Olio,la Op Oro Campania promuove le visite in Frantoio


La giornalista Maria Rosaria Sica al Frantoio Oro della Campania

di Alfonso Sarno

L’olio, cardine della Dieta mediterranea e simbolo di sapienza ed amore, che – ricorda il Libro dei Salmi – “fa risplendere il volto dell’uomo” è tra le principali risorse economiche del settore agroalimentare della Campania con settantamila ettari di terreno, circa 600 frantoi ed una produzione attestastasi per il 2021/22 sulle 300mila tonnellate. Dato confortante ma si spera migliorabile nell’immediato futuro grazie al sempre maggiore successo dell’Olio delle Colline Salernitane, a denominazione controllata e prodotto in 87 Comuni della provincia di Salerno. Tra questi l’antica, nobile città di Campagna,famosa per i suoi oliveti che la vedono al primo posto tra i produttori del salernitano. Un successo testimoniato dalle qualificate presenze impegnate nello sviluppo e nel fare conoscere il mondo olivicolo locale. In quest’ottica si inserisce “Oro Campania”, realtà nata nel 2008 come Cooperativa e trasformatasi nel 2015 in Organizzazione di produttori riconosciuta e finanziata dalla Regione per il lavoro di valorizzazione del territorio ed inserita nel Consorzio Nazionale degli operatori: oltre 1200 soci, 2000 ettari di terreno da cui si ricava un pregiato extravergine commercializzato con 6 marchi. Ognuno dai sentori diversi che vanno dal Dop extravergine che profuma di erba appena tagliata e con leggere note di pomodoro al monocultivar prodotto in quantità limitata, agli aromizzati disponibili in otto gusti: dall’origano al basilico; dall’aglio al tartufo e perfetti per valorizzare le pietanze. Tutti con la certificazione della genuinità e della territorialità. “Porte Aperte”, questo il suggestivo nome degli incontri che hanno preso il via lo scorso venerdì per fare conoscere agli appassionati della buona cucina, ai giornalisti ed ai food blogger i segreti del Dop Colline Salernitane e farli immergere nella cultura, nei rituali della raccolta e della trasformazione delle olive. Occasione, inoltre, di confronto per fare loro conoscere da vicino il processo e la filiera della produzione. «L’incontro – sottolinea la giornalista Rosaria Sica che ha coordinato l’evento – è il primo di tanti altri in programma rivolti al mondo della scuola e dell’università ed agli stakeholders; rientra nella campagna di promozione dell’olio Dop Colline Salernitane realizzata con il contributo dell’Unione Europea, a sostegno dell’informazione e promozione svolta dalle associazioni di produttori».


Una intensa attività divulgativa inaugurata con il primo appuntamento, mirato anche a fare conoscere ed a rafforzare l’olioturismo, alternativa a quello tradizionale in cui i vari momenti della giornata – dalle escursioni allo shopping, dalla ristorazione alla partecipazione ad eventi – sono legati all’”oro giallo”, eccellenza della tradizione agroalimentare del territorio ancora poco conosciuta e su cui bisogna puntare con forza a livello mediatico. Un efficace storytelling affidato ai tecnici agrari Angelo Napoliello e Liberato Naimoli che hanno accompagnato nella visita nei campi illustrando ai giornalisti la storia, gli importanti cambiamenti nella raccolta e nella lavorazione delle olive che ne hanno velocizzato i processi, l’utilizzo di prodotti biologici in sostituzione dei chimici più aggressivi, la modalità della raccolta, la lavorazione in frantoio e guidandoli nel panel test con degustazione finale. L’olivicultura, un mondo ancora tutto da scoprire: ai fans sempre più in aumento, sono riservate le giornate del 3, 15, 22, 24, 29 novembre e dell’1, 6, 15 dicembre.
Info: @orocampania.com