Quale bianco abbinare alla frittura di Ferragosto?
di Gennaro Miele
Nel giorno di Ferragosto il pranzo dei napoletani si affaccia al mare, richiede quasi con prepotenza la preparazione di ricette che si ripresentano anno dopo anno, generazione dopo generazione, come un appuntamento fisso, alla pari di una data del calendario che inamovibile la ritrovi ogni anno. Per i primi è questione di gusti ma su un piatto non c’è da discutere, la presenza della frittura di pesce, crostacei e molluschi. Dalla triglia e gamberi per i grandi al goloso tondino di calamaro per i più piccoli, nulla di più atteso è a tavola, anche per valutare e commentare la croccantezza della frittura. Per accompagnare questo piatto è ideale rivolgersi ad un bianco, dal quale godere di buona freschezza, funzionale per rinfrancare il palato dall’untuosità del piatto, con aromi delicati e mediterranei, con una struttura capace di sostenere le caratteristiche della preparazione. Un giro nelle cinque province campane per esplorare una cinquina di proposte per il fritto della giornata del “Feriae Augusti” di latina memoria, non vi resta che scegliere e stappare. Buon Ferragosto e Buon Calice.
Napoli – Tenuta Loffredo – Falanghina dei Campi flegrei Doc: profumi di nocciola, corbezzolo, roccia vulcanica, scorza di limone
Caserta – Teresa Mincione – Pallagrello Bianco “la luna e il ventaglio” Terre del Volturno IGT: sentori di pesca noce, kiwi, basilico, limone.
Avellino – Gennaro Dente – Greco di Tufo docg: Nespola, fiori bianchi, erba bagnata, agrume.
Benevento – Terre Stregate – Aurora Greco Sannio Dop: mela golden, albicocca, salino, fiori bianchi.
Salerno – Tenuta San Francesco – Per Eva Costa d’Amalfi Bianco Doc: scorza di limone, elementi salini, biancospino, cedro.
Un commento
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E sui fermi tutto ok, ma le bollicine su di una frittura di paranza, come si suol dire, e’ a mort’ sojie , e kest’e’ alla Peppe Guida…