può anche semplicemente cenare, perché la proposta gastronomica è ampia, strutturata e ricca di soddisfazioni.
Da cucinAtipica, l’aperitivo non è solo un preambolo. È un’esperienza da vivere fino in fondo. Un invito a rallentare, a scegliere con gusto, a godersi la bellezza di un momento che unisce. Perché qui a Caserta, e soprattutto su Corso Trieste, l’aperitivo non è un dettaglio. È una dichiarazione d’amore per il buon vivere.
Se anche tu sei tra quelli che credono che il momento dell’aperitivo sia più di una semplice abitudine, allora questo è il posto giusto per te.
In estate, il dehors di cucinAtipica ti regala una delle viste più suggestive della città: affacciato direttamente su Corso Trieste, tra la gente che passeggia e il sole che sfiora i palazzi, con la Reggia di Caserta che si intravede all’orizzonte.
Un piccolo angolo di bellezza dove ogni calice ha un senso e ogni piatto racconta una storia.
CucinAtipica
Corso Trieste, 30 – 81100 Caserta (CE)
380 908 2165
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Con qualche migliaio di locali così risolviamo la momentanea crisi del di vino.Ci dicono che i giovani non bevono più alcolici e intanto il consumo di spirits a livello mondiale ma anche in Italia cresce ogni anno.È una questione di comunicazione che questi ultimi hanno ben fatto mirando anche alle nuove generazioni.Chi vende vino e vuole intercettare nuovi consumatori deve per forza di cosa abbandonare le classiche descrizioni del prodotto e proporlo in modo facile e comprensibile alle nuove sensibilità. FRANCESCO