Hotel della Fortezza, nel borgo di Sorano, là dove il tufo custodisce il tempo


Nel cuore della Maremma più nascosta, tra antichi cammini etruschi e silenzi scolpiti nella roccia, ho vissuto un’esperienza che unisce vino, accoglienza e memoria. Una dimora dentro il tempo.

Burrasca, Hotel della Fortezza - Sorano

Burrasca, Hotel della Fortezza – Sorano

di Tonia Credendino

C’è un punto preciso della Toscana dove la geografia si fa emozione e la terra, improvvisamente, sprofonda nella memoria. Siamo nella Maremma interna, nel sud della provincia di Grosseto, a pochi chilometri dal confine con Lazio e Umbria. È qui, tra le pieghe della Val di Fiora, che si trova Sorano, un borgo millenario, sospeso tra cielo e boschi, tra archi scolpiti e silenzi verticali, nell’Area del Tufo, là dove il paesaggio è ancora selvaggio e antico, percorso da vie cave etrusche, da sorgenti e fortezze, da tracce di civiltà che si sono succedute lasciando segni indelebili. Sorano si rivela strada dopo curva, curva dopo salita, come certi incontri rari che non dimentichi più.

Vista Fortezza, Hotel della Fortezza - Sorano

Vista Fortezza, Hotel della Fortezza – Sorano

In questo scenario ho vissuto una wine historical experience presso l’Hotel della Fortezza – Fortezza Collection, nel cuore più alto del borgo di Sorano — un luogo scolpito nel tufo e circondato da boschi, sospeso tra l’intimità del borgo e l’apertura scenica sulla vallata. La Fortezza Orsini a Sorano è una struttura militare medievale e rinascimentale che domina il borgo di Sorano. Inizialmente costruita dagli Aldobrandeschi, fu ampliata e ristrutturata dagli Orsini, che la resero un importante esempio di architettura difensiva. Con le sue mura poderose, i bastioni, i camminamenti di ronda e il panorama che domina la vallata del fiume Lente, la Fortezza è stata per secoli presidio strategico e simbolo del potere feudale, oggi divenuto luogo d’ospitalità e memoria.

Si può arrivare alla fortezza da due ingressi: uno risale dolcemente dalle scale in pietra del centro storico, tra archi, cortili e scorci antichi, l’altro accoglie dal varco principale, con vista ampia sul paesaggio maremmano; in entrambi i casi, si attraversa un varco fiabesco che lascia senza fiato, un passaggio che apre a una nuova dimensione, dove ogni pietra racconta e ogni silenzio custodisce.

Ingresso, Hotel della Fortezza - Sorano

Ingresso, Hotel della Fortezza – Sorano

È molto più di un hotel: è un gesto di attenzione, una visione armonica tra memoria e futuro, tra abitare e custodire e dormire tra queste mura significa lasciarsi avvolgere da un historical stay integrato nella pietra, tra letti in ferro battuto, soffitti in legno e pareti tufacee che custodiscono il fresco del bosco e la quiete del sole.

Suite, Hotel della Fortezza - Sorano

Suite, Hotel della Fortezza – Sorano

Il cortile interno della Fortezza accoglie il brunch come fosse una carezza d’estate. I tavolini turchesi si aprono al sole, le piante d’agrumi raccontano un profumo gentile, e l’ombra dell’antica pietra si muove lentamente, come una clessidra.

Lunch, Hotel della Fortezza - Sorano

Lunch, Hotel della Fortezza – Sorano

I piatti arrivano uno dopo l’altro, semplici e sinceri: ortaggi arrostiti, pane croccante con pesto di erbe, salumi e formaggi locali, ricotta con menta, una piccola pappa al pomodoro, e un’insalata di pomodori e sedano con briciole di pane. Tutto è fresco, stagionale, pensato con cura. Il vino nel calice — un bianco della Maremma, sapido e solare — accompagna il racconto con grazia.

Incontro Cristiano e Silvia, l’anima di Fortezza Collection. Silvia, più riservata e attenta ai dettagli, si muove con la grazia di chi ha scelto l’accoglienza come vocazione; Cristiano, invece, è una presenza solare: affabile, entusiasta, profondamente radicato nel territorio, ha lasciato il mondo del marketing e della promozione del territorio, per dedicarsi interamente a questo sogno condiviso, con la visione lucida di chi sa che la bellezza, da sola, non basta — va raccontata, vissuta, restituita.

Parlare con lui è come aprire una finestra sul futuro del turismo consapevole. Ogni parola è pensata, ogni idea un ponte tra cultura, sostenibilità e identità. “La nostra è un’esperienza che vive nel tempo lungo”, mi dice, “qui il lusso è la lentezza, la memoria, la possibilità di sentirsi parte della storia senza travestimenti”.

E mentre il sole continua a danzare sulla corte, capisco che tutto ciò che ho vissuto finora — il silenzio della stanza, il tufo che respira, la gentilezza degli spazi — trova un senso più profondo in questa visione condivisa, in questo modo di restituire valore alla terra. È qui che comincia il viaggio, quello vero. Quello che ti entra dentro.

Nel pomeriggio, il cuore del racconto si è aperto nella cantina storica, scavata direttamente nel tufo, a oltre trenta metri di profondità, uno degli spazi ipogei più autentici e suggestivi dell’intera area. Non è una visita: è un attraversamento. Ogni gradino affonda in una dimensione altra, dove la voce si fa più bassa, il tempo più denso, e la roccia racconta. Le vasche in cemento datate 1929 affiorano come reliquie intatte, scolpite dal lavoro e dalla pazienza, e la gravità sembra diventare l’unico strumento di vinificazione possibile.

Cantina, tini storici, Hotel della Fortezza - Sorano

Cantina, tini storici, Hotel della Fortezza – Sorano

Lì dentro l’aria è diversa. Non solo per la temperatura, ma per la vibrazione che si percepisce sulla pelle, è come entrare nella pancia della terra, in un luogo che conserva e accoglie e che Cristiano ha voluto recuperare con rispetto e tenacia, bonificando e rendendo accessibile uno spazio rimasto per anni in silenzio. È un progetto ambizioso, ancora in divenire, che parla di cura, visione e amore per la memoria.

Io non sarei più voluta risalire, non per il fresco — che pure rigenera — ma per quel desiderio istintivo di trattenermi lì, immersa in una bellezza ruvida e potente, come se il tufo stesso mi avesse abbracciata. Grata, stupita, profondamente viva.

Wine Lounge, Hotel della Fortezza - Sorano

Wine Lounge, Hotel della Fortezza – Sorano

Nella Wine Lounge dell’Hotel della Fortezza, uno spazio d’accoglienza che unisce arte contemporanea, eleganza e verità, prende forma la degustazione e Cristiano mi presenta Burrasca — prima l’annata 2023, poi l’anteprima 2024, ancora inedita. Ascolto, assaggio, trattengo e Burrasca non è solo un nome: è un impulso, è vento e scossa, un’energia che arriva all’improvviso e non si fa addomesticare. Un rosato che vibra di istinto, di passione, di movimento, è firmato Fortezza Collection, prodotto dall’azienda I Tre Cippi: due nomi, un solo progetto, una stessa anima, quella di Cristiano, che qui ha messo radici e visione.

Il vino nasce sulle alture di Sorano, da uve Ciliegiolo 100%. Ha un colore rosa corallo brillante, profumi di piccoli frutti rossi, erbe mediterranee e note marine. In bocca è fresco, sapido, con un finale persistente e vibrante. L’etichetta è firmata Atelier Altaluna: una danza femminile, simbolo di libertà e forza indomita.

In questo stesso contesto, Cristiano presenta anche Snello, il fratello minore, ancora senza etichetta, già con un’identità precisa: un bianco immediato, limpido, dissetante, nato per accompagnare con grazia, per essere bevuto senza sovrastrutture, con la leggerezza intelligente di chi conosce bene la profondità.

Burrasca rimane nel calice anche durante la cena, come una linea narrativa che unisce tutto. È lei il ponte tra la degustazione e il menù dell’EnoRistrò, il bistrot della Fortezza dove la tradizione maremmana incontra una creatività elegante e consapevole. Aperto anche agli ospiti esterni, è un luogo accessibile e curato, con proposte stagionali, piatti del territorio e accostamenti mai banali.

Dalla carta — varia, interessante, radicata — ho guardato a lungo le combinazioni tra Pici all’Aglione, l’Agnello sfumato al Martini Dry e i Tortelli di Sorano con fonduta e guanciale. Ma scelgo con leggerezza, pensando a ciò che mi aspetta: una camminata nel buio, tra pareti di tufo che raccontano più di quanto il tempo sappia ricordare.

Uovo con fonduta di parmigiano al limone, Hotel della Fortezza - Sorano

Uovo con fonduta di parmigiano al limone, Hotel della Fortezza – Sorano

Così, accanto a Burrasca — che intanto danza nel bicchiere — arrivano in tavola un uovo a 61°C con fonduta di parmigiano al limone, verdure e granella croccante, e il tagliere con bresaola di cinghiale, formaggi e salse. Una scelta essenziale, pensata, quasi silenziosa. Perché quella sera ho fame di bellezza più che di abbondanza.

Bresaola di cinghiale e selezione di caprini, Hotel della Fortezza - Sorano

Bresaola di cinghiale e selezione di caprini, Hotel della Fortezza – Sorano

Sorano non è solo pietra e storia: è anche natura, memoria geologica, profondità e la Fortezza Collection lo sa bene: tra le proposte disponibili in struttura — sia sul sito che in reception — c’è un’esperienza unica nel suo genere. Vie Cave di Notte si chiama, un trekking guidato attraverso canyon scavati dagli etruschi, sette chilometri sotto le stelle, con torce frontali e silenzi che parlano.

Partiamo dall’hotel, in fila indiana, e il buio si fa complice, si cammina piano, tra pareti alte di roccia e vegetazione che sussurra. Ogni passo porta più indietro, e più dentro. Il tufo trattiene umidità e memoria, e ogni tanto, tra i rami, si apre uno squarcio di cielo. I piedi affondano nel sentiero, gli occhi si abituano alla penombra, le parole si placano. È come se Sorano volesse mostrarsi solo a chi accetta il silenzio, perché camminare nelle Vie Cave è come entrare in una fenditura del tempo e alla fine, si torna con qualcosa in meno, il superfluo e qualcosa in più, la meraviglia.

Trekking notturno, Hotel della Fortezza - Sorano

Trekking notturno, Hotel della Fortezza – Sorano

Una cosa è certa per capire davvero un borgo bisogna viverlo, e viverlo intensamente. Di giorno, certo, ma soprattutto di notte, quando le ombre si allungano, le pietre respirano, e il tempo sembra sospeso. La mia notte a Sorano è stata comoda, lieve, bellissima, una notte che non pesa, ma abbraccia, che mi ha insegnato a rallentare, a sentire.

Il mattino successivo, con ancora negli occhi le vie etrusche e nel cuore il silenzio del tufo, ho scoperto una colazione sorprendente. Genuina, curata, ricca di prodotti locali, un momento dolce, raccolto, che ha preparato il passo verso un’altra tappa preziosa: la visita a un caseificio storico, immerso tra le pieghe del Monte Amiata, ma questa è un’altra storia, e un’altra meraviglia.

Colazione, Hotel della Fortezza - Sorano

Colazione, Hotel della Fortezza – Sorano

Il borgo antico di Sorano mi ha insegnato che c’è l’urgenza di rivalutare i borghi, di incuriosirsi, cercare, uscire dalle rotte consuete e dai cliché turistici, perché sono proprio questi luoghi — dimenticati, marginali, silenziosi — a riuscire ancora ad emozionare, e a fare davvero la differenza, in un mondo che corre tutto nella stessa direzione.

Sorano notturna, Hotel della Fortezza - Sorano

Sorano notturna, Hotel della Fortezza – Sorano

Sorano mi ha parlato, e io, stavolta, l’ho voluto raccontare.

Hotel della Fortezza – Fortezza Collection
Piazza Cairoli, 5 – 58010 Sorano (GR)
www.hoteldellafortezza.com
[email protected]
+39 0564 633452