La Guida. A piedi nel Cilento


A piedi nel Cilento

A piedi nel Cilento

di Antonio Prinzo

I libri sono come le bottiglie di vino, non bastano mai e per loro lo spazio si trova sempre. Stavo sistemando la sezione Cilento della mia libreria ed ecco comparire “A piedi nel Cilento” che ricordo di aver acquistato alla fiera archeologica di Paestum, un libro che descrive un cammino di circa 90 km nel Parco Nazionale del Cilento.

Mi piace segnalare questa guida perché è stata scritta da tre ragazzi appassionati di trekking, che non vivono nel Cilento, ma ne sono innamorati e hanno costruito un itinerario che affonda i piedi   nel Cilento interno, nel cuore di questo territorio.

A piedi, nel silenzio, nella natura, noi e i nostri pensieri e la bellezza che ci circonda. E io non sono un camminatore ma leggendo questa guida ho capito cosa mi sto perdendo e quanto si può scoprire seguendo i passi di sentieri liberi.

A piedi nel Cilento

A piedi nel Cilento

Grazie a Giacomo, Francesco e Donato ci avventuriamo in un percorso che tocca nove paesi, quattro fiumi, ponti medievali, sorgenti, fino alla cima più alta degli Alburni. Ma non è solo cammino, la guida è ricca di indicazioni per sostare e sedersi a una buona tavola e perdersi nella mia e nostra passione per le tradizioni della “Dieta cilentana”.

A piedi nel Cilento

A piedi nel Cilento

Non cerchiamo strade improbabili, ma percorriamo i sentieri sicuri, tracciati dai nostri avi, loro sapevano rispettare il tempo e non solo consumarlo.

 

A piedi nel Cilento

Di G. Cacchione – F. Coppola – D. D’Ambrosio

Tutte le info su: www.adottaunsentiero.it

Un commento

  1. Il parallelismo tra libri e vino ci sta fino ad un certo punto perché se è vero com’è vero che ogni italiano ha un libro nel cassetto da pubblicare alla prima occasione non tantissimi sono invece gli “autori”di bottiglie di buon vino degne di questo nome ma tornando a bomba e parafrasando una famosa degustazione che fa capo a Massimo Corrado “Buono non lo conoscevo “anch’io posso affermare:interessante non lo conoscevo e di questo la ringrazio perché al giorno d’oggi “ragionare” coi piedi non è solo salutare ma aiutando a pensare fa lavorare la nostra materia grigia in quest’ultimo anno notevolmente arrugginita.FM

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