Il Moera: sapori antichi e visione moderna nel cuore dell’Irpinia
di Ornella Buzzone
Nel cuore della Campania, ad appena mezz’ora da Napoli, Salerno e Caserta, si trova un angolo di paradiso dove il gusto incontra la terra, e la tradizione si fonde con l’innovazione: è Il Moera, azienda agricola e agriturismo di Avella (AV), dove ogni visita si trasforma in un’esperienza enogastronomica autentica.
Dietro questo progetto ci sono Francesco Fusco, chef visionario e radicato al territorio, e Diana Fierro, sua moglie e perfetta padrona di casa. Insieme, hanno creato un luogo in cui sentirsi accolti, dove la cucina è espressione sincera di ciò che la terra dona.
Il Moera è l’emblema del vero chilometro zero, anzi, centimetro zero. Ogni piatto servito è il frutto di una filiera cortissima che parte proprio dai campi che abbracciano la struttura.
Alcuni piatti che raccontano il territorio:
Entre-frittatina e montanara con culatello, ricotta di Avella e pesto di nocciole
Tartare di vitello con maionese fatta in casa, polvere di aglio orsino e fiore del cappero
Crocchetta di melanzane con pomodoro, basilico e una sorprendente polvere di cacao
Risotto all’aglio orsino e nocciola di Avella, intenso e avvolgente
Flan di asparagi con baccalà mantecato e polvere di pomodoro
Crème brûlée con marmellata di arancia speziata e menta frescaù
La montanarina dell’Agriturismo Il Moera è un vero capolavoro gastronomico. Realizzata con un impasto ad altissima lievitazione — quasi nove giorni — si presenta come una nuvola morbidissima, leggera e fragrante. Perfettamente abbinata al formaggio e, soprattutto, al pesto di nocciole prodotto nell’azienda agricola, regala un’esperienza gustativa indimenticabile.
Francesco propone una cucina identitaria, che parte dalla memoria contadina per evolversi in chiave contemporanea, sempre con rispetto assoluto per la materia prima.
Uno degli ingredienti simbolo del Moera è l’aglio orsino (Allium ursinum), pianta erbacea perenne che cresce spontaneamente nei boschi umidi e ombrosi. Il suo nome evoca leggende: si racconta che proprio gli orsi lo cerchino appena usciti dal letargo, per depurarsi e recuperare energia.
Francesco lo raccoglie personalmente nei boschi attorno ad Avella, e lo utilizza in piatti iconici come il risotto aglio orsino e nocciola o la tartare di vitello. L’aroma è più delicato dell’aglio comune, ma estremamente profondo. In cucina viene impiegato fresco, per esaltarne il profumo, o trasformato in pesto e polveri.
Coltivarlo è possibile: ama i terreni umidi, ricchi di sostanza organica e ben drenati, e predilige zone in mezz’ombra. Si semina in autunno e si raccoglie da marzo a maggio.
L’agriturismo è circondato da ettari di terreno coltivato secondo pratiche sostenibili, seguendo la memoria contadina:
un noccioleto che rappresenta l’80% della superficie agricola, con la celebre nocciola di Avella 900 piante di ulivo “Nostrale di Lauro”, distribuite tra Avella e Sirignan0,40 galline livornesi per uova fresche e genuine. Una doppia semina di patate (a maggio e luglio), come insegnava il nonno di Francesco. Frutteti con albicocche primitive e ciliegi. Varietà orticole di stagione: pomodori, zucchine, melanzane, insalate.
Oltre al laboratorio, all’agriturismo e alla parte ristorativa, Il Moera vanta anche una bottega interna dove è possibile acquistare prodotti realizzati all’interno dell’azienda stessa: il 99% di ciò che si trova sugli scaffali proviene direttamente dall’orto, dai frutteti o dal noccioleto, e viene trasformato in conserve, sughi, marmellate e altre delizie disponibili per il pubblico e per i ristoratori attenti alla qualità.
Il Moera è una piccola comunità agricola che si autoalimenta e si rinnova, stagione dopo stagione.
Chi sceglie Il Moera ha anche la possibilità di esplorare Avella, autentico scrigno di storia e natura:
Anfiteatro romano: ospita eventi, concerti e festival come il Pomigliano Jazz
Palazzo Ducale: dimora storica del conte Alvarez, oggi sede del comune e di un museo archeologico
Castello medievale, Necropoli monumentale, Grotte di San Michele
Fiume Clanio per passeggiate immersi nel verde
Ben nove chiese che raccontano secoli di spiritualità e arte
Un tempo famosa per la mela lisandrina e le albicocche, oggi Avella è conosciuta come la patria della nocciola, ed è perfetta per un turismo lento, consapevole, fatto di incontri veri.
Il Moera è aperto tutti i giorni su prenotazione, per un minimo di 20 e un massimo di 40 persone. L’ambiente è intimo, curato e perfetto per eventi familiari, pranzi aziendalio domeniche di relax nel verde.
Ogni visita è una festa dei sensi, una coccola per il palato e per l’anima. Non è un semplice ristorante: è un luogo che ti riconnette alla terra ai ritmi naturali e alla bellezza delle cose fatte con amore.
Scheda del 1 agosto 2021
Il Moera: luna park del gusto, tra produzioni di aglio orsino, confetture e colazioni per gli ospiti immersi nella natura

Il Moera – Francesco Fusco e Diana Fierro
di Antonella Amodio
Immaginate la casetta in campagna, quella delle fiabe, circondata da boschi, uliveti e noccioleti, con un orto a portato di mano dove si coltivano ortaggi, erbe aromatiche, poi frutta e tanto altro ancora, e tutto viene poi trasformato in delizie poi rinchiuse in scrigni (vasetti) per la vendita.

Il Moera – Bottega
Questo è Il Moera, l’azienda agricola con sede ad Avella, nel cuore dell’areale della nocciola, con la quale Francesco Fusco e Diana Fierro, marito e moglie, preparano di tutto e di più.

Il Moera

Il Moera – assaggi
Un luogo magico e speciale, nato nel 2010 come ristorante e via via trasformato in azienda agricola dove, passando la porta della bottega, è tangibile la passione dei due titolari per tutto ciò che la terra produce.

Il Moera
Francesco e Diana sono veri paladini della tipicità, tanto da far diventare l’aglio orsino quasi un loro figlio e le nocciole di Avella un’adozione d’amore. Ma c’è anche altro, molto altro. Dal loro orto arrivano le verdure che si conservano in aceto, come la zucca e la deliziosa giardiniera di montagna (la croccantezza delle verdure è disarmante, insieme col sapore) arricchita con l’aglio orsino e il timo serpillo, una varietà autoctona dei monti del Partenio.

Il Moera – Giardiniera ai profumi di Montagna
Poi le confetture prodotte senza additivi, conservanti e addensanti, ottenute con i frutti del loro frutteto, e con quelli del sottobosco, proprio alle loro spalle.
Il protagonista assoluto che fa da collegamento continuamente con il territorio – insieme con la nocciola – rimane l’aglio orsino, trasformato in pesto con l’olio extravergine di oliva, in polvere, e utilizzato per arricchire tanti condimenti, come quello di pomodoro secco pestato, una vera droga! Irresistibile.

Il Moera – Pesto di pomodoro secco e aglio orsino
Tra i condimenti segnalo il Pesto di noci e curcuma e quello di nocciole e tartufo. Tutti prodotti che sono prenotati ancor prima di essere messi sul banco per la vendita e di alcuni dei quali è difficile accaparrarsi un barattolo.

Il Moera – Nettare di albicocca
In bottega si può godere anche della presenza di eccellenze gastronomiche provenienti da altre aziende agricole, scelte e testate da Francesco e Diana, e che fanno sempre parte della “tavola naturale e sostenibile” , salutare, come i legumi di montagna, il miele, le farine macinate a pietra, le tisane di erbe, ecc.

Il Moera – Miele di Corbezzolo Azienda Agricola Cuore Cilentano
Prenotate il percorso di degustazione in terrazza, o la colazione del contadino, per scoprire le delizie de Il Moera, punto di riferimento di chef, gastronomi e di tutti coloro che amano i sapori veri e tipici.
Via delle centurie 83021 Avella
Telefono: 081 825 2924
Email: [email protected]