La Saporita Wine & Food, Caserta, una storia di famiglia, di vino e di coraggio
di Tonia Credendino
Nel cuore di Caserta, un luogo autentico dove il vino incontra la cucina vera, guidato dalla visione complice di Cristina e Luigi Ciccarese.
A Caserta c’è un luogo che resiste al tempo e alle tendenze, un indirizzo che non somiglia a nessun altro, un rifugio del gusto e dell’anima. Si chiama La Saporita ed è molto più di un wine-focused place: è la casa di una visione condivisa, nata da un legame familiare intenso, tra due fratelli, Cristina e Luigi Ciccarese, una di quelle unioni che non si spiegano, si vivono, e si trasformano nel tempo in qualcosa che parla anche agli altri.
Tutto comincia da una salumeria, diversi anni fa, una piccola attività al dettaglio dove i protagonisti erano i salumi, i formaggi, qualche prodotto selezionato e un’idea che stava già cercando spazio per diventare qualcosa di più. Fin dall’inizio, Luigi guardava altrove, attratto da un mondo che lo chiamava con forza. Il vino era già una passione, un richiamo costante. “All’inizio c’era un po’ di tutto,” racconta Cristina, “ma lui già selezionava bottiglie, iniziava a costruire una piccola cantina. Era già una vineria in potenza.”
Poi la vita, con la sua grazia disordinata, ha cambiato il ritmo. Luigi si è preso una pausa, lasciando che il tempo ridefinisse le priorità e suggerisse nuove prospettive, restando comunque vicino, nella sostanza e nell’intenzione. Cristina, nel frattempo, sentiva crescere dentro sé la certezza che quel piccolo spazio meritasse un futuro più grande. Sentivo che quell’ambiente non ci somigliava più, non raccontava la nostra verità con chiarezza. Ma sapevo che con Luigi si poteva costruire qualcosa di autentico, qualcosa che parlasse davvero di noi.” Gli ha chiesto soltanto di lasciarle tracciare la rotta, con fiducia. E Luigi, con quella dolcezza discreta che lo contraddistingue, ha detto sì.”
Cristina ha i piedi ben piantati a terra, lo sguardo che anticipa le cose, e una rara capacità di sentire prima degli altri cosa funziona davvero. Luigi è un appassionato vero, di quelli che ascoltano il vino prima ancora di versarlo nel calice. Ha uno spirito artigiano, curioso e sincero, e un amore profondo per tutto ciò che è fatto con rispetto. Insieme hanno dato vita a un nuovo inizio, ripulendo il locale da ciò che non li rappresentava più, facendo spazio alla loro visione, alla loro verità.
Non volevamo fare solo taglieri – racconta Cristina – volevamo una cucina pensata, viva, nostra. Abbiamo scelto di non seguire le mode, di non inseguire chi veniva solo per bere. E non è stato semplice all’inizio. Ma oggi possiamo contare su una clientela affezionata, consapevole.
Nel menu, nessuna scorciatoia. “Non abbiamo nemmeno un congelatore”, dice con orgoglio. “Ogni giorno lavoriamo con ingredienti freschi. Tutto viene preparato con cura quotidiana, senza fare affidamento su semplificazioni. È una scelta precisa, una forma di cura che si rinnova ogni giorno.
Una serata dedicata alla Côte Rôtie
Il 29 maggio, La Saporita ha ospitato una delle sue frequenti serate di degustazione, questa volta dedicata ai grandi vini del Rodano firmati Domaine Jamet, una delle realtà più iconiche della Côte-Rôtie. Sei etichette rare, divise in tre batterie, hanno dialogato con tre piatti della cucina di Luigi in un percorso che ha celebrato l’equilibrio tra forza e finezza, tra complessità e trasparenza. Proprio come La Saporita, anche Domaine Jamet è il frutto di una storia familiare: Corinne, Jean-Paul, Fanny e Loïc Jamet portano avanti con grazia e dedizione un’eredità che racconta il territorio con autenticità. È in questa somiglianza tra due mondi – la vigna e la cucina, il Rodano e Caserta – che si è rivelata la magia più grande della serata.
In calice, ogni bottiglia raccontava un frammento di Rodano. Il Viognier “Vin de France” 2023 – fresco, floreale, delicatamente fruttato – ha aperto il cammino con i suoi profumi di pesca bianca, albicocca e fiori d’acacia, vinificato in acciaio per esaltarne freschezza e purezza. Il Côtes-du-Rhône Rouge 2023, Syrah in purezza, ha offerto una beva fragrante e speziata, immediata e sincera. Il Côte-Rôtie “Fructus Voluptas” 2023, con la sua trama setosa e la persistenza balsamica, ha portato in calice la profondità della Côte-Rôtie, la pazienza del tempo e la ricchezza del terroir. Tre anime, un unico linguaggio. Proprio come La Saporita: accogliente, viva, capace di farti sentire parte di qualcosa che conta, come certi incontri, certi luoghi, certe verità condivise senza bisogno di parole.
Quando vino e cucina parlano la stessa lingua
A tenere insieme i calici e i piatti della serata è stato Piero Gabriele, sommelier e relatore, ma prima ancora uomo di casa. Amico di famiglia, vicino di quartiere, complice appassionato. La sua presenza ha dato ritmo e profondità alla degustazione: ogni vino raccontato senza tecnicismi inutili, ma con rispetto, competenza e cuore.
Tra tutti gli abbinamenti proposti, uno in particolare ha lasciato il segno: la carne cruda accostata al Viognier “Vin de France” 2023 di Maison Jamet, un bianco floreale e vellutato, capace di accarezzare ogni boccone con grazia sorprendente. In quel gesto silenzioso – il sorso, il boccone, lo sguardo che si incrocia – si è compiuta una piccola magia. I profumi della bottiglia, l’eleganza del piatto, la luce dei calici: tutto sembrava sincronizzato per sorprendere e convincere anche i più scettici.
Nulla è stato lasciato al caso e nulla è sembrato forzato. Il filo tra calice e forchetta era invisibile ma saldo, fatto di ascolto, studio, visione comune. “Quando i vini sono così rari, così veri, il cibo non può permettersi di rubare la scena”, spiega Cristina. “Deve camminare accanto, sussurrare con grazia. E a volte, colpire in silenzio.”
La Saporita è una squadra
Accanto a Cristina e Luigi, c’è un gruppo di ragazzi affiatati e disponibili, sorridenti, che rendono ogni cena un momento speciale. C’è Vincenzo, il marito di Cristina: discreto, sempre presente, elegante nell’accoglienza e prezioso in ogni dettaglio.
Ogni membro della brigata è parte di una sinfonia, e in sala e in cucina si muovono con attenzione, gentilezza e affiatamento raro. Quando ti siedi a uno dei tavoli, hai davvero la sensazione che tutto sia lì per te. Non per apparire, ma per farti stare bene. Il menu riflette questa visione: piatti curati ma comprensibili, ricchi di gusto e di stagionalità, con la carne come protagonista, accanto a proposte di verdure, formaggi e dessert artigianali, pensati per completare un’esperienza sincera e appagante.
Un luogo che ti insegna a restare
La Saporita non è solo un ristorante, né soltanto una vineria. È un luogo che respira, che cambia, che si racconta ogni sera in modo diverso. È uno spazio dove l’autenticità non ha bisogno di etichette e la passione non si misura in numeri.
Qui tutto ha un tempo proprio, dalla preparazione all’attesa, fino all’accoglienza. Nulla è confezionato, tutto è pensato. Si entra per mangiare e bere, ma si resta per la verità che si percepisce in ogni dettaglio, in una storia che si rinnova ogni giorno, fatta di mani, di scelte, di silenzi condivisi e di sguardi che sanno riconoscersi. La Saporita è questo: un luogo dell’anima che parla con il linguaggio semplice delle cose fatte bene. E che, in silenzio, ti lascia addosso la bellezza di qualcosa che resta.
Contatti
La Saporita Wine & Food
Via Pier Paolo Pasolini, 19 – 81100 Caserta (CE)
Telefono: +39 3383067695 / 3486489338
E-mail: [email protected]
Instagram: @la_saporita_winefood
Orari: aperti dal martedì alla domenica, cena dalle 19:30. Chiuso il lunedì.









