Genzano, 23 marzo. L’ Urgenza dell’Accoglienza: “Coltivare l’integrazione”


Coltivare l’integrazione

Coltivare l’integrazione

di Paolo Mazzola

Vorremmo che per questo evento del 23 marzo a Genzano ci fosse una vera e propria chiamata alle armi..si riuscisse cioè  a costruire una forte rete di solidarietà e fraternità fra le comunità Laudato Si , condotte Slow Food e quanti altri hanno a cuore la tematica dei migranti..ma procediamo con ordine….

Il 23 marzo alle ore 17 e 30 a Genzano presso l’Istituto Salesiano di  Viale Mazzini 15 la Comunità Laudato si di Castel Gandolfo Genzano 1 presenterà : L’ Urgenza dell’Accoglienza: “Coltivare l’integrazione”.

Nella prima parte dell’evento avremo l’intervento di Nicoletta Dentico, vice presidente della fondazione Finanza Etica, di Banca Etica, che ci parlerà degli aspetti negativi e positivi ( una ripresa del volontariato) del decreto sicurezza e ci illustrerà lo strapotere condizionante della finanza nelle scelte politico/sociali odierne. Successivamente interverrà Abderrahmane Amajou, coordinatore internazionale della rete migranti di Slow Food che ci illustrerà la posizione dell’associazione su questo tema, ricordandoci la connessione della crisi ambientale della nostra Terra Madre con la crisi sociale, che colpisce soprattutto gli ultimi ed  i migranti. Terzo intervento di questa prima parte sarà della cooperativa Barikamà, azienda agricola del Lazio, costituito da ragazzi africani di vari paesi, testimonianza di chi ce l’ha fatta, produttori di Yogurt, di passata di pomodoro e altri prodotti agricoli .

Nella seconda parte della serata, insieme ai ragazzi coinvolti, illustreremo il progetto che come Comunità Laudato Si stiamo portando avanti con la collaborazione dello Sprar Centrale e di alcuni Sprar della provincia di Roma.

Abbiamo avviato 12 tirocini formativi della durata di 6 mesi per lavoratori migranti in 4 aziende agricole e di trasformazione agricola che abbiamo selezionato : Agricoltura Capodarco , cooperativa di respiro nazionale, da sempre impegnata nell’agricoltura sociale e nell’inserimento al lavoro di disabili e migranti, produttrice anche di vino, olio , oltre che di frutta e ortaggi, piante da vivaio e con 2 importanti punti di ristoro ed un punto vendita, vero e proprio bastione del forum agricoltura sociale,  Orto Ricci, bella azienda produttrice leader di erbe aromatiche di Anzio che già impiega tanti lavoratori extracomunitari, Il Riparo di Anzio splendida fattoria didattica dove si può imparare la cura del verde, le coltivazioni agricole, ma anche l’accoglienza delle scuole , e Sapori di Natura/Agricoltura Primavera di Nemi/Genzano, produttrice di ortaggi, frutta e miele e di prodotti trasformati, che si fa preferire per competenze e qualità dell’accoglienza.

Durante questi 6 mesi cercheremo di favorire l’inclusione sociale e  essere punti di riferimenti per i processi di integrazione.   Stiamo ovviamente  cercando di chiudere il cerchio, favorendo la formazione di cooperative affinchè questi tirocini abbiano un futuro..ma per questo abbiamo anche bisogno della rete, di persone che vogliano intraprendere queste strade e di amministratori illuminati che ci aiutino in questo progetto e che ci permettano di rendere stabile e non episodica questa nostra attività .

Noi di Slow Food possiamo fare tanto nel selezionare aziende agricole e di trasformazione interessate, che condividono i nostri valori ambientali, sociali e specifici sul cibo, e le Comunità con la rete di solidarietà che hanno molto più strutturata della nostra possono fare ancor di più

Il progetto è gestito con grande fattività ed entusiasmo dalla Comunità Laudato Si di Castel Gandolfo-Genzano 1, Slow Food  Ciampino e Morena ne è parte integrante , condividendo i principi dell’ecologia integrale dell’enciclica Laudato Si di papa Francesco, e nasce da un incontro con Sonia ong, da tempo impegnata in queste problematiche, che è parte attiva nel progetto.

Vorrei concludere con una frase di Carlin, non a caso del 2016, perché non vorrei entrare nelle polemiche ahimè quotidiane, su questo tema, che ci dividono più di quanto non lo siamo realmente , perché mosse da interessi diversi ; questa frase ci permette di volare più alto..affrontando diversamente il problema :  Quando cifre incalcolabili vengono spese per salvare il sistema bancario e tutelare il capitale finanziario  e si contano gli spicci quando si tratta di salvare vite umane è il segnale che qualcosa sta andando pericolosamente nel verso sbagliato.

Vivere per qualcosa Josè Mujica, Carlo Petrini e Luis Sepulveda da un incontro di novembre 2016 all’università statale di Milano

2 Commenti

  1. Vorrei contribuire anche in seguito suggerendo i prodotti della cooperativa Barikamà ai miei committenti.
    La tematica dell’accoglienza va trattata a 360 gradi. Non solo aprendo i porti ma dando opportunità e possibilità lavorative a chi viene qui.
    Credo che questa gente non scappi solo da guerra e miseria per vivere meglio ma soprattutto per ricevere dignità. Il primo bene da dare a chi arriva è questo.
    Caro Paolo mandami in privato i riferimenti
    Grazie

  2. Ciao Giustino, ti invio i riferimenti, Barikamà, apparsa più volte in TV è della rete Slow Food Lazio, ha partecipato ad alcune nostre manifestazioni, ed oggi produce prodotti di qualità.
    A mio avviso si potrebbe creare una rete di accoglienza fra le piccole aziende agricole e di trasformazione, e questo è l’obiettivo del post e in parte anche dell’evento

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