Risorse e bisogni dei giovani chef: S. Pellegrino Young Chef Academy li ha raccolti nell’indagine Monitor 21


Indagine S.Pellegrino Young Chef Academy

Indagine S.Pellegrino Young Chef Academy

di Laura Guerra

Di cosa hanno bisogno i giovani chef, in che condizioni lavorano, che esigenze formative manifestano, come percepiscono il futuro sia  individuale che della professione?

Sono le domande rivolte a centinaia di chef compresi nella fascia 18-34 anni al lavoro nelle cucine di tutto il mondo, dalla S. Pellegrino Young Chef Academy che ha realizzato un report del settore.

I dati raccolti in Monitor 21 rivelano che il 2020 è stato un anno senza precedenti per tutto il settore della ristorazione: poco più del 30% degli intervistati sta percependo il consueto salario, mentre il 22% risulta non occupato, situazione principalmente dovuta alla crisi economica. Più di tre quarti dei giovani chef ancora attivi sono preoccupati di perdere il loro lavoro a causa della pandemia. Resta il fatto che, pur in tempi così incerti, i giovani chef si dimostrano ottimisti e resilienti: il 56% di coloro che sono non occupati o lavorano a tempo pieno ma a reddito ridotto è fiducioso di trovare presto un nuovo lavoro. Più del 70% è sicuro che lavorerà nel settore negli anni a venire e circa il 60% spera di aprire un ristorante di proprietà in futuro.

In quanto ai bisogni formativi il 64% degli intervistati afferma di avere la necessità di sviluppare nuove competenze,  il 54% partecipa raramente a programmi di formazione o non ne ha l’occasione; si ritiene che ciò sia condizionato dal fattore economico: per il 67% degli intervistati il costo delle attività di formazione è un elemento discriminante sebbene la formazione sia considerata come attività chiave per affrontare le future sfide del settore. Le principali aree nelle quali i giovani chef vorrebbero migliorare le proprie competenze sono l’aspetto finanziario di un ristorante, il business management, il marketing e la comunicazione; tutti elementi a cui sono particolarmente interessati anche i senior chef.

L’indagine ha coinvolto centinaia di chef in tutto il mondo individuati fra gli attuali e precedenti candidati al progetto S. Pellegrino Young Chef, e attraverso le piattaforme online di FDL, The World’s 50 Best Restaurants, Identità Golose, Alma e Gronda.

Nonostante l’impatto negativo della pandemia, tutti mostrano ottimismo, ma confermano di avere la necessità di sviluppare nuove competenze per affrontare consapevolmente le future sfide di un settore che sta attraversando un momento di profondo cambiamento.

I risultati del “S.Pellegrino Young Chef Academy Monitor 2021” sono stati presentati in anteprima nel corso di due seminari con il contributo di Andreas Caminada, Clare Smyth, Enrico Bartolini, Gavin Kaysen, Manu Buffara e Mauro Colagreco, oltre all’Editor in Chief di Fine Dining Lovers Ryan King.