Dieci Panettoni da non perdere di Marco Contursi


VIGNOLA

VIGNOLA

di Marco Contursi

Natale, tutti a fare classifiche dei migliori panettoni. Ma io alle classifiche non credo. Dunque, mi limito a fare un elenco di quelli che a me piacciono. Pasticcieri della mia zona, ragazzi in gamba, che nulla hanno da invidiare a nomi blasonati di chef e pasticcieri di altre zone. Ripeto: NON è una classifica ma un elenco. E dove peschi, non sbagli.

  • Pasticceria Mammagrazia (via Russo 136 Nocera Superiore). Con Giuseppe e Pasquale Bevilacqua ideai una serata dedicata al panettone artigianale oltre 10 anni fa, quando l’argomento era assai poco conosciuto. Oggi tutti a fare gli splendidi, io lo facevo 13 anni fa. Il loro panettone è soffice e goloso, oggi anche in versione in vasocottura, per chi vuole regalare una novità. Intramontabile.
  • Ascolese, la Boutique dei lievitati (Via Giambattista Vico, 99, San Valentino Torio) . Fiorenzo Ascolese è un lievitista schivo e per nulla votato all’apparire. Ma fa uno dei panettoni migliori d’Italia. Punto. Premi su premi ma lui sempre umile e sempre in continuo aggiornamento. Il suo “classico” è una nuvola che ti avvolge in spirali di burroso piacere. Imperdibile.
  • Pasticceria La Ruota (Via S. Pio X, 48, Agropoli). Rosetta Lembo è pasticciera di classe, ma non lo dà a vedere. Testa bassa e sempre a lavorare per sfornare capolavori di rara bontà. Il suo è un impasto che meraviglia per sofficità e profumi. Quello a cui sono più affezionato? Il Pizza Roce che vi fa portare in tavola una ricetta antica cilentana.
  • Pasticceria Vignola (Via Giuseppe Maffei, 33, 83029 Solofra). Con Angelo e Raffaele Vignola c’è un rapporto di stima reciproca che prescinde da tutto. Ma Raffaele è davvero uno dei migliori lievitisti su piazza e lo è da anni. Quello gastronomico con prodotti irpini (formaggi, salumi) è ideale per iniziare il pranzo di Natale. Irrinunciabile.
  • Pasticceria Punto Freddo ( C.so nazionale 102 Scafati). Che l’unione tra Luigi Fusco e pasquale D’ Apice sia stata vincente lo dimostra la bontà di questo prodotto, che in pochi anni si è imposto all’attenzione dei buongustai di tutta Italia. Tanti premi ma soprattutto tanta tanta roba quando te lo mangi. Da Provare.
  • Faiella Pastrychef  (Largo De Gasperi, 13/14, San Marzano sul Sarno). Vincenzo Faiella col lievito ci parla. Solo ingredienti sceltissimi e gusti classici come limoncello o cioccolato e Rum. Un panettone che ti conquista al primo assaggio e ti invoglia a ripetere il morso. Tentatore. (Molto buoni pure roccocò e mostaccioli).
  • Pasticceria Di Dato  (via Brigadiere d’ Anna 116 Angri). Gerardo Di Dato è un veterano dell’arte dolciaria. E molto molto bravo pure coi lievitati. Entrare nella sua pasticceria significa tornare bambini, con tantissimi dolci ovunque ti giri. Il suo panettone è ricco, opulento, buonissimo.
  • Uberto Vecchione (via Damiano Mancuso 45 Sarno). Uberto è un giovane ma esperto panettiere. Da qualche anno si cimenta anche coi lievitati. Quest’anno tre le novità: quello con pomodori secchi, olive ed origano, quello con le pellecchielle del Vesuvio e quello con la birra del birrificio Maneba. Un panettone che porta una ventata di novità sulla tavola di chi lo compra.
  • Pasticceria Giuseppe Palumbo (via Dott. A . Pascarelli 3 Roccapiemonte). Chi ha inventato la zizzinella, non poteva non proporla nella versione a panettone. Bellissima da vedersi ma soprattutto buonissima. E già che vi trovare da lui, ci sono certi biscottini decorati a mano dalla moglie che sono una meraviglia.
  • Pasticceria Pepe ( via Nazionale 2 sant’ Egidio del Monte Albino) Il nome Pepe rievoca subito negli appassionati ricordi di lievitati di altissima fattura. Ora che Alfonso non c’è più i fratelli Prisco e Giuseppe continuano a sfornare ottimi prodotti tra cui un pandoro che mi è piaciuto un sacco. Da abbinare magari a una golosa crema al cioccolato o a una profumata crema chantilly. E la tradizione continua…

2 Commenti

  1. Me ne mancano 9, un po’ troppi vista la vicinanza, leggasi sintonia, sarà la lontananza, leggasi chilometri, vedremo…

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