Pollica, Agriturismo Capalia per mangiare a buon prezzo cibo sano e fatto in casa
AGRITURISMO CAPALIA
Località Capalia, Pollica
Tel.: +39 340 335 1484 Marta e +39 340 606 0852 Giovanni
[email protected]
Cilento interno, ma a pochi passi dal mare. Quello di Acciaroli.
E’ qui, nel borgo di Capalia del comune di Pollica, che i fratelli Di Filippo hanno la loro azienda agricola e hanno creato un bell’agriturismo di quelli che piacciono a noi: accoglienza sincera e filiera completa.
Una struttura semplice, rustica, con qualche decina di coperti nel patio circondato da ulivi, mirto e alloro. Marta e Giovanni si dividono tra cucina e sala.
Tutto quello che arriva a tavola è autoprodotto, accompagnato dai racconti di fatica e orgoglio. Il piccolo allevamento di capre, il raccolto delle olive, la lavorazione dei salumi, la vendemmia.
Il menu è scritto alla lavagna, sillabario della cucina contadina del Cilento: la ciambotta di verdure dell’orto, la pizza fritta con salsa di pomodoro e cacioricotta di capra, i pomodori imbottiti, le melanzane ‘mpaccate. C’è un primo piatto, i ravioli con ricotta fatti a mano e conditi semplicemente con pomodoro fresco oppure con pomodorini e capperi. In alternativa i fusilli. E poi la carne alla brace: salsiccia, bistecche e – soprattutto – capretto.
Tutto è fatto in casa, anche i dolci, grande cannolo cilentano con ricotta di capra e la torta tipica del territorio con un’ottima crema pasticcera. Marta è una di quelle donne che presidiano una cultura gastronomica antica che oggi costituisce il vero lusso perchè realizzata con prodotti sani, Giovanni è il classico uomo di sala che sa come far delice il cliente, appassionato di cibo e di norcineria. In passato si è anche impegnato nei circuiti Slow Food per sostenere l’oliva salella. Venire qui significa per noi ritrovare sapori conosciuti da bambini, per un giovane una scoperta del sapore vero delle cose, a cominciare dalla foglia di insalata.
Ottimo il capretto, fantastici i ‘mbrugliatieddi, una vera chicca per intenditori.
Dovrete prenotare, spenderete sui 30-35 euro, compreso il vino della casa, ovviamente fatto in casa!
Sapori antichi, mano casalinga in cucina ma tutto ben eseguito.
Tra gli antipasti, il vero colpo d’occhio è il tagliere di salumi e formaggi. Non uno stitico pezzo di legno sguarnito come purtroppo si vede spesso in giro, ma un trionfo di soppressata, salame, pancetta, capocollo, prosciutto, caprino stagionato e ricotta fresca di capra, il tutto servito sulla metà di un tronco gigantesco.
Una bella sveglia al palato la dà anche il formaggio di capra cotto alla brace nelle foglie di fico. Il sapore autentico del Cilento è custodito proprio lì.
Ottime le carni (e la testina, per gli appassionati) del capretto.
Si chiude con i dolci di Marta, cannoli con la ricotta di capra e pizza ‘roce’ (dolce), nel rispetto della tradizione. Piccola chicca finale da non macare: fico bianco sciroppato servito in un bicchierino con noci e nocciole.
Serata che sa di autenticità e ‘cuoncio cuoncio‘, tra il vino della casa e le chiacchiere di Giovanni.
Conto salvadanaio, ormai quasi introvabile, che non supera i 30 euro. Imperdibile.



















