La cucina ucraina e “le ricette per cucinare in santa pace”


di Marco Milano

Anche la cucina scende in campo per un concreto aiuto nei giorni tragici vissuti dal popolo ucraino e per lanciare idealmente un messaggio di pace attraverso i fornelli. Questo l’obiettivo di “Ricettario ucraino” edito da “La#Bookeria”.

Vittorio Castellani Chef Kumale' a Cargo&HighTech

Vittorio Castellani Chef Kumale’ a Cargo&HighTech

Un ebook a colori a cura di Vittorio Castellani aka Chef Kumalè con trenta ricette raccolte tra le donne ucraine incontrate e conosciute in Italia, ma anche alcune esclusive dello chef Ievgen Klopotenko, talentuoso re dei fornelli ucraino, comproprietario del ristorante “100 Rokiv Tomu Vpered”, autore di libri di cucina e “motore” della nascita del “Manifesto della Cucina Ucraina”. Un documento importante dove si proclama “la cucina ucraina come una parte indivisibile dell’identità nazionale, una componente della cultura e dello stile di vita ucraino”.

Ricettario Ucraino - La Bookeria

Ricettario Ucraino – La Bookeria

Nel Manifesto si legge tra l’altro che “è nel cibo, nei metodi di preparazione e nei componenti dei cibi che si conservano le peculiarità culturali del nostro popolo. La cucina ucraina si basa su piatti tradizionali, ma non sulla modernità. È la cucina dei nostri antenati, ricca eredità di ricette e tecniche, e ora la cucina che adotta facilmente i panorami del mondo e incontra le tendenze moderne. La cucina varia da regione a regione ma è riconoscibile in tutto il paese.

Vittorio Castellani Chef Kumale'

Vittorio Castellani Chef Kumale’

Questa è la cucina che dà agli ucraini una preziosa sensazione di sentirsi a casa”. Il lavoro di Klopotenko porta alla luce per esempio l’unicità della cucina ucraina “grazie ai suoi prodotti locali che sono infusi nella caratteristica terra nera di Chernozem, prodotti di qualità, rispettosi dell’ambiente e dell’ecologia”. E poi da parte dello chef c’è attenzione e impegno per valorizzare il borscht, (boršč) la zuppa agrodolce a base di barbabietole, cavoli, aglio e aneto e servita con panna acida e pane di segale, come piatto ucraino, parte integrante dell’identità nazionale, facendosi anche promotore per l’inserimento del borscht nella lista del patrimonio immateriale dell’umanità dell’Unesco.

Il Borscht

Il Borscht

Tornando all’iniziativa “Ricettario ucraino” edito da “La#Bookeria” si tratta di trenta ricette per la pace come spiegato da Vittorio Castellani che ha presentato l’iniziativa anche ai microfoni di Radio Capital durante la trasmissione del mattino The Breakfast Club. “Di fronte a quello che sta accadendo in Ucraina – ha detto – mi sono chiesto cosa potevo fare di utile in concreto.

Ievgen Klopotenko

Ievgen Klopotenko

Ognuno di noi dovrebbe chiederselo in questo momento. Ho così pensato di realizzare un ebook-ricettario illustrato, al quale hanno collaborato alcune persone amiche del gruppo Facebook ‘Il Mondo a Tavola Dalla Cucina Etnica alle Cucine del Mondo’ oltre al celebrity chef ucraino Ievgen Klopotenko che ha scritto l’introduzione e ci ha fatto dono di cinque sue ricette, compresa quella del suo borsch migliore”. Un e-book culinario per la pace, dunque,  da scaricare, contribuendo, come spiegato nelle pagine web di www.ilgastronomade.com, alla campagna di raccolta fondi da destinare all’organizzazione umanitaria “Medici Senza Frontiere”.

Per seguire Vittorio Castellani chef Kumalé c’è il gruppo Fb@ilmondoatavola, per aderire c’è il link https://www.medicisenzafrontiere.it/landing/edi-emergenza-ucraina-new/