Degustazione Chablis di Assoenologi

gli Chablis
di Marco Contursi
Di vino non sono solito scrivere in modo tecnico, essendo fautore del “Ognun e mas tinto mestier sujo”. Mi limiterò a raccontare quindi la cronaca di una bella degustazione di Chablis, organizzata da Assoenologi, in collaborazione con Onav presso l’istituto IPSEOA Manlio Rossi. 5 i vini degustati delle diverse espressioni di questo terroir sotto la guida di Sandrine Audegond, Scrittrice, Ambasciatrice del vino e “Formateur Officielle des Vins de Bourgogne”.

Degustazione chablis – calici
A me è piaciuto molto il secondo. Note di minerali e sapidità che si fa ricordare.

Degustazione chablis – l’esperta francese

Degustazione chablis – la degustazione
Degustare Chablis guidati da una francese (con relativa traduzione) è stata una esperienza davvero formativa, soprattutto un prodotto, lo chablis, che in Italia non tutti conoscono a fondo, ad iniziare da me.

Michele d’Argenio
Assoenologi col Presidente Roberto Di Meo,i vicepresidenti Ernesto Buono e Massimo di Renzo, e col segretario Michele D’Argenio offre occasioni di aggiornamento sempre interessantissime per i propri associati, che ricordo essere gli artefici del nettare di bacco prodotto in Campania, etichette conosciute in tutto il mondo.

Degustazione chablis – Il terroir
Dopo la degustazione l’evento è proseguito con una cena ad opera dei ragazzi dell’istituto Manlio Rossi, magistralmente coordinati, sia in sala che in cucina dai loro professori.

Degustazione chablis – la cucina
Veramente un esempio di professionalità e voglia di fare bene, che non sempre, purtroppo, ho riscontrato nelle scuole.

Degustazione chablis – il primo piatto

Degustazione chablis – Il maiale col purè e i carciofi

Degustazione chablis – il dolce
Buoni tutti i piatti degustati, abbinati ad una selezione di vini di Onav. Da esterno non posso non notare il clima scanzonato che c’è in questi incontri di Assoenologi, essendo questo non il primo a cui prendo parte.

vini per cena di Onav
Tanta cordialità e simpatica tra colleghi che in fondo sono anche “rivali”, lavorando in Cantine diverse. Se i vini Campania occupano un primo posto nel panorama italiano un motivo ci sarà, e non credo sia solo il terroir ma anche le professionalità di queste persone che prima ancora che ottimi professionisti, sono persone perbene. E non è poco…
Alla prossima.