N’Ata Luna a Grottaminarda: la cucina irpina senza cliché di Vincenzo Vazza


N’Ata Luna – Cucina & Caffe, Grottaminarda (AV)

Contrada Ruvitiello

Telefono: 0825 188 0611

Aperto pranzo e cena

Vincenzo Vazza – N’Ata Luna

di Antonella Amodio 

Antonella Tocco ha puntato su un cavallo di razza per la cucina del suo N’Ata Luna, a Grottaminarda: Vincenzo Vazza, chef di Bonito, che a soli 34 anni ridisegna la cucina irpina puntando su tecnica, tradizione e visione.

N’Ata Luna Bar Bistrot

Ingresso al Ristorante N’Ata Luna

Antonella Tocco è la proprietaria di N’Ata Luna Cucina & Caffè, insieme al marito Vincenzo Panico, imprenditore e appartenente a una famiglia di panificatori. L’hub gastronomico, aperto nel 2019, è molto più di un bar con una offerta ricca e di qualità, ma è  anche bistrot e ristorante, con una sala separata per quest’ultimo e una cura dei dettagli non indifferente. Circa 80 coperti interni e altrettanti nel dehors, tavoli in legno, cucina a vista, mise en place semplice ed essenziale e un servizio da ristorante di alta cucina gestito da Danilo, il maitre di sala, un mix riuscito che fa vivere un’esperienza gastronomica autentica, senza sfarzi, ma con tanta competenza.

N’Ata Luna

N’Ata Luna

Vincenzo Vazza vanta un curriculum di grande spessore, con esperienze in cucine come Giuda Ballerino con lo chef Fusco, all’Aldrovandi Villa Borghese a Roma, al fianco di Oliver Glowig, e il bistellato Ristorante Il Pagliaccio dello chef Anthony Genovese. Esperienze che hanno inciso profondamente sulla sua formazione, portandolo a un livello di maturità gastronomica che oggi si traduce in conoscenza e esplorazione, due elementi chiave per chi vuole lasciare un ricordo attraverso un piatto. Vincenzo Vazza (l’ultima volta lo avevo lasciato a Il Vecchio Mulino a Castelfranci), porta in tavola le sue origini irpine, ma senza l’affanno di chi vuole dimostrare a tutti i costi di essere il più bravo a raccontare il territorio. Lo fa con equilibrio e con uno stile misurato. È arrivato un anno e mezzo fa da N’Ata Luna, dove guida una brigata di dodici professionisti tra sala e cucina, costruendo un’identità gastronomica che unisce ricerca e racconto. Una cucina semplice solo in apparenza, che invece nasconde complessità di pensiero, tecnica e un forte rispetto per la materia prima. Sono proprio gli ingredienti utilizzati a ricordare che l’Irpinia è terra straordinaria di biodiversità, e la passione di Vincenzo per mercati e orti gli consente di proporre una cucina che comunica la ricchezza locale, rifuggendo gli stereotipi. Tra i grandi amori dello chef ci sono il foraging e l’olio extravergine d’oliva, elementi chiave della sua cucina.

Vincenzo Vazza e la brigata – N’Ata Luna

La cucina di N’Ata Luna

Il menù parla chiaro. Due i percorsi di degustazione: “Transumanza”, che richiama le antiche vie dei tratturi, intrecciando memorie di ricette contadine con visioni contemporanee; ed “Estate”, che celebra la stagione con piatti freschi, colorati e dedicati. Verdure, legumi, pasta fresca e secca, pesce e carni: lo chef resta fedele alla narrazione di una cucina territoriale. Il suo Pulieio, taglierino fatto in casa condito con burro, limone, pulieio irpino (pianta erbacea perenne conosciuta anche come menta romana) e polvere di acciughe, racconta più di mille parole su questa pianta tipica dell’Irpinia, che cresce fino a sfiorare i 1000 metri d’altitudine, con la Valle dell’Ufita come zona più vocata. Non manca la selvaggina: agnello in due cotture servito con ciliegie fermentate e taccole; Bottoni ripieni di ortiche, caciocavallo, salsa alle ortiche, polvere di pomodoro, aneto, chips al tartufo estivo; e una selezione di formaggi irpini.

Aperitivo di benvenuto: cracker sdolce rapa; ortiche e gel di limone fermentavo, sfera di pecorino Carmasciano.

Crackers dolce rapa – N’Ataluna

Ortiche e gel di limone fermentato; Sfera di pecorino Carmasciano – N’Ataluna

Pane, cracker, taralli – N’Ata Luna

Olio extravergine Ravece Vazza – N’Ataluna

Fiori di zucca ripieni di ricotta e menta, pesto di zucchine alla menta, – N’Ataluna

Bottoni ripieni di ostriche – N’Ata Luna

Taglierino al Pulieio – N’Ata Luna

Yogurt, lamponi e pistacchio – N’Ata Luna

La cantina, con circa 250 etichette tra vini italiani e internazionali, privilegia piccoli produttori irpini e territori poco esplorati.

Comodo da raggiungere, N’Ata Luna si trova in Contrada Ruvitiello, a pochi minuti dal casello di Grottaminarda della A16.

Menù Estate € 55 da 4 portate, più aperitivo, coperto e acqua inclusi. Menù Transumanza € 70 da 4 portate, più aperitivo coperto e acqua inclusi. Abbinamento con quattro calici di vini € 25.

Proposta anche a la carta.

 

Report del 13 Gennaio 2025

 

Chef Vincenzo Vazza in cucina- N'Ata Luna Ristorante

Chef Vincenzo Vazza in cucina- N’Ata Luna Ristorante

di Tonia Credendino

Quando provo un nuovo ristorante cerco un’esperienza totale, stimolante e seducente che coinvolga tutti i sensi, unicità è la mia parola d’ordine nella vita e si traduce anche nella ricerca del cibo ma soprattutto nell’atmosfera ricreata di un luogo attraverso il design, lo stile, i colori e i materiali.

Per quanto il bistrot è uno dei trend gastronomici più diffusi in Italia ho sempre difficoltà a trovarne uno che rispecchi quel concetto di stagionalità al contenimento degli sprechi, dove coesistono qualità e informalità e dove è permesso anche sostare per un drink o un caffè.

Finalmente, complice Google Maps e l’itinerario per rientrare da una notte a Manfredonia, ho deciso di visitare un nuovo bistrot che avevo nel mirino da un po’ di tempo e che ha soddisfatto le mie aspettative.

Un locale interessante: via di mezzo fra bistrot e caffetteria, un ristorante informale e allegro, dallo stile industrial che mi appassiona da sempre. N’ata Luna è design e ricerca, bellezza dei piatti e dell’atmosfera, un bistrot moderno dai sapori antichi.

Siamo a Grottaminarda, contrada Ruvitiello, sulle vie che collegano la Campania alla Puglia, questa città avellinese è posizionata in una area strategica ed è stata terra di passaggio sulla rotta tirreno-adriatico fin dall’antichità, rappresentando un fondamentale snodo commerciale.

La visione imprenditoriale di N’ata Luna – che sta ad esprimere una nuova nata, una novità – è ampia.

Antonella Tocco e lo chef Vincenzo Vazza

Antonella Tocco e lo chef Vincenzo Vazza

Cuore del progetto sono Antonella Tocco e Vincenzo Panico che sono riusciti a creare un microcosmo riservato e accogliente. N’ata Luna, è un bistrot gastronomico, racchiuso da sobrie pareti verdeggianti, che conferiscono un’allure intima ed elegante, è impreziosito da lampade importanti, che infondono con il loro tocco raffinato un’atmosfera soffusa. I tavoli sono in legno e ferro e l’ambiente riesce a fondere alla perfezione l’anima industriale con quella vintage.

ingresso e sale - N'Ata Luna Ristorante

ingresso e sale – N’Ata Luna Ristorante

Cuore pulsante del ristorante è la cucina a vista, “per un’esperienza senza filtri” mi dice Panico, sicuro che la trasparenza tra clienti e brigata di cucina crea valore e armonia.

Brigata - N'Ata Luna Ristorante

Brigata – N’Ata Luna Ristorante

Alla regia incontriamo Vincenzo Vazza talentuoso chef originario di Bonito, trentatré anni appena ma legatissimo alla sua terra. La sua cucina è un viaggio sensoriale che abbraccia la storia, la cultura e l’anima del territorio, è un invito a esplorare, assaggiare e scoprire le meraviglie dell’Irpinia, e la capacità di plasmare gli ingredienti senza tradirne l’autenticità.

Caccia e pesca sono le sue passioni più grandi, Vazza mi confida che spesso dopo lavoro ama rifugiarsi nel bosco del quale conosce tutti i segreti: “La materia prima per me è espressione di un territorio e ne segue cambiamenti ed evoluzioni.”

La filosofia culinaria di Nat’a Luna celebra l’essenza stessa dell’Irpinia, un luogo di bellezza straordinaria e ricchezza culinaria, e leggendo il menù ci si immerge nel variegato mondo dei prodotti locali e dei produttori che lì coltivano con passione e dedizione, una cucina che premia la tradizione e la semplicità, il rispetto per la tradizione unito all’amore per l’innovazione.

Ci sono due menù degustazione, Transumanza, un percorso gustativo di undici portate, che porta a tavola il movimento ciclico di uomini e animali attraverso territori, alla ricerca di pascoli e prodotti stagionali. E il menù Inverno, otto portate che celebrano la stagione caratterizzata dalle conservazioni dei mesi precedenti e dai pochi frutti che la natura ci offre. Cinque proposte di antipasti, cinque primi (più un fuori menù), cinque secondi e i dessert, spicca anche la presenza tra le altre cose del tartufo e dei porcini.

Intanto ci servono i loro pani: cracker artigianale realizzato dallo chef con semi di sesamo e sale maldon, tarallo napoletano realizzato come da tradizione con sugna, pepe e mandorle, grissini tirati a mano e una pagnotella di pane casereccio cotta nel forno a legna.

Pani e olio - N'Ata Luna Ristorante

Pani e olio – N’Ata Luna Ristorante

In attesa degli antipasti arriva il loro entreé di benvenuto: cannolino croccante ripieno di ricotta di Carmasciano mantecata al Pulieio irpino, la pizza chiena, in versione amuse-bouche, una tartelletta realizzata dallo chef con scarola riccia, goccia di pecorino e polvere di acciughe, la più amata con il suo sapore intenso, la pallotta cacio e ova con mostarda di pera e germogli colorati e l’arancino di montagna, con il suo ripieno di funghi porcini e tartufo.

Entreé - N'Ata Luna Ristorante

Entreé – N’Ata Luna Ristorante

Trota di fiume iridea salmonata affumicata alla mela verde, yogurt acido, menta, salsa scarola, uova di trota, piatto che celebra la passione di Vazza per la pesca d’acqua dolce, che ammetto di aver apprezzato tantissimo per essere la mia prima volta con un pesce da fiume e che rivaluterò nella mia alimentazione quotidiana per i suoi principi nutritivi.

La trota del fiume Calore - N'Ata Luna Ristorante

La trota del fiume Calore – N’Ata Luna Ristorante

Uovo al Tartufo di Bagnoli nido di pasta kataifi, vellutata di porro e patate e tartufo nero di bagnoli con spuma di caciocavallo, una delle unioni più celebri e apprezzate nella gastronomia italiana, il tuorlo cremoso e morbido, in particolare, si sposa perfettamente con la texture del tartufo.

Uovo al tartufo nero di Bagnoli - N'Ata Luna Ristorante

Uovo al tartufo nero di Bagnoli – N’Ata Luna Ristorante

Puliero, un taglierino fatto in casa, burro, limone, pulieio irpino, polvere di acciughe. Il Pulièio in italiano Puleggio (Mentha pulegium) è un’erba che cresce spontanea molto aromatica e profumata, corrisponde ad una varietà della menta selvatica conosciuta fin dal tempo degli antichi romani che la utilizzavano contro i disturbi respiratori, un omaggio alla tradizione irpina che normalmente e per tradizione lo troviamo nel ragù per aromatizzare in modo mirabile il sugo, qui invece viene proposto dallo chef Vincenzo Vazza in bianco, abbinato al burro artigianale aromatizzato al limone, in modo da esaltarne il sapore aromatico, una vera e propria poesia del territorio.

Pulieio - N'Ata Luna Ristorante

Pulieio – N’Ata Luna Ristorante

Quarantino di Volturara, una pasta mista e fagioli quarantini di volturara, bronoise di sedano gesualdino, tarallo n’sogna e pepe, clorofilla di prezzemolo, con doppio presidio.

Pasta e fagioli Quarantini di Volturara - N'Ata Luna Ristorante

Pasta e fagioli Quarantini di Volturara – N’Ata Luna Ristorante

Detto anche quarantino per la durata del suo ciclo di maturazione il fagiolo di Volturara Irpina è piccolo, irregolare e ha una buccia sottile di color bianco cenere, cresce nei terreni dell’altopiano irpino, ai piedi del monte Terminio.

Il sedano di Gesualdo chiamato “accio” in dialetto è una varietà locale che si coltiva nei pressi dell’omonimo paesino irpino, sulla dorsale tra la valle dell’Ufita e del Calore, a rischio estinzione a causa della sua sostituzione con varietà moderne più produttive, e per via dell’abbandono dei terreni orticoli.

Vitello e Castagne - N'Ata Luna Ristorante

Vitello e Castagne – N’Ata Luna Ristorante

Tra i secondi ho amato la tenerezza e la succulenza del Vitello e Castagne, uno stracotto di vitello all’aglianico, con castagne di Montella glassate, base di sedano rapa e cicorietta di campo e del Pertecaregna un cuore di baccalà in olio cottura, peperoni Cruschi, polvere di prezzemolo, pil-pil baccalà, olio di Cruschi.

Pertecaregna - N'Ata Luna Ristorante

Pertecaregna – N’Ata Luna Ristorante

Un menù ricco di proposte, che spaziano dal mare alla terra, e che cambiano a seconda della stagionalità dei prodotti e della disponibilità dei produttori locali: tutto, infatti, dagli ortaggi al pesce e dalla carne alla pasta, è selezionato scrupolosamente, una cucina e un servizio genuini, attenti, generosi e coerenti.

Vini in esposizione - N'Ata Luna Ristorante

Vini in esposizione – N’Ata Luna Ristorante

Taurasi Terre di Walter - N'Ata Luna Ristorante

Taurasi Terre di Walter – N’Ata Luna Ristorante

Anche il dolce merita il mio plauso, “Come una mela annurca” o anche oserei dire come nelle favole, un tributo al frutto di  stagione simbolo della Campania, la mela annurca, ma in una veste moderna con una mezza sfera di cioccolato bianco, glassata alla mela annurca, che racchiude pezzetti di mela, una delicata nota di vaniglia e cannella, gel al mandarino e pasta frolla sbriciolata.

Come una torta di mele - N'Ata Luna Ristorante

Come una torta di mele – N’Ata Luna Ristorante

N’ata Luna si conferma alla grande uno dei locali da visitare, il mio itinerario alla ricerca di indirizzi da non perdere continua, alla prossima tappa.

Chef Vincenzo Vazza e Tonia Credendino

Chef Vincenzo Vazza e Tonia Credendino

Contrada Ruvitiello, 83035 Grottaminarda AV

Telefono: 0825 188 0611