A La Kambusa di Massarosa Gennaro Battiloro fa una pizza (napoletana) che spacca


La Kambusa, Gennaro Battiloro

La Kambusa, Gennaro Battiloro

Avevo proprio voglia di una bella pizza e stavo lurkando, da tempo, questo il giovane pizzaiolo Gennaro Battiloro che lavora, da qualche mese, in una pizzeria di Viareggio (LU): la Kambusa.
Detto fatto, organizzo un mini-equipaggio chè Viareggio, da Firenze, è un bel viaggio e ci fiondiamo a provare il nuovo (per me) pizzaiolo che, peraltro, è AVPN (Associazione Verace Pizza Napoletana) certificato.

Arrivo a la kambusa in una fredda e ventosa serata invernale in cui ci sono pochi avventori: il locale è modernamente ristrutturato con qualche posto a sedere esternamente, vista darsena, confortevolmente illuminato con luce soffusa: situazione ideale per testare le doti del pizzaiolo che può lavorare con tranquillità, senza affanno. Sono molto curioso e quindi partiamo con un classicone: la margherita.

La Kambusa, la margherita

La Kambusa, la margherita

 

La Kambusa, la napoletana

La Kambusa, la napoletana

A seguire una margherita rivisitata (pomodoro giallo, pomodoro essiccato), un calzone con la scarola e per chiudere la marinara, il banco di prova forse più impegnativo (ed il mio paradigma, molto elevato, è Ciro Salvo).
La Kambusa, la margherita rivisitata

La Kambusa, la margherita rivisitata

Sia il calzone sia la marinara, su suggerimento di Gennaro, li degustiamo con l’impasto nero, ovvero ai sette cereali, di sua ideazione.
La Kambusa, il calzone

La Kambusa, il calzone

La Kambusa, la marinara

La Kambusa, la marinara

Che dire: il prodotto è di livello alto e mi prende un sussulto chè venirsi a mangiare una bella pizza significa, da Firenze, un viaggetto di quasi 200 km tra andata e ritorno. A parer mio si attesta sui massimi livelli toscani, in particolare la normale margherita e, va detto: il calzone al forno con la scarola richiama alla mente IL CAPOLAVORO, ovvero il calzone (fritto) di Franco Pepe.
A fine serata, soddisfatti e contenti, si chiacchiera un po’ con il pizzaiolo che ci svela l’arcano: mesi di formazione con Franco Pepe, a Caiazzo, e mesi di lavoro, sempre per conto di Franco Pepe, da Princi a Milano.
Il cerchio si chiude ed appare evidente, quindi, come mai si percepisce un certo stile ben definito.
Quindi: premesso che da Firenze è un viaggio, mi sbilancio dicendo che Gennaro Battiloro fa una pizza che è tra le migliori, in assoluto, che abbia mai mangiato in Toscana da quando mi ci son trasferito.
Andate (solo la sera, ma non di martedì: giorno di chiusura settimanale), provate, commentate liberamente!​

 

Aggiornamento (27 aprile 2015) 

Vengo a sapere – e sono subito andato a controllare, di persona – che il pizzaiolo Gennaro Battiloro lavora sempre a “la Kambusa” ma il locale ha cambiato sede.

Dal 15 aprile 2015 – solo a cena dal martedì alla domenica (lunedì, giorno di chiusura) – Gennaro è a  sfornar pizze al “complesso Terre Emerse” a Massarosa (LU).

Nuovo, moderno locale nel quale Gennaro lavora con forno a gas: lo stile e la proposta di pizze sono sostanzialmente invariati.

Pizzeria La Kambusa
Via Della Torbiera, 38
55054 Massarosa (Lu)
Tel. 0584.631832
www.kambusaviareggio.com
[email protected]

7 Commenti

  1. L’impasto nero ai 7 cereali e un ideazione di Gennaro!!! no perché mi sembra che il pizzaiolo che la portata li alla kambusa si chiama vito date a Cesare quel che è di Cesare ….

  2. Ho letto l’articolo e devo dire che sono stato alla Kambusa varie volte in passato nella vecchia sede ìn darsena.

    Quando c’èra il pizzaiolo precedente fino a 1 anno fà, mi sembra si chiamasse Vito, la pizza a onor del vero era ancora più buona e gustosa e l’impasto nero ai cereali c’era già quando c’era lui.
    dai proprietari del locale veniva detto che era lui l’inventore.

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