Fattoria Nicodemi – Le nuove generazioni del Montepulciano d’Abruzzo e il Terroir “Colline Teramane”


Fattoria Nicodemi

Fattoria Nicodemi

di Gianni Travaglini

La Fattoria Nicodemi è una delle aziende storiche fondatrici del Consorzio Colline Teramane nato nel 2003, che ha l’obiettivo di rivalutare e promuovere i vini del suo territorio, di cui Montepulciano e Trebbiano sono i vitigni principe e in particolare il Montepulciano, per il quale il Consorzio ha ottenuto la denominazione di origine controllata e garantita “Colline Teramane” (unica DOCG in Abruzzo), proponendone un’immagine nuova, diversa dallo stereotipo di vino di “quantità” rustico e corposo, adatta più al “taglio” o allo smercio sfuso.

Fattoria Nicodemi - FILARE

Fattoria Nicodemi – FILARE

L’azienda Nicodemi conta circa trenta ettari vitati, coltivati in regime biologico, in un territorio collinare (300 m s.l.m.) a matrice calcareo-argillosa, che guarda da un lato la vicina costa adriatica teramana e dall’altro è protetto dal massiccio del Gran Sasso. Siamo in contrada Veniglio, nel comune di Notaresco (Teramo), “location” che garantisce un microclima con forti escursioni termiche, particolarmente vocato alla produzione dei vitigni autoctoni dell’areale di cui il Montepulciano costituisce il fiore all’occhiello.

Bruno Nicodemi ha fondato l’azienda nel 1970 quando, appunto, i vini abruzzesi venivano venduti quasi esclusivamente sfusi. La mission aziendale è stata quella di puntare sulla qualità e sul territorio, commercializzando solo vini imbottigliati derivati da una selezione dei vitigni autoctoni della zona: Montepulciano e Trebbiano. Negli anni ’80 e ’90 l’azienda è cresciuta, consolidandosi sul mercato italiano ed estero (oggi si producono circa 200.000 bottiglie di cui l’80% circa va all’estero). Nel 2000 fanno il loro ingresso in azienda Alessandro ed Elena, i figli di Bruno, prematuramente scomparso.

Fattoria Nicodemi - persone

Fattoria Nicodemi – persone

Per dare un nuovo impulso aziendale, Alessandro ed Elena sviluppano un progetto fondato soprattutto sul miglioramento delle pratiche agronomiche: individuazione di vigneti particolarmente espressivi per la produzione di cru, reimpianti di nuovi vigneti ad alta intensità di ceppi per ettaro e una rivisitazione innovativa del tradizionale impianto a tendone (o pergola abruzzese), utilizzato in genere per la produzione basata sulla quantità più che sulla qualità delle uve. Il progetto sviluppato con l’agronomo Federico Curtaz (basato su esperienze di colleghi argentini e australiani) è consistito in alcuni interventi volti ad esporre maggiormente al sole l’uva e a ridurre gli affastellamenti dei grappoli che possono dare origine a maturazioni incerte dei polifenoli e a rischi di attacchi botritici: in pratica è stata effettuata una potatura che ha creato delle “finestre” sul tendone ( ridenominato a “pergola aperta”), che favoriscono l’entrata della luce e un sensibile miglioramento del microclima sotto al tendone. Questo ha indotto nelle uve maggiore complessità aromatica, maturazione complessiva migliore e diminuzione dell’acido malico.

Fattoria Nicodemi - vini

Fattoria Nicodemi – vini

Ciò ha permesso di ottenere da questi vigneti vini di fascia premium, premessa fondamentale per l’altra importante scelta progettuale di far rientrare l’intera produzione dei vini da uve Montepulciano sotto la denominazione Colline Teramane DOCG. Questa denominazione ha un valore che trascende quello dell’acronimo DOCG. Con questo disciplinare è possibile valorizzare in modo opportuno il valore unico ed immateriale che lega da sempre un vino al suo territorio, prevedendo ad esempio l’imbottigliamento nel luogo di origine, mentre ad oggi quasi il 70% del Montepulciano d’Abruzzo DOC è venduto in cisterne fuori dei confini regionali.

Fattoria Nicodemi - anfore

Fattoria Nicodemi – anfore

La visita in cantina ci ha mostrato una delle innovazioni più recenti ed interessanti dell’azienda: l’uso del cocciopesto per l’affinamento del vino (sia Trebbiano che Montepulciano). Non è, ci tiene a precisare Alessandro, una rincorsa alla moda del vino in anfora, proprio perché l’uso del cocciopesto in quell’ambito è molto raro, ma piuttosto un punto di arrivo dettato dalle peculiari caratteristiche di questo materiale che assicura significativi vantaggi rispetto alla terracotta tradizionalmente usata per le anfore. I romani usavano il cocciopesto per la fabbricazione delle anfore, delle cisterne e delle “condutture” degli acquedotti, in quanto materiale neutro per eccellenza che assicurava il mantenimento della potabilità dell’acqua. Ancora oggi il cocciopesto è certificato come uno dei materiali più adatti al contatto con alimenti, in quanto privo di cessioni di elementi chimici (es. metalli) verso i prodotti alimentari, cosa non garantita nel caso della terracotta.

Di seguito le descrizioni dei vini.

Fattoria Nicodemi - TREBB LE MURATE

Fattoria Nicodemi – Trebbiano LE MURATE

Trebbiano d’Abruzzo Doc “Le Murate” 2019. Giallo paglierino, al naso mostra subito sentori dolci (zucchero filato), floreali (gelsomino) e agrumati (pompelmo rosa). In bocca è fresco, sapido, con un aroma di mandorla dolce; il sorso è agile, leggero, molto pulito.

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Fattoria Nicodemi – Nota’ri

Trebbiano d’Abruzzo Doc Superiore “Notàri” 2018. Ottenuto da uve selezionate da un cru aziendale di vecchie vigne. Giallo paglierino, profumi complessi di camomilla, fiori bianchi, pera e pesca bianca, note balsamiche di erbe aromatiche. Il sorso rivela equilibrio, buona struttura, sapidità e succosità con ritorni fruttati.

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Fattoria Nicodemi – Cocciopesto

Trebbiano d’Abruzzo Cocciopesto 2018 – Questo vino è frutto della tensione alla ricerca del nuovo e del continuo miglioramento di Alessandro ed Elena Nicodemi. È uscito per la prima volta in commercio con la vendemmia del 2017. Realizzato tramite vinificazione e fermentazione delle uve in anfora di cocciopesto. Il bouquet denota sentori freschi, raffinati e balsamici di erbe aromatiche (menta), fiori bianchi ed agrume (cedro). Al gusto è fresco, croccante, con decisa acidità e sapidità, stemperate da un ritorno dolce di agrume.

Fattoria Nicodemi

Fattoria Nicodemi – Le Murate

Montepulciano d’Abruzzo Colline Teramane Docg “Le Murate” 2018.  Colore Rubino denso, all’olfatto profumi speziati (pepe nero), di mora, ribes nero, bacche e leggera tostatura (caffè); nel palato è fine, l’acidità in equilibrio con i tannini levigati e la morbidezza delle note fruttate, chiude con nuance di cacao. Un vino di grande eleganza e pulizia gustativa.

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Fattoria Nicodemi – MONTEPULCIANO NOTARI

Montepulciano d’Abruzzo Colline Teramane Docg “Notàri” 2018. Il nome deriva dall’antico nome del comune di Notaresco, sede della cantina, a sottolineare l’attenzione e la considerazione dell’azienda per questo vino. Le uve provengono da tre vecchie vigne.  Ampio e complesso, con profumi speziati di chiodi di garofano, pepe, a seguire liquirizia, caffè, frutti scuri e note balsamiche di erbe aromatiche. In bocca le note fruttate emergono più nettamente insieme ad un tannino deciso. Il sorso è agile, scorrevole, grazie ad una vena acida, minerale e sapida che equilibra il fruttato e induce finezza alla beva. Gran bel vino.

Fattoria Nicodemi – MONTEPULCIANO NEROMORO

Fattoria Nicodemi – MONTEPULCIANO NEROMORO

Montepulciano d’Abruzzo Colline Teramane Docg Riserva “Neromoro” 2015. Ottenuto da una vigna vecchia oltre 45 anni e da un clone selezionato di Montepulciano d’Abruzzo. Il vino top di gamma dell’azienda.  Ampio spettro di profumi: floreali (viola), sottobosco, frutta scura (ribes, more, prugne), ciliegie, spezie, con note di cioccolato e sbuffi balsamici. Al gusto è fresco e corposo, i tannini rotondi e dolci, con una sapidità di fondo che sostiene e bilancia la “polpa” morbida e fruttata del vino. Finale lungo e armonico.

2 Commenti

  1. Buongiorno, dall’estate 2019 l’Abruzzo ha una nuova Docg denominata “Terre Tollesi o Tullum”

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