Le Freselle di Castel San Lorenzo
di Talia Mottola
La parola fresella per antonomasia ti riporta all’estate, al Salento o alle selvagge spiagge cilentane. In realtà però c’è un altro tipo di “fresella” che non ha niente a che vedere con cibo salato e che sa racchiudere tutto il significato e il senso di festa e festività.
A Castel San Lorenzo la fresella è un dolce. Ed è qui che proprio non riesco a nascondere la meraviglia che si cela dietro al mio sguardo quando questa gente davanti a me si presenta con un sorriso senza eguali mentre ricorda le proprie tradizioni descrivendomi con cura ogni minimo dettaglio che appartiene alla cucina di questa terra.
La festa dei Santi Cosma e Damiano rappresenta una delle feste più importanti di questo borgo delle Valle del Calore, ed è in questa occasione che scopro il sapore ma soprattutto l’odore delle freselle.
Tra gli ingredienti farina, uova, zucchero, vanillina , sugna , cremor tartaro, strega e ammoniaca. La loro forma è oblunga e si trovano oltre che nella versione classica anche con l’aggiunta di scaglie di cioccolato.
Il forno apre alla comunità nei giorni che precedono le feste religiose e il dolce racchiude insieme tradizione e condivisione.
E così nei giorni che precedono la processione per i Santi Cosmo e Damiano il forno di Gino Scairato diventa ritrovo per le donne del paese che insieme impastano il dolce più commemorativo che ci sia.
Le freselle- mi sottolineano-sono anche il dolce dei matrimoni castellesi, e quindi che sia esso amore per l’amato o l’amata o che sia amore per il santo una cosa è certa: per celebrare questo sentimento fatto di devozione e storia basta un impasto sapientemente realizzato dalle donne castellesi, che anche in questo processo ritrovano la loro storia di identità femminile appartenente a questa terra.
La signora Maria , “in Scairato” ci tiene a dirmi , ha addobbato la vetrina del suo panificio con le figure dei Santi Cosma e Damiano. Dentro trovi pane fresco, pizza in teglia e freselle dall’odore assolutamente travolgente.
Il miglior modo per mangiarle?
Consiglio vividamente di provarle durante la processione dei santi, dove il dolce viene offerto nelle varie tappe del paese, accompagnato dal lambiccato, vino moscato Doc.
In particolare il Castel San Lorenzo DOC Moscato Lambiccato è un vino dolce, prodotto con uva Moscato caratterizzato da una dolcezza vellutata, un aroma delicato di fiori e miele e un sapore intensamente aromatico. La dicitura “lambiccato” deriva dall’antica tecnica di filtratura del vino, che oggi viene prodotta in recipienti d’acciaio a temperatura controllata. Intingere la fresella nel lambiccato è d’obbligo per i castellesi che mi ricordano che un tempo era il vino rosso ad accompagnare il cammino dei Santi.
Tra fede e gusto, tra amore e tradizione, tra fresella e vino , si incontrano qui le storie di cibo di questa terra della Valle del Calore.
Dove trovare le freselle:
Panificio Guido – via Pianella 2, Castel San Lorenzo
Dove trovare il Lambiccato
Azienda agricola Chiara Morra, Castel San Lorenzo
Marco Peduto ( Cardosa), Castel San Lorenzo


