Miniere Greco di Tufo DOCG 2014 Cantine Dell’Angelo


Cantine Dell’Angelo

Via S. Lucia, 32 Tufo (AV)

Tel. 338 4512965

Miniere-Greco-di-Tufo-DOCG-2014-Cantine-DellAngelo

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di Antonella Amodio

Apro dopo 9 anni dalla vendemmia il Miniere Greco di Tufo DOCG 2014 Cantine Dell’Angelo di Angelo Muto, artigiano a Tufo di vini prodotti da vigneti posizionati su antiche miniere di zolfo. Angelo – con la consulenza dell’enologo Luigi Sarno – ha dato via al progetto della cantina agli inizi degli anni 2000, vinificando le uve che fino a quel momento erano destinate a terzi. Un fautore della ricchezza dell’areale di Tufo, terra espressa nei secoli – nella sua complessità – innanzitutto dalle storiche Cantine Di Marzo datate1866. Il Miniere 2014 racconta di quanto il tempo giova al greco, e in generale a quei vitigni che hanno la longevità scolpita nel DNA, e dunque dotati di quella propensione all’invecchiamento come caratteristica intrinseca, attraversando il tempo senza danni, offrendo gioventù per molto tempo e cogliendo le note terziarie e/o ossidative non prima dei 10 anni e più.

Miniere-Greco-di-Tufo-DOCG-2014-Cantine-DellAngelo

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Il carattere muscoloso, la spiccata acidità, i tannini presenti in particolare modo in questa varietà a bacca bianca e la sostenuta sapidità, ne fanno un complesso e longevo vino bianco italiano come pochi altri. La prova è nel Miniere 2014, che nonostante la strana vendemmia (annoverata tra le peggiori: germogliamento anticipato di 20 giorni rispetto alla norma e invaiatura e maturazione dell’uva ritardate dalla pioggia), nel calice si presenta nella tonalità di giallo oro brillante, manifestando poi il perfetto equilibrio tra olfatto e gusto. Profumi di genziana, di buccia di arancia rossa, di mandarini, di datteri, di fumo e di caffè sottolineano l’ampio ventaglio olfattivo che si apre solo in seconda battuta, mentre all’assaggio si colgono freschezza, acidità “agrumata” e sapidità incredibile. Un vino che ama l’attesa e che personalmente apprezzo molto con gli anni di maturazione.

P.S. Si racconta che il greco è un “rosso travestito da bianco”, un modo per dire che ha forza e carattere riscontrabili in generale nelle uve a bacca rossa; personalmente penso che queste caratteristiche si siano sviluppate come lotta alla sopravvivenza per arrivare ai giorni nostri, visto che sembra risalire al I secolo a.C.

Cantine Dell’Angelo

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