Il Lagrein della Cantina La-Vis


Lagrein La-Vis

Lagrein La-Vis

di Marina Betto

Il vino porta sempre con sé una storia, quella di La-Vis è legata al territorio trentino e in particolare al fiume Avisio che contiene nel suo nome la parola latina Vis che significa forza. Fondata nel 1948 da 14 viticoltori la Cantina Cooperativa affonda le sue origini nel 1850 con la famiglia Cembra che pose il nucleo dell’attuale struttura produttiva. Negli anni si amplia e si acquisiscono altre proprietà con la fusione nel 1969 della Cooperativa Trentina di Salorno e la fusione con Valle di Cembra Cantina di Montagna nel 2003. I vini prodotti sono tantissimi ma si può iniziare ad avere familiarità con La-Vis partendo da un simbolo della viticoltura di questi luoghi il Lagrein. Rosso rappresentativo del territorio è vino elegante, fruttato e fragrante, semplice se vogliamo, dove per semplicità si intende godibilità immediata.

Lagrein Trentino DOC 2022 Cantina La-Vis

Lagrein Trentino DOC 2022 Cantina La-Vis

Il Lagrein conquista sussurrando invece di imporsi come fanno spesso i vini rossi con la loro struttura e muscolarità. Il Lagrein La-Vis è ricco di sfumature che riportano al bosco e ai suoi piccoli frutti, è un sorso succoso e armonico, non banale, avvolgente e morbido al palato. Il vitigno sprigiona la sua natura al meglio coltivato sui versanti assolati che circondano il comune di Lavis (TN). Affinato sulle proprie lisi in vasche di cemento, una piccola parte va invece in botte di rovere per 5/6 mesi. Da provare con la carne al sugo, il brodo o con i tipici canederli altoatesini ma la sua versatilità sta nella sua trama delicata nonostante i suoi 13% vol. che gli permette di spaziare in tavola con tantissimi piatti.

Il Lagrein si abbina a molte pietanze dal brodo alla carne al sugo

Il Lagrein si abbina a molte pietanze dal brodo alla carne al sugo

I vini della cantina La-Vis Val di Cembra sono rappresentativi di una tradizione che lega la natura alla tecnica in un ambiente unico di montagna come quello trentino, dove la salvaguardia dell’ambiente è messa al primo posto. Una terra che da secoli è costituita da paesaggi vitati dove la coltivazione delle uve vede un impegno decisivo da parte del socio viticoltore nella riduzione dell’impiego dei fitosanitari di sintesi in vigna per salvaguardare e tutelare l’ambiente e la salute del consumatore finale.

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