Pranzo al Sale Ristorante Paestum presso l’Hotel Sogaris
Sale Ristorante Paestum Hotel Sogaris
Via dell’Amore, 23 – Licinella Torre di Paestum (Sa)
Tel, 0828 811061 – [email protected]
Ristorante aperto a pranzo ed a cena anche a persone esterne
di Enrico Malgi
Prendiamo per esempio l’emblematico caso della pittoresca cittadina di Capaccio-Paestum, che da tanti anni coltiva con successo la sua innata vocazione gastronomica indirizzata verso un’ottima cucina territoriale e frutto di eccellenti materie prime sia di mare e sia di terra. Questo ha determinato recentemente l’acquisizione di ben quattro Stelle Michelin: due al ristorante Tre Olivi dell’Hotel Savoy ed una ciascuna alle Trabe (che ha anche quella verde)e da Arbustico. Senza dimenticare poi che anche negli altri innumerevoli hotel pestani si pratica una magnifica arte culinaria.
Ebbene proprio questo ho riscontrato pochi giorni fa quando sono stato a pranzo al Sale Ristorante Paestum dell’Hotel Sogaris, il cui titolare è il giovane ed ambizioso Armando Iuliano e lo chef, anch’egli molto giovane, è Rosario Pepe, diplomato alla Scuola Alberghiera e già con un bagaglio ben fornito alle spalle di una specifica formazione professionale.
Si incomincia con un ottimo benvenuto dello chef: un cannolo ripieno di baccalà mantecato, con cipolla e pinoli. Un bocconcino niente male, molto sfizioso.
Sotto poi con un tagliere di prosciutto crudo di suino di razza Mangalica tagliato a coltello ed un salame iberico Chorizo, accompagnati da focacce e Chutney di pomodoro. Tutto davvero gustoso.
Ecco qui poi un’imperdibile zuppetta di ceci di Cicerale con gamberi rossi e frutti di mare. Piatto da manuale, coreografico, delizioso e molto fresco.
Subito dopo ecco apparire la brandade di baccalà, con pane in cassetta tostato e burro della Normandia. Preparazione sublime, cremosa, morbida, sostanziosa e raffinata, come ci insegnano i francesi della Provenza maestri in questa preparazione. Il baccalà, dell’ottima qualità Ràflos e derivante dal merluzzo selvatico Gadus Morhua, proviene dalle fredde acque nordiche che assediano l’isola dell’Islanda.
Il piatto seguente riguarda moscardini alla puttanesca con pane raffermo dell’antico forno di Pattano. Preparazione squisita, esemplare e bene eseguita.
Ancora un piatto di Baccalà stavolta fritto con cime di rapa, peperone crusco e salsa all’aglio dolce. Piatto sapido, ma non salato e con ingredienti bene amalgamati.
Poi melanzane ‘mbuttunate in salsa di San Marzano e basilico. Piatto semplice, ma bene interpretato con le melenzane che si sciolgono in bocca.
Ecco entrare in scena poi le polpettine di pane raffermo su fonduta di parmigiano reggiano di vacche rosse stagionato per tre anni, presentato con salsa di pomodoro del piennolo e basilico. Piatto essenziale ed insuperabile.
A seguire mischiato potente di Gragnano Pastificio Campi con coccio di scorfano, gamberi rossi e frutti di mare. Il miglior piatto di tutto il pranzo sicuramente. Pasta cotta a puntino e sapore intenso, consistente, netto e mirabile.
Poi è la volta del calamaro cotto sulla brace con cime di rapa e salsa fumé. Calamaro tenero, morbido e masticabile.
Gamberoni rossi al sale con erbette officinali. Molto gradevole, intrigante e sublime.
E per finire ecco qui degli ottimi dolci: panettone artigianale caldo servito con il gelato e poi una classica e variegata pasticceria cilentana. Molto piacevoli, delicati e leggeri.
Per condimento un insuperabile olio evo Madonna dell’Olivo denocciolato, perfetto sul pane di lievito madre preparato in cucina.
Per bere tre ottime bottiglie: il Brut de France spumante metodo classico a base di Chardonnay, il Fiano di Avellino Docg Arianiello FeudiStudi ed il Sauternes Chateau Simon sui dolci.
Lo chef sa il fatto suo. Gioca all’attacco senza alcun timore reverenziale, perché è sicuro di sé. La sua è una cucina d’autore equilibrata, centrata, ricercata, creativa, virtuosa e che sa esprimere eccellenti sapori senza ricorrere ad inutili orpelli, perché è sorretto da una solida preparazione di base. Possiede certamente anche un’ottima creatività, estrosità, fantasia, buona tecnica e molto talento, che trasmette a tutti i suoi piatti. In questo è aiutato poi da una scorta di materie prime territoriali di assoluto valore che provengono dall’orto e dal pescoso mare cilentano, insieme a carni e latticini locali. Insomma Rosario è sicuramente da tenere d’occhio, perché ha un grosso potenziale di miglioramento. Aspettiamolo da qui a qualche anno.
Servizio ai tavoli molto professionale e ben curato. Atmosfera accogliente, emozionante e rilassante. Ecco tutto questo fa la differenza e pertanto un soggiorno in una struttura simile è da preferire senz’altro.
Sale Ristorante Paestum Hotel Sogaris
Via dell’Amore, 23 – Licinella Torre di Paestum (Sa)
Tel, 0828 811061 – [email protected]
Ristorante aperto a pranzo ed a cena anche a persone esterne