I Taurasi di Salvatore Molettieri, Daniela Mastroberardino e Milena Pepe si raccontano a Palazzo Lanza


 

la serata con i Taurasi di Salvatore Molettieri, Daniela Mastroberardino e Milena Pepe a Palazzo Lanza

la serata con i Taurasi di Salvatore Molettieri, Daniela Mastroberardino e Milena Pepe a Palazzo Lanza

di Marina Alaimo

Certi vini e certi suoi personaggi sanno incantare la platea come poche altre occasioni. E’ accaduto venerdì 18 dicembre all’Ex Libris Palazzo Lanza a Capua dove più annate ed espressioni di Taurasi sono state raccontate agli ospiti dai produttori Milena Pepe, di Tenuta Cavalier Pepe e presidente del Consorzio di Tutela Vini d’Irpinia, Daniela Mastroberardino, titolare di Terredora e vice presidente del Consorzio Tutela Vini d’Irpinia e Salvatore Molettieri.

Sono molto diverse le personalità dei tre interpreti dei Taurasi in degustazione, come sono diversi i vini e le storie legate alle rispettive aziende. Allo stesso tempo è forte l’intesa tra loro ed il desiderio di accrescere la fama dei vini d’Irpinia. Ha aperto la degustazione Salvatore Molettieri, unico uomo al tavolo dei relatori, particolare che ci ha divertito molto e ha fatto riflettere su quanto le cose stiano cambiando. La sua azienda è a Montemarano e richiama numerosi eno appassionati, giornalisti, mediatori per il fatto che il suo Taurasi sia conosciuto da tempo come uno dei migliori, in versione molto classica. Nella sua famiglia il vino si è sempre fatto, è figlio di contadini, piccoli viticoltori, ed è lui a dare una svolta decisa all’azienda che porta il suo nome. Negli ultimi anni si è deciso a migliorare ulteriormente la qualità delle etichette portando cambiamenti nella gestione dei vigneti.

i Taurasi di Salvatore Molettieri, Daniela Mastroberardino e Milena Pepe a Palazzo Lanza

i Taurasi di Salvatore Molettieri, Daniela Mastroberardino e Milena Pepe a Palazzo Lanza

In assaggio ci sono i Taurasi Cinque Querce Riserva 2007 e 2005, entrambi provengono dalla vigna più vecchia e racchiusa in un solo corpo: la 2005 quasi scontrosa per i tannini ancora verdi, incentrata sul frutto di sottobosco e spezie calde, sorso pieno e scattante; sarà l’annata 2007 più regolare per l’andamento climatico in quando il vino si manifesta con maggiore capacità espressiva ed ampiezza sia al naso che al palato, è frutto pieno di more, appena balsamico, cenere e pepe, austero e coinvolgente il sorso, vibrante nella freschezza, dal temperamento giovane, un bellissimo aglianico.

Quella di Daniela Mastroberardino è una delle grandi famiglie del vino d’Italia, un’autentica celebrity all’estero. L’azienda Terredora a Montefusco non si è mai crogiolata sugli allori e con costanza ferrea nel tempo ha mantenuta alta la qualità e l’autenticità dei propri vini. Una di quelle aziende con le quali si va sul sicuro, qualsiasi sia l’etichetta scelta. E’ donna di grandi viaggi, da sempre in giro per il mondo per raccontare il proprio lavoro e conquistare nuovi mercati. I vecchi vigneti del Taurasi Campore 2007 sono in posizione pregiata, tra Lapio e Montefalcione, ad una altitudine tra i 500 e i 700 metri, su suolo ottimale per la viticoltura, in prevalenza calcareo, area ben ventilata, qui tutto gioca a favore del buon vino. Ed il riscontro nel bicchiere è notevole, è un Taurasi di grande personalità, a tratti elegante, per quanto questo termine possa andare d’accordo con l’aglianico. Al naso fa presagire un assaggio notevole, è avvolgente e profondo, frutto pieno di amarena, piacevolissimo il tocco di violetta e stuzzicante il pepe nero. Il sorso ha acquisito leggerezza, dichiara energia vibrante nei tannini decisi e non invadenti, come nella freschezza ben calibrata.

Il Taurasi Pago dei Fusi 2008 nasce dai vigneti di Pietradefusi, zona più calda che conferisce una maggiore concentrazione al vino, meno spigolosità, rispettando comunque la personalità dell’aglianico taurasino.

Ultima a parlare è Milena Pepe, la più giovane, arrivata quasi ragazzina in Irpinia dal Belgio per ritrovare attraverso la viticoltura le radici d famiglia. Una storia che sentiamo spesso e che in questo caso è contornata di successi raccolti in tempi brevi. Ha personalità esuberante, di grande vivacità e … se siete leggermente giù di tono, vi mette ko. Scherzi a parte, ha portato una bellissima ventata di freschezza nella fredda Irpinia con la sua solarità e la grande voglia di comunicare ed accogliere.

Il Taurasi Opera Mia di Tenuta Cavalier Pepe nasce nella vigna della Carazita, una delle più note a Taurasi, quindi nel cuore del territorio storico. Si legge tra le trame una interpretazione attuale e vivace che punta a snellire il corpo del vino ed a saper attendere con sicurezza e competenza i tempi giusti della maturazione delle uve.

Si conferma anche nell’annata 2009 una delle massime espressioni di Taurasi, con tanto frutto, delicato nei toni della viola e del pepe nero, regala una bevibilità fluente che invita a ripetere più volte l’assaggio, succoso e dinamico.