Essentia 2004 Pojer e Sandri


Mario Pojer

di Marina Alaimo

Sembra un paradosso, eppure due fattori estremi e difficili da sostenere sono la causa della straordinaria capacità di coinvolgere e sedurre di questo vino: il freddo e la mancanza di equilibrio. Proprio così, mentre c’è chi si affanna nel rientrare entro canoni di produzione comuni nella speranza di ritagliarsi la propria fetta di mercato, qui invece Mario Pojan e Fiorentino Sandri hanno totalmente abbandonato la noiosa strada della normalità per percorrere  a piedi nudi il filo dell’equilibrio oscillante e senza rete di protezione. L’idea di partenza è quella di ispirarsi ai grandi vini  del nord, figli del freddo, come i trockenberenauslese, i vini del Burgenland, i tokaj ungheresi o i vendage tardive alsaziani. Pertanto Essentia è un progetto ambizioso, prodotto con uve botritizzate e vendemmiate tardivamente.

Essentia 2004 Pojer e Sandri

E’ composto da un uvaggio di varietà ricche in acidità, fattore indispensabile per rendere piacevole un vino dolce, sono riesling, kerner, traminer, sauvignon e chardonnay, e nelle ultime annate è stato inserito il petit manseng. I vigneti sono allevati a pergoletta trentina aperta e concatenata, a Faedo, sulle Dolomiti, tra Trento e Bolzano, proprio di fronte la Val di Non. Siamo a 750 metri sul livello del mare sulle strette terrazze che si alternano a scala con i muretti a secco, caratterizzate dallo spirare  dell’ora del Garda, vento indotto per compensare le differenze termiche, praticamente l’aria calda della vallata alpina in fase ascensionale richiama l’aria fredda proveniente dal lago. La continua ventilazione fredda ed il forte irraggiamento solare dovuto alla spinta altimetria,  favoriscono un lento e giusto appassimento delle uve, che vengono vendemmiate a dicembre e le piante rimangono prive di foglie già dal mese di ottobre. Il suolo inerbito genera una certa umidità che favorisce lo sviluppo della muffa nobile contribuendo a rendere straordinario questo vino. Oltre ai profumi particolarmente ampi ed intensi, la botrytis favorisce la produzione di glicerina, ma anche l’appassimento dell’uva con conseguente concentrazione di zuccheri e la formazione di antibiotici all’interno del chicco che inibiscono poi i lieviti in fase fermentativa, particolare che nella produzione di un vino dolce torna fatalmente vantaggioso. Questo vino infatti raggiunge naturalmente la sua gradazione alcolica, bassissima tra l’altro, solo 9,3°. Il vino viene lavorato esclusivamente in acciaio con lo scopo di ottenere un prodotto fragrante e dotato di grande freschezza.

blu di capra e vaccino affinato nelle vinacce ed abbinato all'essentia

Il colore è giallo oro brillante, pur essendo figlio del freddo al naso ricorda profumi mediterranei, è intenso ed avvolgente nei sentori di agrumi canditi, albicocca appassita, frutto della passione e mela cotogna, poi le erbe aromatiche, timo e rosmarino. Ma è in bocca che sa coinvolgere e stupire con un dinamismo privo di equilibrio,  giocato tra dolcezza discreta ed estrema freschezza, a tratti ruvida, in totale contrasto con la carezza setosa della glicerina.

Il sorso è ricco e lungo e rimanda i sentori mediterranei declinati precedentemente all’olfatto.  Il basso contenuto alcolico, unito alla  spinta freschezza e alle note dolci, donano al vino grande bevibilità e piacevolezza, inducendo a sorseggiarlo con una certa avidità.

Pojer e Sandri via Molini 4 Faedo, Trento. Tel. 0461 650342  335 7668686

www.pojersandri.it  [email protected]

5 Commenti

  1. questo blog è stupendo..ma lo sono ancora di piu’ gli articoli della signora MARINA che grazie a lei arricchisce il nostro bagagli di conoscenza.Grazie

  2. Bravissima come sempre cara Marina, perché hai colto il vero spirito di questo vino, che nel nome ricorda il più famoso Tokaji Aszù Eszencia ungherese.
    Abbracci.

  3. Effettivamente uno splendido prodotto, chicca di quella ampia linea dei vini di Poyer e Sandri ; personalmente, a parte il ” Vin dei Molini ” rosato, e la Nosiola, mi piace il Merlino, rosso liquoroso che ben si abbina ( superando storiche discussioni … ) con il cioccolato !!

  4. Caro Riccardo, ho provato anche il Merlino, vino rosso fortificato che ricorda tanto un Porto, splendido. Sono stata almeno un paio d’ore a degustare i prodotti di Mario ed a fare domande. Gli ho fatto fuori un bel po’ del suo Essentia insieme al formaggio che personalmente affina nelle vinacce, ma anche il Merlino mi ha stregata. Ho concluso l’incontro in modo divertente, insieme ad un paio di amici, un certo cuoco che sa di alici e tonno ed una fascinosa dama della Valle Telesina, abbiamo provato uno dopo l’altro i suoi aceti aromatizzati spruzzandoceli sulla lingua ed immaginando i possibili abbinamenti con il cibo. E a Mario il gioco è piaciuto molto. A noi di più.

  5. Io lo ho conosciuto ad una anteprima di ” Vitignoitalia ” di alcuni anni fa … E’ un grande ….Simpatico, franco, gentile . Una bella persona ! E poi, servire l’ Essentia da un magnum …. La classe non è acqua !!

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