numero 3-4 marzo-aprile 2006


ANNO XXII – N. 3 – 4 MARZO – APRILE 2006________________________________________________________________________________Notiziario bimestrale, pubblicato a cura dell’ ITALIAN WINE & FOOD INSTITUTE-P.O. Box 789 New York N.Y.10150 Tel: (212) 867-4111 – Fax: (212) 867-4114 – E-mail: [email protected] ________________________________________________________________________________ S O M M A R I OIN PRIMO PIANO ………………………………………………..………………………………………..Pag . 2RALLENTA A FEBBRAIO L’IMPORT USA DI VINI ITALIANI I VINI ………………………………………………..……………………………………………………..Pag . 3IN AUMENTO LE IMPORTAZIONI USA DI SPUMANTI LE VENDITE DEI VINI NEI SUPERMERCATI USAIN DIMINUZIONE LE IMPORTAZIONI USA DI VERMOUTH ITALIANI LE DENOMINAZIONI PIU’ VENDUTE NEGLI USALE INIZIATIVE …………………………………………………..……….………………………………..Pag . 4ITALIAN WINE GALA A BERLINO E SAN PIETROBURGO ITALIAN WINE GALA A PRAGA APERTURA DEL NUOVO RISTORANTE LE CIRQUEFRANK PRIAL E ADAM TIHANI SARANNO PREMIATI AL GALA EUROPEOIL “GEI AWARD 2006” A PAOLO SCARONI L’INTERNATIONAL FANCY FOOD SHOW A NEW YORK L’ECONOMIA …………………………………………………..……………………………………….…..Pag . 6IN LIEVE DIMINUZIONE IL DEFICIT COMMERCIALE IN AUMENTO L’INDICE DEI PREZZI ALLA PRODUZIONE IN AUMENTO LE VENDITE AL DETTAGLIO IN AUMENTO L’INDICE DEI PREZZI AL DETTAGLIO DIMINUISCE IL REDDITO, AUMENTA IL DEBITO DELLE FAMIGLIEIN AUMENTO GLI ORDINI DI BENI DUREVOLILE ALTRE NOTIZIE …………………………………………………..………………………..………..Pag . 7IL NEW YORK TIMES SULLA CUCINA ITALO-AMERICANA ESPANSIONE DELLA BARILLA NEGLI USA NUOVO PRESIDENTE DELLA ITALY-AMERICA CHAMBER OF COMMERCESIMPOSIO DEI RISTORANTI AMERICANI PRESENTAZIONE DI VINI A LONG ISLANDE’ MORTO ALEXIS BESPALOFFE’ MORTO FRANK GIAMBELLITABELLE DATI IMPORTAZIONI GENNAIO – NOVEMBRE 2004 ………………………..……..Pag . 9____________________________________________________________________________________________Il contenuto del Notiziario puo’ riprodursi citando la fonte: Italian Wine and Food Institute____________________________________________________________________________________________ IN PRIMO PIANORALLENTA A FEBBRAIO L’IMPORT USA DI VINI ITALIANI New York, NY — Dopo il notevole aumento di gennaio, le importazioni USA di vini italiani hanno fatto registrare una flessione a febbraio, che ha portato la diminuzione complessiva per i primi due mesi dell’anno a meno 3,8% in quantita’ e meno 1,0% in valore rispetto al corrispondente periodo del 2005. Nello stesso periodo, le importazioni USA dall’Australia hanno fatto registrare un aumento del 14,1% in quantita’ e del 5,2% in valore mentre le importazioni dalla Francia sono aumentate del 43,9% in quantita’ e del 25,5% in valore e quelle dal Cile sono diminuite del 27,4% in quantita’ e del 20,5% in valore. Complessivamente, le importazioni USA di vini italiani nel periodo gennaio-febbraio 2006 sono ammontate a 257.210 ettolitri per un importo di 123.17 milioni di dollari contro 267.260 ettolitri e 124,35 milioni di dollari nel corrispondente periodo del 2005; quelle dall’Australia a 323,630 ettolitri per 108,79 milioni di dollari contro 283,660 ettolitri e 103,46 milioni di dollari; quelle dalla Francia a 125.880 ettolitri per 95,9 milioni di dollari contro 87.460 ettolitri e 76,42 milioni di dollari e quelle dal Cile a 75.570 per 22,16 milioni di dollari contro 104.060 ettolitri e 27,85 milioni di dollari. Sempre nel periodo gennaio-febbbraio 2006, le importazioni totali USA sono ammontate a 969.890 ettolitri e 420,28 milioni di dollari, contro 874.410 ettolitri e 394,34 milioni di dollari nel periodo gennaio-febbraio 2005, con un incremento del 10,9% in quantita’ e del 6,5% in valore. Le importazioni USA di vini dai quattro Paesi sopracitati rappresentano l’80,7% in quantita’ e l’83,3% in valore del mercato americano dei vini importati. Per i primi due mesi del 2006, le quote di mercato dei singoli Paesi, soggette comunque a fluttuazioni di mese in mese, sono del 33,4% in quantita’ e del 25,9% in valore per l’Australia; del 26,5% in quantita’ e del 29,3% in valore per l’Italia; del 13,0% in quantita’ e del 22,8% in valore per la Francia; e del 7,8% in quantita’ e del 5,3% in valore per il Cile. Il prezzo medio all’origine per litro dei vini importati nei primi due mesi del 2006 e’ stato di $4,79 per i vini italiani (contro $4,65 nei primi due mesi del 2005); $3,36 per i vini australiani (contro $3,64); $7,62 per i vini francesi (contro $8,74); e $2,93 per i vili cileni (contro $2,67). Il prezzo medio per litro all’origine in tale periodo e’ pertanto aumentato di 14 centesimi di dollaro per i vini italiani e di 26 centesimi di dollaro per i vini cileni, mentre e’ diminuito di 28 centesimi di dollari per i vini australiani e di $1,12 per i vini francesi. Va sottolineato come il costo medio all’origine per bottiglia dei vini italiani sia ora di ben $ 1,43 superiore a quello dei vini australiani. Per quanto riguarda gli altri paesi fornitori di vini al mercato USA, che seguono i primi quattro con quantitativi e valori piu’ modesti, va rilevato il continuo forte aumento delle importazioni dall’Argentina che nel periodo gennaio-febbraio 2006 sono ammontate a 72.060 ettolitri per un valore di 11,6 milioni di dollari, con un aumento di ben il 194,4% in quantita’ ed un piu’ moderato 69,2% in valore rispetto al corrispondente periodo del 2005. L’aumento delle importazioni di vini argentini, contemporaneo alla riduzione delle importazioni dal Cile, ha portato l’Argentina a ridosso del Cile per quanto riguarda i quantitativi. (Gran parte dell’aumento in tale periodo delle importazioni dall’Argentina, come anche di quelle dall’Australia e dalla Francia, e’ stato tuttavia dovuto ad un insolito notevole incremento delle importazioni di vini sfusi). Inoltre, le importazioni dalla Spagna sono ammontate a 34.330 ettolitri per un valore di 18,65 milioni di dollari, con un aumento dell’11,4% in quantita’ e del 6% in valore; quelle dalla Germania sono ammontate a 28.600 ettolitri per un valore di 12 milioni di dollari, con un aumento del 5,9% in quantita’ e del 10,8% in valore; e quelle dalla Nuova Zelanda sono ammontate a 18.250 ettolitri per un valore di 13,1 milioni di dollari, con una diminuzione del 2,8% in quantita’ ed un aumento dell’1,1% in valore. Le importazioni totali USA di vini dagli altri Paesi non compresi fra i primi otto, sono state di 34.360 ettolitri e 15 milioni di dollari nei primi due mesi del 2006 contro 30.910 ettolitri e 14 milioni di dollari nel corrispondente periodo del 2005. (Maggiori dettagli sono forniti nelle tabelle allegate).I VINIIN AUMENTO LE IMPORTAZIONI USA DI SPUMANTINew York, NY — Le importazioni USA di spumanti nel periodo gennaio-febbraio 2006 hanno fatto registrare un aumento del 16,6% in quantita’ e del 15,6% in valore rispetto allo stesso periodo del 2005, passando da 36.120 ettolitri e 48,49 milioni di dollari a 42.130 ettolitri e 56 milioni di dollari. Sempre nei primi due mesi del 2006, le importazioni USA di spumanti italiani hanno fatto registrare un aumento del 10,9% in quantita’ e del 14,9% in valore rispetto al corrispondente periodo del 2005, passando a 11.830 ettolitri e 6,9 milioni di dollari da 10.670 ettolitri e 6 milioni di dollari. Degli altri due principali paesi esportatori di spumanti verso gli USA, la Francia ha fatto registrare un incremento del 22% in quantita’ e del 15,5% in valore, passando da 15.610 ettolitri e 37,7 milioni di dollari nei primi due mesi del 2005 a 19.040 ettolitri e 43,55 milioni di dollari nei primi due mesi del 2006, mentre la Spagna ha fatto registrare un aumento del 32,4% in quantita’ e del 33,2% in valore, passando da 6.770 ettolitri e 3,32 milioni di dollari a 8.960 ettolitri e 4,42 milioni di dollari.LE VENDITE DEI VINI NEI SUPERMERCATI USA New York, NY — Le vendite al dettaglio dei vini da pasto negli Stati Uniti attraverso le grandi catene di supermercati e grandi magazzini e presso i “grocery stores” di 34 mercati regionali americani con vendite superiori ai 2 milioni di dollari, sono ammontate, nei 12 mesi dal 12 febbraio 2005 all’11 febbraio 2006, a 64,86 milioni di cartoni da 9 litri per un valore di 4,13 miliardi di dollari, con un aumento del 3,2% in quantita’ e del 10,8% in valore rispetto al corrispondente periodo del 2004-2005. Le vendite dei vini da pasto di produzione statunitense sono ammontate a 51,52 milioni di cartoni da nove litri, per un valore di 3,06 miliardi di dollari nel periodo 2005-06, con un aumento del 2,4% in quantita’ e dell’11% in valore rispetto al corrispondente periodo del 2004-2005, mentre le vendite di vini importati sono ammontate a 13,34 milioni di cartoni, per un valore di 1,07 miliardi di dollari, con un aumento del 6,5% in quantita’ e del 10,2% in valore. Sempre nei periodi sopracitati, le vendite dei vini italiani presso tali centri sono ammontate a circa 4 milioni di cartoni, per un valore di 324 milioni di dollari, con un aumento dell’1,6% in quantita’ e dell’8,4% in valore, mentre le vendite di vini australiani sono state di 5,78 milioni di cartoni, per un valore di 454,78 milioni di dollari, con un aumento del 10,9% in quantita’ e dell8,8% in valore; inoltre, le vendite dei vini francesi sono state di 1,06 milioni di cartoni, per un valore di circa105 milioni di dollari, praticamente invariate in quantita’ e con un aumento del 7,3% in valore, e le vendite di vini cileni sono state di 1,20 milioni di cartoni, per un valore di 69,87 milioni di dollari, con una diminuzione del 4,5% in quantita’ e dell’1,8% in valore. Le vendite complessive di vini bianchi sono ammontate a 26,63 milioni di cartoni, per un valore di 1,77 miliardi di dollari, con un aumento del 4,8% in quantita’ e del 10,9% in valore, quelle dei vini rossi sono ammontate a 27,07 milioni di cartoni, per un valore di 1,97 miliardi di dollari, con un aumento del 65,9% in quantita’ e del12,9% in valore,e quelle dei vini rosati sono ammontate a 11,16 milioni di cartoni, per un valore di circa 394 milioni di dollari, con una diminuzione del 6% in quantita’ ed un aumento dell’1,1% in valore rispetto al corrispondente periodo precedente. Per tipologia di uva, lo Chardonnay e’ sempre al primo posto dei vini piu’ richiesti, con vendite che sono ammontate a 13,96 milioni di cartoni, per un valore di 1,03 miliardi di dollari, con un aumento del 5,1% in quantita’ e del 7,57% in valore, seguito dal Merlot, con 7,66 milioni di cartoni per un valore di 556,34 milioni di dollari, con una diminuzione dello 0,1% in quantita’ ed un aumento dello 0,9% in valore, dallo Zinfandel bianco, con 6,44 milioni di cartoni per un valore di 259,23 milioni di dollari, con una diminuzione dell’8,7% in quantita’ e dell’1,3% in valore, dal Cabernet Sauvignon, con 6,23 milioni di cartoni, per un valore di 530,49 milioni di dollari, con un aumento dell’8,2% in quantita’ e dell’15,2% in valore, e dal Pinot Grigio, con 2,99 milioni di cartoni da nove litri, per un valore di 243,67 milioni di dollari, con un aumento del 26,1% in quantita’ e del 26,6% in valore. Per quanto riguarda infine i tipi di contenitori, le vendite in bottiglie da 750 ml. sono state di 26,77 milioni di cartoni da nove litri, per un valore di 2,63 miliardi di dollari, con un aumento dell’11,1% in quantita’ e del 14,7% in valore, mentre le vendite in bottiglie da 1,5 litri sono ammontate a 20,28 milioni di cartoni e 1,03 miliardi di dollari, con un aumento dello 0,4% in quantita’ e 3,3% in valore.IN DIMINUZIONE LE IMPORTAZIONI USA DI VERMOUTH ITALIANINew York, NY — Le importazioni USA di vermouth italiani nel periodo gennaio-febbraio 2006 hanno fatto registrare una diminuzione del 14,1% in quantita’ e del 13,4% in valore rispetto al corrispondente periodo del 2005, passando da 11.850 ettolitri e 3,57 milioni di dollari a 10.180 ettolitri e 3,09 milioni di dollari. Per quanto riguarda i vermouth francesi, le importazioni USA sono diminuite del 32,6% in quantita’ e del 29,8% in valore, passando da 750 ettolitri e 273mila dollari a 510 ettolitri e 192mila dollari. Complessivamente le importazioni USA di vermouth hanno fatto registrare nei primi due mesi del 2006 una diminuzione del 16,4% in quantita’ e del 15,8% in valore, passando da 12.780 ettolitri e 3,9 milioni di dollari a 10.690 ettolitri e 3,28 milioni di dollari.LE DENOMINAZIONI PIU’ VENDUTE NEGLI USANew York, NY — Sulla base di valutazioni effettuate dall’Italian Wine & Food Institute, si e’ stimato, in mancanza di dati ufficiali che i vini piu’ venduti sul mercato statunitense siano stati, nel periodo febbraio 2005 – febbraio 2006, lo Chardonnay (leader incontrastato), con circa 55 milioni di cartoni da nove litri, il Merlot, con circa 30 milioni di cartoni, lo Zinfandel bianco, con circa 26 milioni di cartoni, il Cabernet Sauvignon, con circa 25 milioni di cartoni, il Pinot Grigio, con circa 12 milioni di cartoni, lo Syrah, con circa 9 milioni di cartoni, il Pinot Noir, con circa 6 milioni di cartoni e lo Zinfandel rosso, con circa 4 milioni di cartoni, per un totale di circa 167 milioni di cartoni da nove litri. Tutte le altre denominazioni, sia domestiche che di importazione, contribuiscono per circa 81 milioni di cartoni al totale complessivo di 247 milioni di cartoni che e’ il consumo totale stimato dei vini negli Stati Uniti. LE INIZIATIVE ITALIAN WINE GALA A BERLINO E SAN PIETROBURGONew York, NY — L’Italian Wine & Food Institute sta organizzando, con la stessa formula adottata per il Gala organizzato a Praga negli ultimi tre anni, ed in collaborazione con l’Istituto Commercio Estero, due degustazioni di vini e prodotti alimentari italiani – Italian Wine Gala – a Berlino ed a San Pietroburgo, che avranno luogo rispettivamente il 7 e l’8 giugno prossimi, dalle 2 alle 8 del pomeriggio, presso il Marriott Hotel di Berlino e presso l’Astoria Hotel di San Pietroburgo. La manifestazione di Berlino si terra’ sotto il patrocinio dell’Ambasciatore Puri-Purini, che per l’occasione organizzera’ in onore dei produttori italiani partecipanti anche un ricevimento in Ambasciata che avra’ luogo il 6 giugno presso la bellissima sede dell’Ambasciata. A tale ricevimento, per dare un maggiore risalto al “Made in Italy” nel suo complesso, oltre ai grandi vini italiani sara’ presente (con delle sfilate informali), la moda di Valentino e Zegna, i gioielli di Bulgari e la Ferrari. ITALIAN WINE GALA A PRAGANew York, NY — L’Italian Wine & Food Institute organizzera’, in collaborazione con l’Istituto Commercio Estero, la quarta edizione del “Praga Italian Wine Gala” che si terra’ presso il Prague Marriott Hotel della capitale ceca il 7 dicembre 2006. L’iniziativa seguira’ l’impostazione di massima delle tre scorse edizioni e si terra’ sotto il patrocinio dell’Ambasciatore Giorgio Radicati che, per dare maggiore risalto alla manifestazione, offrira’ anche un ricevimento/buffet in Ambasciata in onore dei produttori italiani, che avra’ luogo il 6 dicembre.APERTURA DEL NUOVO RISTORANTE LE CIRQUENew York, NY — Il nuovo Ristorante Le Cirque della famiglia di Sirio Maccioni riaprira’ il prossimo 30 maggio nella Beacon Court con ingresso sulla 58.ma Strada fra la Lexington e la Terza Avenue di Manhattan. Secondo Maccioni, il ristorante Le Cirque e’ sempre stato e continuera’ ad essere uno dei nomi piu’ prestigiosi al mondo nel campo della ristorazione, dove la grande gastronomia continuera’ a convergere con il mondo dell’arte, della moda, della cultura e della societa’ elitaria di New York e del mondo. Tra gli ospiti del ristorante Le Cirque in passato sono annoverati grandi celebrita’ del mondo della politica, dell’arte e della cinematografia, tra i quali Bill Clinton, il Re della Spagna Juan Carlos, Rudy Giuliani, Robert De Niro, Oprah Winfrey, The Rolling Stones, Michael Jordan, Donatella Versace ed altri. Il primo ristorante Le Cirque e’ stato aperto da Maccioni a New York presso il Mayfair Hotel nel 1974. Il ristorante e’stato trasferito nel 1997, con il nome di Le Cirque 2000, presso il New York Palace Hotel. Il nuovo Le Cirque e’ stato disegnato dagli architetti Adam D. Tihany e Costas Kondylis e sara’ ufficialmente inaugurato il 18 maggio prossimo con un grande ricevimento nella Rotunda della Beacon Court.FRANK PRIAL E ADAM TIHANI SARANNO PREMIATI AL GALA EUROPEO New York, NY — La prossima edizione dell'”Annual Dinner Gala and Awards Presentation” organizzata dall’European Wine Council, si terra’ a New York il 25 maggio prossimo, presso il nuovo ristorante Le Cirque di Sirio Maccioni. Nel corso della manifestazione, cui parteciperanno oltre 100 giornalisti dello Stato di New York e degli Stati limitrofi, oltre ai rappresentanti dei Paesi che compongono l’European Wine Council, saranno assegnati il premio di “Oustanding Journalism Award” al noto Wine Editor Frank Prial e il premio “European Wine Council Special Award” ad Adam T. Tihany, per le innovazioni apportate alle strutture dei ristoranti. Sara’ inoltre assegnato il premio di “2006 European Wine Ambassador’s Award” a Peter Yi, presidente del PJ Liquor Warehouse, grande centro di vendita al dettaglio di vini e liquori di New York. I premi saranno consegnati alle personalita’ sopracitate dal Dr. Lucio Caputo, Chairman dell’European Wine Council.IL “GEI AWARD 2006” A PAOLO SCARONI New York, NY — Il “GEI AWARD”, il prestigioso premio del Gruppo Esponenti Italiani, e’ stato consegnato al Dr. Paolo Scaroni, Amministratore Delegato dell’Eni, lunedi 1 maggio dal Presidente del GEI Lucio Caputo. La cerimonia di consegna del prestigioso premio del Gruppo Esponenti Italiani ha avuto luogo nel corso di una colazione, con esponenti del mondo imprenditoriale economico e finanziario di New York, che si e’ tenuta nella grande Ballroom del Pierre Hotel di New York. Il “GEI Award” e’ stato assegnato al Dr. Scaroni in segno di riconoscimento ed apprezzamento per tutta l’attivita’ svolta dallo stesso in favore di importanti settori produttivi, sia in campo industriale che commerciale, con notevoli positivi riflessi per l’immagine dell’Italia all’estero. Il premio, costituito dalla artistica scultura appositamente creata per il GEI da Arnaldo Pomodoro, viene periodicamente assegnato alle personalita’ italiane e americane che si sono particolarmente distinte nel corso dell’anno. Alla prestigiosa manifestazione hanno partecipato oltre 300 qualificati e selezionati ospiti, oltre a varie personalita’ italiane ed americane, ai rappresentati della stampa e della radio-televisione ed ai soci del GEI. Fra i presenti, l’Ambasciatore Giovanni Castellaneta, il Console Generale, Ministro Antonio Bandini, l’Ambasciatore presso le Nazioni Unite Marcello Spatafora, i Giudici della Corte Suprema dello Stato di New York Eugene Nardelli e Dominic Massaro, l’Ambasciatore Richard Gardner e i rappresentanti del Governatore dello stato di New York George Pataki, Claudia Massimo Berns e Meville Bugwadia, Lucio Noto, ex Chairman della Mobil e il Prof. Joseph La Palombara. Dopo la reception e la successiva colazione nell’elegante Ballroom dell’albergo, ha avuto luogo la cerimonia di consegna del premio al termine della quale il Dr. Scaroni ha rivolto un discorso agli ospiti presenti, nel quale ha messo in risalto le attivita’ della sua azienda in Italia e all’estero. In particolare, il Dr. Scaroni ha sottolineato i risultati conseguiti dall’Eni nel 2005, che con un fatturato di 8,8 miliardi di Euro, pari ad un aumento del 24% rispetto al 2004. L’elegante colazione e’ stata accompagnata dai vini della Cavit, quali l’Aneri Prosecco N/V, il Pinot Grigio 2005 e il Merlot 2004, gentilmente offerti dall’importatore USA Palm Bay Imports. L’INTERNATIONAL FANCY FOOD SHOW A NEW YORK New York, NY — La 52.ma edizione dell’International Fancy Food Show si terra’ al Jacob Javits Convention Center di New York dal 9 all’11 luglio 2006 con la partecipazione di oltre 2.300 aziende, di cui 1.200 americane e 1.100 estere, provenienti da oltre 50 paesi, attive nella produzione e nella commercializzazione di prodotti alimentari. Alla mostra saranno esposti oltre 100.000 tipi di specialita’ alimentari negli oltre 1.500 stand riservati alle singole ditte e nei 40 padiglioni riservati alle aziende estere. Secondo la N.A.S.F.T. – National Association of the Specialty Foods Trade – che organizza la manifestazione, la mostra sara’ visitata da oltre 24.000 operatori del settore dell’alimentazione, oltre che di quello alberghiero, della ristorazione, del vino e di altri settori collaterali, provenienti da ogni parte degli Stati Uniti e da numerosi paesi esteri. La rassegna e’ largamente considerata la piu’ importante mostra del settore dell’alimentazione negli Stati Uniti. La partecipazione ufficiale italiana alla mostra e’ organizzata dall’I.C.E. e, come di consueto, sara’ composta da un folto gruppo di espositori. Nell’ambito della manifestazione si terra’ una serie di seminari dedicati al settore dell’alimentazione, in particolare sul marketing dei prodotti alimentari. Inoltre, numerosi chefs dei principali ristoranti americani offriranno dimostrazioni di cucina ai visitatori alla mostra. Gli orari della mostra sono dalle ore 10:00 alle ore 17:00 domenica 9 e lunedi 10 luglio e dalle 10:00 alle 16:00 martedi 11 luglio.L’ECONOMIA IN LIEVE DIMINUZIONE IL DEFICIT COMMERCIALENew York, NY — Il deficit commerciale USA e’ ammontato a 65,7 miliardi di dollari a febbraio, con una diminuzione del 4,1% rispetto a gennaio. La riduzione del disavanzo e’ stato possibile grazie ad una diminuzione delle importazioni USA di beni e servizi, che e’ stata piu’ consistente della riduzione delle esportazioni americane in tale periodo. Gli economisti americani, comunque, non prevedono che il disavanzo commerciale degli Stati Uniti continuera’ a ridursi nei prossimi mesi, soprattutto se le valute dei principali paesi continueranno a mantenersi stabili. Quasi tutti i settori industriali piu’ importanti, ed in particolare quelli dei beni strumentali, dei beni di largo consumo, dei prodotti dell’agricoltura e delle forniture industriali, hanno fatto registrare una diminuzione a febbraio. Le esportazioni USA a febbraio sono ammontate a 113 miliardi di dollari, mentre le importazioni sono state di 178,7 miliardi di dollari. IN AUMENTO L’INDICE DEI PREZZI ALLA PRODUZIONE Washington, DC — L’indice dei prezzi alla produzione ha fatto registrare un aumento dello 0,5% nel mese di marzo rispetto al mese di febbraio. Il “core rate”, che esclude i settori piu’ “volatili” dell’economia quali quello alimentare e quello energetico, ha fatto invece registrare un incremento dello 0,1%, inferiore allo 0,2% previsto degli analisti. Il notevole incremento a marzo e’ stato quasi totalmente dovuto ai prodotti energetici, ed in particolare alla benzina, che a marzo ha fatto registrare il piu’ forte aumento degli ultimi 18 mesi. Tra i prodotti che invece a marzo hanno fatto registrare una riduzione nel prezzo, sono stati i semilavorati (- 0,1), e i prodotti alimentari (-2,2%). Secondo gli esperti americani, i dati piu’ recenti relativi all’inflazione fanno ritenere che la Federal Reserve Bank aumentera’ il tasso degli interessi al 5% nella riunione di maggio e, con ogni probabilita’, al 5,25% in quella di fine giugno. IN AUMENTO LE VENDITE AL DETTAGLIO Washington, DC — Le vendite al dettaglio negli Stati Uniti nel mese di aprile hanno fatto registrare un aumento del 6,6% ad aprile rispetto al corrispondente periodo del 2005, soprattutto favorito dagli acquisti per le festivita’ della Pasqua. Particolarmente positivo e’ stato l’andemento delle vendite nei settori dell’abbigliamento ed in quello dei dolciumi. Alcune delle catene di centri di vendita al dettaglio che hanno fatto registrare i migliori risultati sono stati i Grandi Magazzini Wal-Mart, le cui vendite sono aumentate del 6,8%, Target Corp, con un aumento del 10,4%, Walgreen, con un aumento dell’8,4% e CVS Corp., con un aumento del 9,7%. Altre catene di negozi che hanno fatto registrare noteli aumenti delle vendite sono state quelle di American Eagle Outfitters, Limited Brands, Pacific Sunwear of California, Abercrombie & Fitch e The Gap, mentre altri, quali Pier 1 Imports, Sharper Image Corp., Chico’s e Starbucks hanno fatto registrare una flessione. IN AUMENTO L’INDICE DEI PREZZI AL DETTAGLIOWashington, DC — L’indice dei prezzi al dettaglio negli USA ha fatto registrare un aumento dello 0,4% a marzo rispetto al mese presedente, tasso notevelmente piu’ elevato dello 0,2% previsto dagli analisti americani. Il “core index”, cioe’ l’indice epurato delle componenti dell’energia e dei prodotti alimentari, ha fatto invece registrare un aumento dello 0,3% contro lo 0,2% previsto dagli analisti. Particolarmente rilevanti sono risultati gli incrementi nel settore dell’abbigliamento (+ 1%), in quello dei trasporti (+0,9) e in quello dell’assistenza sanitaria (+ 0,4), mentre piu’ moderati sono risultati gli aumenti del settore edilizio (+ 0,2) e quello dei prodotti alimentari (+ 0,1). DIMINUISCE IL REDDITO, AUMENTA IL DEBITO DELLE FAMIGLIE New York, NY — Il reddito medio delle famiglie americane e’ diminuito a 70.700 dollari nel 2004, pari ad una flessione del 2,3% rispetto al 2001, mentre la componente dei debiti nello stesso periodo e’ aumentata dal 12,1% al 15%, spinta per tre quarti dall’incremento della voce immobili. L’indebitamento e’ stato principalmente causato dall’acquisto della casa. Il mercato dell’edilizia residenziale infatti ha registrato in tale periodo continui nuovi record, sia per quanto riguarda gli acquisti di case nuove che per quelle usate, a prezzi sempre piu’ elevati. IN AUMENTO GLI ORDINI DI BENI DUREVOLINew York, NY — Gli ordini di beni durevoli negli Stati Uniti hanno fatto registrare un aumento del 6,1% a marzo rispetto al mese di febbraio, dato notevolmente superiore alle previsioni degli analisti che avevano preventivato un incremento di solo il 2,1%. Il positivo andamento e’ stato favorito soprattutto dall’aumento del 14% degli ordini nel settore dei trasporti. Escludendo tale settore, l’aumento degli ordini a marzo e’ aumentato del 2,8%. LE ALTRE NOTIZIEIL NEW YOK TIMES SULLA CUCINA ITALO-AMERICANANew York, NY — Il critico gastronomico del New York Times Frank Bruni, per anni corrispondente a Roma del noto quotidiano newyorkese, ha predisposto un articolo pubblicato recentemente sul Times in cui pone in risalto la cucina italiana dei tempi passati e quella piu attuale. Per la stesura dell’articolo, Bruni ha visitato alcuni dei ristoranti italiani dell’area metropolitana di New York, come Bamonte di Williamsburg, Piccola Venezia, Tommaso di Bensonurst e Astoria di Queens, per un viaggio attraverso una cucina italo-americana imperniata su linguine alle vongole, pollo alla parmigiana, pasta e fagioli, cavatelli in salsa bolognese e vongole casino’. Bruni rileva che “molti ristoranti italiani nella New York di oggi non hanno tali piatti” e se la cucina italiana e’ oggi negli USA piu’ popolare che mai, arriva in tavola spesso sotto forma di minestre spumose, con nomi come “cappuccino all’inchiostro di seppia o come “raviolini ripieni di datteri cosi’ sottili che vengono messi assieme sotto un microscopio”. Inoltre, secondo Bruni, i ristoranti italiani di oggi richiamano chef di grandi ambizioni e corteggiano il cliente con trovate di grande ostentazione e immaginazione che includono, ad esempio, lo sgabbello per appoggiare la borsa e tovaglie di pelle verde. “Sono sviluppi in buona parte positivi” commenta Bruni “perche’ hanno aperto la strada alla creativita’ ai fornelli ed alla ricerca di ingredienti sempre piu’ raffinati e speciali che avvicinano la pietanza a quello che si mangia oggi in Italia”. Ma Bruni ammette di sentire ogni tanto “attacchi di nostalgia per il tipo di locale ed i piatti del passato che per molti americani definisce l’essenza della cucina italiana”. ESPANSIONE DELLA BARILLA NEGLI USA New York, NY — Barilla, uno dei maggiori gruppi agroalimentari italiani, e l’agenzia di distribuzione Jacobson Warehouse hanno firmato nei giorni scorsi un accordo di collaborazione per la costruzione di un nuovo stabilimento con centro di distribuzione nello stato di New York. Nel nuovo stabilimento, che sara’ situato ad Avon, un paese di 6.500 abitanti nello stato di New York, troveranno posto di lavoro circa 120 persone. L’azienda emiliana investira’ circa 87,7 milioni di dollari per la costruzione del suo secondo stabilimento negli Stati Uniti, mentre la societa’ Jacobson Warehouse, operante nella distribuzione e nell’organizzazione di reti di servizi alle imprese, investira’ circa 8,5 milioni di dollari nell’allestimento di un magazzino e centro di stoccaggio collegato alla fabbrica. La scelta di Avon da parte della Barilla e’ stata motivata sopratutto dalla sua posizione geografica, ritenuta strategica rispetto alle vie di comunicazione del nord est degli USA, oltre che a far parte del progetto Empire Zones, che comprende 76 aree all’interno dello stato e prevede una serie di provvedimenti di detrazione fiscale. NUOVO PRESIDENTE DELLA ITALY-AMERICA CHAMBER OF COMMERCE New York, NY — Alberto Comini, presidente della Omnia Industries, noto produttore e importatore di ferramenta per l’idustria edilizia, e’ stato eletto il 3 maggio scorso presidente della Italy-America Chamber of Commerce di New York dal Board of Directors della societa’. Il neo-eletto e’ stato membro della IACC sin dal 1970, ricoprendo cariche in vari comitati e nella posizione di vice-presidente negli anni 1994 e 1995. PRESENTAZIONE DI VINI A LONG ISLAND New York, NY — Organizzato dalla Long Island Productions, si terra’ dal 28 al 29 ottobre 2006 il The Wine Event nel Nassau Veterans Memorial Coliseum di Uniondale, Long Island. Secondo gli organizzatori, il The Wine Event sara’ la piu’ grande degustazione di vini mai tenutasi a Long Island. Alla manifestazione e’ prevista in prevalenza la partecipazione di produttori di vini americani. L’iniziativa e’ diretta al trade e saranno invitati distributori, grossisti, dettaglianti e ristoratori del Long Island. Nei due giorni dell’iniziativa, la mostra e’ diretta agli operatori del settore dalle ore 11:00 am all’1:00 pm ed al pubblico qualificato dall’1:00 in poi. CONSTELLATION BRANDS ACQUISTA VINCOR INTERNATIONAL New York, NY — La Constellation Brands ha annunciato l’acquisto della Vincor International, una delle principali aziende vinicole canadesi, per oltre un miliardo di dollari. L’acquisto permette alla Constellation, che e’ una delle principali aziende internazionali del settore vinicolo, di ricoprire un ruolo molto importante sul mercato vinicolo canadese, oltre che di altri paesi. La Vincor, infatti, che e’ al primo posto nella produzione vinicola canadese e all’ottavo posto in quello internazionale, ha cantine di produzione e reti di distribuzione, oltre che in Canada, anche in California, nello stato di Washington, in Australia e nella Nuova Zelanda. SIMPOSIO DEI RISTORANTI AMERICANI New York, NY — Sante’ Magazine, una delle piu’ diffuse ed affermate riviste americane dirette ai professionisti della ristorazione, organizzera’ un “Restaurant Symposium” che si terra’ dal 7 al 10 maggio 2006 presso la Equinox Resort & Spa di Manchester, nello Stato del Vermont. Nel corso dell’iniziativa saranno organizzati oltre 60 seminari sul settore enogastronico che saranno condotti da vari dei piu’ noti ristoratori, chefs e rinomati docenti americani di enogastronomia tra cui Piero Selvaggio, titolare del ristorante Valentino di Los Angeles e di ristoranti a Las Vegas, Leticia Gonzales, direttrice delle attivita’ operative delle bevande presso il Bellagio Resort & Casino di Las Vegas, John Ash, chef/titolare della catena di ristoranti John Ash & Co. di Santa Rosa, in California ed altri. I seminari avranno lo scopo di illustrare ai partecipanti tutte le tecniche necessarie per ottenere successo nel campo della ristorazione e includeranno dimostrazioni di alta cucina, di bartending,, di degustazioni di cibi, vini e liquori ed altre iniziativeE’ MORTO ALEXIS BESPALOFFNew York, NY — Alexis Bespaloff, il noto giornalista vinicolo, e’ morto recentemente, all’eta’ di 71 anni, a Las Cruces, nel New Mexico, a causa di un tumore. Nato a Bucarest nel 1934, Bespaloff era emigrato con i genitori in Belgio, poi in Brasile e quindi si era trasferito a New York dove aveva frequentato la Horace Mann School, l’Amherst College e l’Universita’ di Harvard. Dopo di essersi laureato, e’ stato impiegato prima presso la casa editrice Simon & Schuster e successivamente nel settore vinicolo a Bordeaux ed a New York. Bespaloff e’ stato giornalista di grande notorieta’ e autore di vari libri sui vini, tra cui The Signet Book of Wines, Guide to Inexpensive Wines, The Fireside Book of Wines e The Frank Schoomaker Encyclopedia of Wines. Inoltre, per circa venti anni Alexis Bespaloff ha predisposto una vastissima serie di articoli sui vini per conto del New York Magazine e di altre pubblicazioni quali Food & Wine, Wine Enthusiast, GQ, Harper’s Bazaar, Elle, House & Garden, Travel & Leisure, Connoisseur e Penthouse. E’ MORTO FRANK GIAMBELLI New York, NY — Frank Giambelli, il noto ristoratore, fondatore e proprietario del Giambelli 50th Ristorante di New York e’ morto il 7 aprile scorso all’eta’ di 90 anni. Nato nel 1915 a Voghera, Frank Giambelli ha lavorato in alcuni dei piu’ prestigiosi ristoranti europei, prima di venire negli Stati Uniti nel 1954 dove nel 1960 ha aperto il Giambelli’s Ristorante presso la 50.ma Strada e Madison Avenue. Nel corso degli anni, il Giambelli’s Ristorante ha ospitato numerosissime personalita’, compresi presidenti degli Stati Uniti, re, regine ed altri regnanti, celebrita’ della stampa, personalita’ politiche e direttori di grandi aziende. L’avvenimento di cui Frank Giambelli era maggiormente orgoglioso e’ stato, comunque, quello del 1994, quando lui e la moglie ebbero come ospiti il Papa Giovanni Paolo II e 50 Cardinali nella residenza del Cardinale di New York. Nel corso della sua carriera nella ristorazione, Frank Giambelli ha ricevuto numerose onorificenze, tra cui quella di Commendatore della Repubblica Italiana, e premi prestigiosi dalla Association of Italian Restauranteurs di New York e dal Culinary Institute of America ed ha contribuito generosamente a varie organizzazioni, tra cui quella dell’Arcidiocesi di New York, del St. Vincent Hospital, della Boys Town of Italy e del Columbus Citizens Scholarship Fund.____________________________________________________________________________________________________ABBONAMENTI Il costo dell’abbonamento annuale (6 numeri) al “NOTIZIARIO” – inoltrato per via elettronica – e’ di $ 125. L’importo dell’abbonamento va inviato a mezzo banca, accreditando sul c.c. n. 23210668 intestato all’Italian Wine & Food Institute presso la agenzia n. 123 della Citibank – 120 Broadway, New York, NY 10271. Swift n.: CITIUS 33 ____________________________________________________________________________________________________Il contenuto del Notiziario puo’ riprodursi citando la fonte: Italian Wine and Food Institute TABELLA N. 1 ______________________________________________________________________IMPORTAZIONI DI VINI DA PASTO NEGLI USA (quantitativi in ettolitri – gennaio-febbraio) PAESI 2005 2006 Variaz. % %mercato import 2006______________________________________________________________________quantitativi in ettolitri ______________________________________________________________________ AUSTRALIA (tot) 283,660 323,630 + 14,1% 33,4%(bott) 256,770 262,220 (sfuso) 26,880 61,410 ITALIA (tot) 267,260 257,210 – 3,8% 26,5% (bott) 262,820 253,470 (sfuso) 4,440 3,750 FRANCIA (tot) 87,460 125,880 + 43,9% 13,0% (bott) 83,770 103,880 (sfuso) 3,690 22,000 CILE (tot) 104,060 75,570 – 27,4% 7,8% (bott) 36,380 74,570 (sfuso) 310 1,000 ARGENTINA(tot) 24,470 72,060 + 194,4% 7,4% (bott) 13,500 29,310 (sfuso) 0 42,750 SPAGNA (tot) 30,820 34,330 + 11,4% 3,5% (bott) 15,530 33,760 (sfuso) 20 570 GERMANIA (tot) 27,000 28,600 + 5,9% 3,0% (bott) 26,760 28,590 (sfuso) 240 10 N.ZELANDA (tot) 18,770 18,250 – 2,8% 1,9% (bott) 18,730 18,250 (sfuso) 40 0 ALTRI PAESI (tot) 30,910 34,360 + 11,2% 3,5%______________________________________________________________________ TOTALE 874,410 969,890 + 10,9% 100,0%______________________________________________________________________Fonte: Italian Wine & Food Institute TABELLA N. 2 ______________________________________________________________________IMPORTAZIONI DI VINI DA PASTO NEGLI USA (Valori in dollari – gennaio-febbraio)______________________________________________________________________ PAESI 2005 2006 Variaz. % %mercato import 2006______________________________________________________________________IMPORTAZIONI DI VINI DA PASTO NEGLI USA (Valori in dollari)______________________________________________________________________ ITALIA 124,353,000 123,165,000 – 1,0% 29,3% AUSTRALIA 103,460,000 108,792,000 + 5,2% 25,9% FRANCIA 76,418,000 95,902,000 + 25,5% 22,8% CILE 27,852,000 22,155,000 – 20,5% 5,3% SPAGNA 17,593,000 18,652,000 + 6,0% 4,4% NUOVA ZELANDA 12,916,000 13,056,000 + 1,1% 3,0% GERMANIA 10,843,000 12,009,000 + 10,8% 2,9% ARGENTINA 6,860,000 11,609,000 + 69,2% 2,8% ALTRI PAESI 14,048,000 15,036,000 + 7,0% 3,6% ___________ _____________ _______ TOTALE 394,343,000 420,276,000 + 6,5% 100,0%______________________________________________________________________Fonte: Italian Wine & Food InstituteTABELLA N. 3IMPORTAZIONI DI SPUMANTI NEGLI USA(quantitativi in ettolitri – gennaio-febbraio)______________________________________________________________________ FRANCIA 15,610 19,040 + 22,0% 45,2% ITALIA 10,670 11,830 + 10,9% 28,1% SPAGNA 6,770 8,960 + 32,4% 21,3% ALTRI PAESI 1,270 2,300 + 81,0% 5,4% _______ _______ ______ TOTALE 36,120 42,130 + 16,6% 100,0%Fonte: Italian Wine & Food Institute TABELLA N. 4IMPORTAZIONI DI SPUMANTI NEGLI USA(Valori in dollari – gennaio-febbraio)______________________________________________________________________ FRANCIA 37,710,000 43,549,000