Pantorrone Morelli: 114 anni d’esperienza al servizio del gusto e dell’innovazione
di Stefano Incerti
La tradizione che evolve
Nel panorama dolciario italiano, ogni innovazione autentica racchiude in sé – invisibile ma potente – le radici della tradizione. Morelli, azienda con 114 anni di storia, nata per voler del Cavalier Leonello Morelli nel 1911, non ha scelto la parafrasi del già noto: ha deciso di reinventare un concetto, miscelare architetture gustative, riscrivere codici, osare con eleganza.
È in questo spirito che nasce il Pantorrone, un dolce che si presenta come un ponte tra epoche e che già nelle prime settimane di mercato ha affermato la propria capacità di sorprendere.
Da Strega a Garofalo, un’intuizione che attende
“Vent’anni or sono, durante una degustazione all’estero, un prodotto al liquore “Strega” attrasse il mio sguardo” — dice Marco Morelli ai nostri microfoni – “allora distratto, ma con il tempo depositatosi nella memoria. Quel ricordo tenue, mai sopito, è diventato ispirazione“. In questi decenni Morelli ha affinato progetto dopo progetto: dai cantuccini con bucce di limoncino riciclate, al panettone alcolico, fino all’audace salto nel Pantorrone.
La collaborazione con la famiglia Garofalo – custode di un brevetto 1860 – ha permesso di modulare quella struttura dolciaria antica secondo la visione Morelli: non semplice “reinterpretazione”, ma reinvenzione dotata di forte identità.
L’azienda produttrice di spirits non è nuova alla diversificazione in altri prodotti food. Da 10 anni realizza in collaborazione con l’azienda Sfizio di Empoli i cantuccini, realizzati con le bucce esauste derivanti dalla produzione dei liquori agli agrumi.
Da oltre 8 anni produce il panettone alcolico in collaborazione con Dolciaria Rosa a Licciana Nardi. Progetto nato in sordina ma che in brevissimo tempo ha trasformato un lavoro marginale per l’azienda in un qualcosa di determinante che oggi assorbe quasi il 15% del fatturato dell’azienda con quasi 30.000 pezzi venduti all’anno.
Ingredienti e tecnica
Il Pantorrone nasce da un pan di Spagna sottile steso su un letto come di ostia, tagliato poi a misura in strisce lunghe 15-20 cm e larghe 2 cm. Ogni flauto è imbevuta con uno dei liquori Morelli: limoncino, arancino, amaretto, punch livornese, grappa.
Attorno a questo nastro di pan di Spagna si posa il torrone morbido — due bande che lo accarezzano. Il tutto è poi ricoperto da uno strato di cioccolato fondente che, al tatto, appare robusto; al taglio, si fessura lievemente per far emergere una vaporosa dolcezza.
Già al naso, anticipa un intreccio agrumato, mandorlato, miele tenue: un preludio che invita la bocca a prepararsi. Alla vista, il contrasto è elegante: quel guscio scuro racchiude un cuore chiaro, morbidissimo. Al tatto, lo strato fondente oppone una resistenza che cede al coltello con un onomatopeico “croc-cro”.
La fragranza spettacolare — come Morelli promette — si avvera. Il cioccolato guida l’assaggio iniziale, ma è il torrone morbido, intriso del liquore, che resta protagonista: un incontro bilanciato di zucchero, spirito e mandorla. L’effetto è una “goduria” elegante: seducente, mai invadente, capace di restare nella memoria.
L’accoglienza del mercato
Le previsioni iniziali, 2.000 pezzi nel primo anno, sono state ampiamente superate già nei primi due mesi, con 6.000 unità vendute e ordini che continuano a crescere. Questi dati non delineano il solo successo commerciale: parlano del desiderio che suscita un prodotto nuovo e ben strutturato, del coraggio d’investire nell’inedito e del riconoscimento che il mercato dà a chi non si accontenta.
Morelli, con questa operazione, dimostra di aver colto un punto: il consumatore gourmet non cerca solo il “fatto bene”, vuole soprattutto emozione, differenza ed un racconto goloso da portare a casa.
Perché provarlo
- È una esperienza sensoriale completa: non un semplice dolce, ma una composizione armonica di texture e sapori;
- È un pezzo da dialogo: si presta ad accompagnare un momento romantico, una degustazione d’autore, un regalo raffinato;
- È l’espressione di un progetto visionario: il Pantorrone racconta la linea evolutiva di Morelli, il legame con leradici artigiane e l’apertura verso l’inedito;
Consiglio di consumarlo a fette sottili, abbinato a un caffè dal carattere deciso o a un bicchierino che faccia eco al liquore recepito: per esempio un sorso affumicato o agrumato, che amplifichi la sinfonia gustativa.
Prospettive future
Morelli ha già in mente varianti: gusti diversi, formati più piccoli, versioni pratiche. Il Pantorrone può evolvere in una linea che, nel tempo, diventerà una categoria riconosciuta nei dolci da forno alcolici. Il percorso è tracciato: qualità, ricerca ed un tocco di “follia contemplata”.
Liquori Morelli
Via Antonio Meucci, 29/31/33
Loc. Montanelli – 56036 Palaia (PI)
Tel.: +39 0587 629044
Url.: liquorimorelli.it
E-mail: [email protected]
*Photocredits – Liquori Morelli, profilo Facebook Liquori Morelli







