Le dieci tendenze del food and wine per il 2021


Albert Sapere

Il 2021 sarà ancora condizionato dalla crisi sanitaria che ci ha colpiti nel 2020. Si vede uno spiraglio, una luce in fondo al tunnel con i vaccini, ma la strada è ancora lunga per tornare alla normalità assoluta. La pandemia ha cambiato tante cose, anche le nostre abitudini alimentari. Con la chiusura dei ristoranti a cena, aperti a pranzo in parte, è cambiato in maniera drastica anche il modo di consumare i pasti fuori casa. Il nostro modo di mangiare ha subito una modifica abbastanza radicale. La convivialità che era la base del vivere civile e forza del cibo italiano è stata messa a dura prova, sono saltati tutti gli schemi, non sempre è un male però, perchè a volte questo permette di riuscire a valutare cosa è veramente importante e cosa no. Proviamo a cogliere quali saranno i trend del cibo per il 2021.

1. Delivery

Da brutto anatroccolo della ristorazione, il delivery è diventato l’unico modo per continuare a provare le creazione di chef e pizzaioli. E’ stato fatto tanto nel 2020, con tante soluzioni davvero di qualità, ma siamo solo all’inizio. C’è ancora tanto da fare, in termini di packaging, di ricerca della qualità, di coinvolgimento del cliente. Una tendenza che a mio avviso non sparirà con la fine della crisi sanitaria, ma che continuerà anche nel futuro.

2. Colazione

Con la maggior parte della popolazione in smart working, la colazione diventa sempre di più un pasto fondamentale. Spesso trascurata con i ritmi di vita e la frenesia della vita moderna, oggi assume un nuovo valore. Anche dal punto di vista nutrizionale, viene consigliato di fare una colazione abbondante, un pranzo leggero e a cena un frutto. Cambia tutto, cambia anche l’approccio che avremo nel fare colazione.

3. Alimenti a basso impatto ambientale

La sostenibilità ambientale non è solo un tema centrale del messaggio di tanti cuochi, è un dovere morale che entra sempre di più anche nelle cucine casalinghe. Una dieta che fa bene alla Terra esiste e ha effetti positivi sulla salute, oltre che sul nostro pianeta: i cibi che hanno una bassa impronta ecologica, infatti, sono classificati come sani. Lo afferma una ricerca delle Università di Oxford e del Minnesota, coordinata da David Tilman, Department of Ecology, Evolution, and Behavior, University of Minnesota, pubblicata sulla rivista scientifica PNAS –
Proceedings of the National Academy of Sciences of the United States of America. Frutta, verdura, legumi, cereali, olio extravergine d’oliva per fare alcuni esempi.

 

4. Trasparenza e filiera

Per i produttori di generi alimentari, ottenere la massima trasparenza possibile nella tracciabilità e una totale conformità alle normative vigenti è un dovere verso sé stessi e verso i propri clienti, che in questo modo vengono tutelati al meglio anche dal punto di vista sanitario. Dalla terra alla tavola, ossia dalle materie prime a quello che mangiamo, non è solo uno slogan, è un futuro che entrerà ogni giorno di più nella nostra vita quotidiana.

5. Pasta secca

Il Covid ha piegato l’economia globale, ma non è riuscito a fermare l’amore del mondo intero per la pasta, prodotto simbolo dell’Italia (o meglio dell’italianità). Uno studio internazionale ha rilevato che 1 persona su 4 ne ha aumentato il consumo durante i mesi di lockdown. In realtà non ci voleva uno studio a dimostrarlo: bastava osservare i carrelli pieni di confezioni di spaghetti, maccheroni o fusilli, per elencare solo le tipologie di pasta più conosciute. Tra i prodotti più sostenibili e nutrienti, la pasta secca, è sicuramente una delle tendenze più “in” del 2021.

6. Farina

Come per la pasta, la farina è un prodotto che è stato letteralmente riscoperto durante il lockdown. Abbiamo capito quanto era difficile far lievitare bene una pizza, quanto sia complesso ed affascinante il mondo delle lievitazioni, il gusto dell’attesa e la soddisfazione nel vedere il risultato finale. Per il 2021 la farina la farà ancora da padrone.

 

7. Spirits artigianali

Il mondo dei superalcolici è stato un altro di quei comparti che ha avuto un boom incredibile nel 2020. Il movimento guidato dal gin artigianale ha avuto la funzione di apri pista a questo mondo che fino a un paio di anni fa era esclusiva delle grandi aziende. I liquori a base di agave, i whisky aromatizzati, una tendenza in continua crescita a livello internazionale.

8. Frutta e verdura disidratata

Ortaggi disidratati, da sgranocchiare per placare la fame che classicamente sopraggiunge a metà mattina e metà pomeriggio. A lunga scadenza, questi prodotti sono resi ancora più buoni dall’aggiunta di cannella, cacao fondente e zenzero, al posto delle merendine confezionate.

 

9. Cioccolato

La pandemia ci ha tolto la socialità, il piacere degli abbracci e spesso il buon umore. Il cibo del buon umore per eccellenza, il cioccolato sarà una delle cure alla mancanza di abbracci e socialità, meglio se fondente, grazie al contenuto in cacao, rappresenta una delle più generose fonti alimentari di flavonoidi, rinomati antiossidanti presenti negli alimenti di origine o derivazione vegetale.

 

10. Vini rosè

Per diverso tempo il vino rosato o rosé è stato glissato in Italia dai grandi rossi e dai famosi bianchi. Oggi però è tornato di gran moda grazie ai suoi sapori delicati e fruttati, che possono abbinarsi facilmente ad una cucina sempre più leggera. Hanno anche il grande pregio che possono essere sfruttati durante aperitivi e serate fra amici. Infatti è un vino molto versatile, proprio la versatilità è una delle parole chiavi del futuro.