Napoli, Macelleria Io sono la Chianina


Salvatore e Roberto D’Andrea

di Dora Sorrentino

Parlare di carne di alta qualità non è semplice, soprattutto quando si tocca il tasto  dolente delle bistecche. L’incubo della “mucca pazza” pende come una spada di Damocle sulle teste dei macellai, facilmente si storce il naso quando solo si prova ad accennare a “carne selezionata”. Una bella prova di coraggio è stata data da Salvatore e Roberto D’Andrea, padre e figlio, due diverse generazioni a confronto che al Corso Vittorio Emanuele dal 1993 hanno lanciato una sfida: quella di creare una macelleria gourmet, intitolata “Io sono la Chianina”. Bella provocazione!

Riconosciuti dal Consorzio di Tutela Vitellone Bianco dell’Appennino Centrale, i D’Andrea si sono inventati un qualcosa di singolare: una macelleria che proponesse anche prodotti di élite enogastronomica. Di qui la scelta varia da legumi di alta qualità, a birre artigianali territoriali, a confetture e conserve biologiche, ai salumi Falorni, formaggi francesi ed italiani. Ma protagonista indiscussa, naturalmente, è la Chianina, la bistecca, la Scottona, comunque la si chiami è lei a farla da padrona.

Macelleria Io sono la Chianina

Carne frollata dai venti ai venticinque giorni, procedimento che serve a rendere il prodotto più saporito e tenero. Alcuni suggerimenti per cuocere le bistecche nel migliore dei modi ce li dà proprio Roberto: tenere la carne fuori dal frigo un’ora prima della cottura, sigillare e nappare bene le parti esterne per poterne conservare i succhi, insaporire soltanto alla fine con sale grosso, magari himalayano.

La Chianina

Per i clienti pigri, a richiesta “Io sono la Chianina” si trasforma in gastronomia, con i menu pronti da cuocere di Roberto: tra i più gettonati polpettoni farciti e straccetti con cipolline ed aceto balsamico. Non si fanno mancare nulla, Salvatore e Roberto, soprattutto le carni scelte, per gli intenditori, come la bistecca Kobe di razza Wagyu, dal tessuto ben marmorizzato. “Io sono la Chianina” è ormai un punto di riferimento per gli appassionati che amano farsi guidare nel mondo delle carni selezionate e soprattutto controllate, ma anche per gli irriducibili gourmand.

16 Commenti

  1. Più che chiamarsi Io sono la Chianina lo ho sempre chiamato il Bulgari delle carni e non solo per la qualità ovviamente ma per i costi elevatissimi di ogni qualcosa…dopotutto lui è nato nel93 ma la altrettanto curatissima e ricercatissima e ormai non più cara Boutique della Frutta nelle vicinanze lo ha preceduto molti anni prima come luogo per intenditori di ortaggi, frutta e ogni altro per palati sopraffini e chef di calibro…entrambi segnano la storia dell’arte del saper gustare! :-)

    1. Più che chiamarsi Io sono la Chianina lo ho sempre chiamato il Bulgari delle carni e non solo per la qualità ovviamente ma per i costi elevatissimi di ogni qualcosa…dopotutto lui è nato nel93 ma la altrettanto curatissima e ricercatissima e ormai non più cara Boutique della Frutta nelle vicinanze lo ha preceduto molti anni prima come luogo per intenditori di ortaggi, frutta e ogni altro per palati sopraffini e chef di calibro…entrambi segnano la storia dell’arte del saper gustare! :-)
      non posso tralasciare di segnalare l’ottimo maiale di Cinta e gli insaccati…

  2. è una macelleria che mi ha fatto sempre sognare(gastronomicamente parlando)…ma ci sono ottime macellerie un poco dapertutto…………anche in provincia ci sono ottime realtà.

      1. mangiare il Vitellone Bianco è cosa rara è costosa….
        ma ci sono carni altrettanto ottime e gustose anche senza pedigree…e poi tutti cercano la bistecca e dimenticano il bollito.

  3. Ornella cara è vero ci ha sempre appellati il “bulgari” e “il cartier” del Corso Vittorio Emanuele, nonostante ciò da gran gourmand e anche da gourmet ci ha sempre scelto e sostenuto… Ho ancora il ricordo vivo del suo inalterato charme… In effetti non è dal ’93 che esistiamo…. Nel lontanissimo ’79 già cominciavamo con due attività dello stesso genere nella zona del vomero…. Poi siamo approdati al Corso facendo delle scelte ben precise: scegliere il meglio che il
    mercato potesse offrire, in termini di onestà, professionalità, cortesia, pulizia e passione. Alberto caro, non riesco a stabilire ancora chi tu sia ma ti assicuro che non vorremmo rimanere un “sogno”, anche perché facciamo il possibile per rendere accessibile a tutti gran parte dei prodotti che facciamo ( vedi http://www.facebook.com/iosonolachianinafan ). Cosa fanno gli altri poi non è compito nostro giudicarlo, siamo estremamente autocritici ma difficilmente parliamo o approfittiamo di altre realtà giuste o meno, oneste o meno, che fanno scelte simili o diverse dalle nostre. Noi possiamo solamente affermare che il nostro mestiere lo facciamo con dedizione e professionalità e ben venga che qualcun altro scelga di fare altrettanto. Siamo lieti di accogliere tutti nella nostra “casa” e di offrire sicurezza alimentare innanzitutto…. Vi aspettiamo e ringraziamo ovviamente con un gran sentimento Luciano Pignataro e Dora Sorrentino per averci dedicato queste parole apprezzando infinitamente di aver scritto di un campo talvolta sconosciuto e pieno di confusione…. Cordialmente Roberto Io sono la Chianina

  4. A parte la qualità dei prodotti,quello che attira,sono la passione di Roberto e la simpatia del suo papà….

  5. Imma ci trovate al Corso Vittorio Emanuele 720, nei pressi della Caserma dei Carabinieri (lato Mergellina)

  6. È la migliore macelleria (se proprio vogliamo sminuirla) di Napoli e provincia credo… Mangio i loro prodotti da una vita e ogni volta che gli faccio qualche richiesta impossibile si fanno in quattro per portare a termine le mie “follie”… (a volte eccessive)… Grandi e continuate sempre così!!!!! Ps ci vediamo sabato!!!!!

  7. La carne è ottima, i prezzi sono eccessivi. Allo stesso prezzo mangio la chianina al ristorante…

  8. Io mangio chianina al ristorante (ovviamente quella vera che compro ovviamente solo dalla Chianina al Corso) e non l’ho mai pagata sotto gli 80-85 €/Kg. Non capisco l’eccessivo dove sta. Comunque sia ho fatto un discorso non molto tempo fa con loro che consigliano ed ascoltano e mi hanno spiegato su come poter mangiare bene senza arrivare a cifre esorbitanti. Ovviamente se vado e mi prendo una bistecca o un filetto mi
    sembra normale dover pagare il giusto prezzo. Ma la qualità della carne è indiscutibile come la bontà. Ovviamente sono cliente da decenni quindi potrei non fare testo, ma di contro mi guardo bene da comprare carne altrove.

  9. Gallarate 20 Luglio 2013

    ho conosciuto Salvatore il fondatore della macelleria per caso ad una serata di cabaret, mi ha invitato nella sua macelleria il giorno dopo mi ci sono recato, ho acquistato delle carni eccezionali ed non è affatto vero che è cara, l’importante è chiedere sempre lo sconto….padre è figlio sono molto simpatici ed è loro abitudine accontentare il cliente, è cosi che quando mi reco a Napoli per lavoro vado sempre in macelleria a fare scorta di carne…consiglio anche di andare a vedere Salvatore a teatro..

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