La Famille Nouvelle: un angolo di Normandia nel cuore di Caserta
di Ornella Buzzone
A Caserta, tra i vicoli storici del centro, è nato da pochi mesi un piccolo gioiello della ristorazione che porta con sé un’anima internazionale e un cuore profondamente locale. Si chiama La Famille Nouvelle e si trova in vicolo della Ratta: un indirizzo discreto che custodisce una cucina intima, appassionata e sorprendentemente cosmopolita.
Dietro ai fornelli c’è Maria Charpentier, 37 anni, originaria della Normandia. Dopo dieci anni nelle cucine parigine e cinque a Cherbourg – la sua città natale nel Cotentin, celebre per il porto che fu la prima sosta del Titanic – Maria è approdata in Italia due anni fa. «Sono venuta a Napoli per amore della città e del Mediterraneo, poi ho incontrato Raffaele Maiello e ho cambiato i miei piani», racconta. Da allora, insieme, hanno scelto di scommettere su Caserta e sulla vitalità di un vicolo che porta con sé memoria, cultura e nuove possibilità.
Maria è un’autodidatta: nessuna scuola, solo amore e passione. La sua cucina nasce dai ricordi, personali e collettivi, che diventano memoria e famiglia. «I miei piatti raccontano il Mediterraneo antico e moderno, ma anche l’Asia, il Medio Oriente, il Sud America e la Francia. Sono un invito a viaggiare attraverso piccole cose semplici, come erbe, legumi, frutta, formaggi, miele e verdure».
Il menù cambia ogni settimana, con una proposta quasi interamente vegetariana e un piatto di carne che compare solo una volta al mese, come una festa. La materia prima è protagonista: tutto arriva da produttori locali, dalle uova alla verdura, dalla farina all’olio d’oliva. «I produttori locali sono la nostra prima famiglia. È più impegnativo lavorare così, ma è un impegno leale verso i clienti e il territorio».
E il viaggio inizia proprio dal menù, che si presenta come una tavolozza di sapori freschi e combinazioni inedite. Tra i piatti freddi spiccano l’insalata di pesche e datterini gialli, resa vivace da una salsa chimichurri e croccante dalle nocciole, oppure la melanzana affumicata con stracciata, sesamo e basilico, che gioca tra note cremose e tostate.
Non mancano proposte sorprendenti come le uova sode al pomodoro arricchite da pinoli italiani, zaatar e una grattugiata di Comté stagionato sedici mesi: un equilibrio perfetto tra Mediterraneo e Francia. Per chi ama la convivialità, c’è anche la selezione di formaggi francesi, un piccolo tributo alle origini di Maria.
Nei piatti caldi emerge la capacità della chef di unire comfort e creatività. Il grilled cheese con formaggio della Loira, lonza di maiale nero e cipolla caramellata è un omaggio goloso alla tradizione francese, mentre le carote arrostite con miele e miso raccontano un approccio poetico e vegetale, capace di trasformare un ingrediente umile in protagonista assoluto. Ci sono anche incursioni internazionali come gli accras di baccalà speziati con curry e lime, oppure i gyoza di verdure grigliate, a conferma di una cucina aperta e contaminata. E per gli amanti dello street food rivisitato, i mini burger di cavolo cappuccio fritto o il club sandwich con pesto di rucola, zucchine grigliate, semi di senape e ricotta sanno sorprendere con leggerezza e gusto.
Il percorso non si ferma senza un dolce, che qui diventa un’esperienza. La brioche perdue con caramello al burro salato della Normandia e nocciole è un tuffo nella memoria francese, mentre lo yogurt di bufala incontra una marmellata di fichi al sesamo e il profumo speziato del pepe di Kampot. Per chi cerca una chiusura più essenziale e avvolgente, la zuppa di spezie ed erbe con crostini al miele è un caldo abbraccio che porta subito in viaggio.
Accanto alla cucina di Maria c’è la cantina curata da Raffaele Maiello, che con passione seleziona vini naturali e non, italiani e francesi, con l’idea di allargare lo sguardo a tutto il Mediterraneo. «I nostri vini riflettono la natura: sono fragili, complessi, gioiosi e generosi. Spesso provengono da fermentazioni spontanee, senza solfiti aggiunti, minimamente filtrati». La carta propone etichette accessibili e di alta qualità, accanto a referenze più ricercate, sempre con l’intento di dialogare con i piatti e con i racconti che li accompagnano.
Il locale rispecchia la visione dei suoi fondatori: pochi tavoli, un bancone, luci soffuse, pareti rosse con quadri e dettagli artistici. «Abbiamo voluto creare un’atmosfera aperta, accogliente e calda, un melting pot. Puoi sentirti a Parigi, Tokyo o Madrid: dipende da come guardi il mondo», spiega Maria Charpentier. Raffaele Maiello ha voluto catturare anche le atmosfere dei piccoli locali evocati nei romanzi di Murakami Haruki: spazi intimi, sospesi tra realtà e immaginazione.
La risposta del pubblico è stata finora molto positiva, anche se Maria Charpentier e Raffaele Maiello non nascondono una riflessione più ampia: «Caserta merita molto di più. Sta a noi casertani creare una nuova dinamica, più comunità e apertura, per amare di nuovo queste strade». La Famille Nouvelle guarda già avanti: in programma ci sono serate di cucina con persone rifugiate, per raccontare storie diverse attraverso il cibo, collaborazioni con altri ristoratori casertani e persino un progetto di sidro di mela annurca e uva del Taburno, che sarà occasione di una grande festa aperta a tutti.
La Famille Nouvelle non è semplicemente un ristorante: è un piccolo salotto gastronomico che unisce memoria e contaminazione, tradizione e viaggio, intimità e comunità. Un posto dove ritrovarsi, anche da soli, davanti a un piatto e a un bicchiere di vino, sentendosi parte di un racconto condiviso.
La Famille Nouvelle
Vicolo Francesco della Ratta, 9, 81100 Caserta
Tel. 0823 125 0827
Prezzo medio 25/35€








