
Siamo in una trattoria tipica romana e sulle animelle, la pajata, l’amatriciana non abbiamo dubbi. Tra vini gastrochic e tante verità puntiamo il dito su questo rosso frizzante semplice e dissetante, lo esigiamo in un bicchiere senza calice e ne godiamo a profusione sin al fondo della bottiglia.
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Un commento
Francesco Mondelli
(16 marzo 2018 - 06:06)D’accordo quasi su tutto.Non capisco la richiesta del bicchiere senza calice quasi che un vino “normale”non possa essere goduto appieno nella sua semplicità anche in un vetro di qualità .FM.
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