Giardini RipadiVersilia, rivoluzioni per un vino eroico


Paolo e Lorenzo Svetlich

Paolo e Lorenzo Svetlich

di Marco Bellentani

Giardini RipadiVersilia è una piccola azienda versiliese che dopo più di dieci anni di onorevole condotta, attraverso due vini espressione del terroir locale ha, da poco, deciso di cambiare rotta per meglio codificare all’interno del vino il valore aggiunto del Monte di Ripa, piccolo rilievo a pochi chilometri da Seravezza (LU) e dal mare. Proprio questo gioco tra Alpi Apuane e Mar Tirreno permette di avere un’influenza unica sul prodotto finale. Il primo passo verso il futuro, l’azienda di Renza Maria Iacopi, condotta principalmente dai figli Lorenzo (agronomo) e Paolo Svetlich insieme al resto della famiglia, è stato ingaggiare un nuovo enologo Maurizio Saettini, classe 1973, pisano di origini trasferitosi a Montalcino (La Torre, La Valletta, Castello di Velona, La Palazzetta, Poggio Mandorlo, Leuta, Poggio Grande tra le altre).  Preciso, l’intento di Saettini, di non venire mai meno i suoi credo: unire perfettamente territorio, uomini e tecnica. Il concetto di “zonazione” ha, proprio grazie a Saettini e all’idea dei fratelli Svetlich, accelerato il suo percorso dando una sterzata sicura, matura e qualitativa ai vini della piccola azienda versiliese.

Alcuni dei campioni assaggiati, Giardini RipadiVersilia

Alcuni dei campioni assaggiati, Giardini RipadiVersilia

Stiamo parlando di viticultura eroica, esclusivamente fatta a mano, sui clivi impervi dei monti Apuani, con l’aiuto del sudore e della fatica dell’uomo che, unendosi, riesce a sostenere vendemmie durissime, anche scomode, ma che riconciliano con la natura.

Nascono vini tecnicamente curati, dove la solforosa non deve mai superare i 50-60 mg/l senza arroccarsi in posizione di estremismo enologico, ma fornendo davvero una bella lastra gustativa circa il “cos’è il vino” in Versilia. Movimento, quello locale, partito tardi e forse anche col piede sbagliato, ma che proprio grazie all’intraprendenza e alle idee di produttori come gli Svetlich ci fornisce più che un sorriso. Ma veniamo ai vini, sia imbottigliati sia degustati da campioni di botte.

Colli e Mare
Il Vermentino 2016 (90% con un 10% di Malvasia) è, in prima istanza, l’emblema del cambiamento in atto in questa azienda. Minerale, leggermente aromatico, frutto delle erbe presenti sul lato ovest del monte  si riaccosta, con un carattere tutto suo, ai vermentini della costa. Precedentemente un po’ in difetto nella gamma olfattiva, ora, sprigiona un appeal sinuoso, proprio attraverso profumi più intensi, floreali, marcati. Questo è reso possibile anche dall’idea di maturare parte del raccolto in legno.

Dalla botte al calice, Giardini RipadiVersilia

Dalla botte al calice, Giardini RipadiVersilia

Il Vis Vitae, è un blend di Cabernet, Merlot e Syrah che nel 2013 connota e denota il piacere di un’annata fresca e fine. Ci si potrebbe fermare qui, detto anche di una piccolissima produzione di Passito (oltre ad un olio fantastico). Così non è: si eviterebbe di mettere naso e curiosità nel futuro di Giardini RipadiVersilia. Parliamo innanzi tutto del Syrah, atto a divenire La Costa nel 2018. La decisione di evolvere un Syrah di zona era già stata presa l’anno scorso, ma Saettini, in accordo con l’azienda, ha fatto fuori il 2015 azzerando tutto per accrescere e seguire con maniacale cura il 2016,  commerciabile nel 2018. Perfezione nella tempistica di raccolta, affinato in acciaio e poi legno poco tostato. Quattro rimontaggi al giorno per una miglior estrazione il campione è sorprendente: dritto, acido, minerale e croccante con quell’evoluzione di lampone che fa sempre grandi i Syrah. Segnatevelo, il vino versiliese di maggior aspettativa e prospettiva. Attendere 2018, please.

Non manca un’idea sul Merlot, ma soprattutto sul Cabernet Sauvignon (entrambi con effettuazione di Delestage), certo non facile da vendere da qui. Speziato, elegante, con note di caffè e il risultato morbido di soffici pressature. Dilemma: che fare? Produrre in purezza un piccolo gioiello fuori dai circuiti classici? Ne varrebbe la pena. Mal che ci vada questo Cabernet Sauvignon (colto ad ottobre, dopo diversi rinvii, tanto per sottolineare l’importanza che si da al momento della vendemmia in questa azienda) renderà il Vis Vitae più espressivo, fine, di gran longevità.

Svetlcih con l'enologo Saettini

Svetlcih con l’enologo Saettini

Tra passato e futuro cresce un’altra piccola azienda versiliese che sta investendo per raggiungere cifre produttive sostenibili ma che vale sempre di più l’assaggio in cantina. Per capirne il percorso, la storia, i salti e l’evoluzione che la renderà un chicca per amatori.

Prezzi in Cantina: Colli e Mare 10, Vis Vitae 15, Passito N.N 15. Altri vini ancora da definire.

Giardini RipadiVersilia,
Via Angelini 489 – 55047 Seravezza (LU)
Per visite in cantina: 327-3881106
http://giardiniripadiversilia.it/