Angelo Torcigliani a Il Merlo a Camaiore: un cuciniere di rara stoffa


Angelo Torcigliani in relax

Angelo Torcigliani in relax

Il Merlo a Camaiore di Angelo Torcigliani
Viale Sergio Bernardini, 660
Telefono: 0584 166 0839

di Marco Bellentani

Da anni, Angelo Torcigliani, porta avanti nel comune di Camaiore (LU), la sua sopraffina e pura idea di cucina: materie prime strepitose, basi prese dalla cucina francese, spadellamenti. “La forza della padella è unica, il lavoro sulle parti grasse fondamentale. Chiavi di una cucina fatta a mano.”

Lo chiamano cuciniere. Semplicemente un grande talento e una bella realtà, spesso addirittura sottovalutata da chi fa critica di settore. Patrimonio della provincia, ma anche della regione, Angelo da qualche tempo si è trasferito sul mare, a Lido di Camaiore, non lontano dal centro di paese dove ha imparato l’arte della gastronomia e della cucina dai genitori.

Siamo tornati in questo periodo e rimane ben salda la scelta fatta col cambio di sede. Il pesce. Tuttavia, complice il periodo, ci siamo imbattuti in un menu a braccio a base di carne e grande caccia che spesso continuerete a trovare al Merlo. Insomma, il vecchio amore non si scorda mai. Anzi. Location vicina alla riva del mare, retrogusto soul/jazz, Angelo suona e cucina con spirito verace e passione contagiosa.

Si inizia con una focaccia nera e il burro salato della Normandia, a cui segue il Paté in crosta di Colombo e tartufo, oppure con soluzioni che guardano il mare.

Il Merlo - Pate' in crosta di Colombo e tartufo

Il Merlo – Pate’ in crosta di Colombo e tartufo

Il tonno marinato e la Pizza alla sfoglia con acciughe fresca e scarola (interessante soprattutto la sfoglia d’accompagnamento che impreziosisce un classico rivisto). Gli amanti della caccia devono alle soluzioni successive una sorta di riverenza religiosa. Sublime il Piccione alla maniera di un paté caldo.

Il Merlo - Piccione alla maniera di un pate' caldo

Il Merlo – Piccione alla maniera di un pate’ caldo

Torcigliani non fa il dietista, fa il cuoco, di quello dalla mano ferma, attenta, forte ma curata. Raro anche il crudo di cervo con porcini locali.

Il Merlo - Crudo di cervo e porcini

Il Merlo – Crudo di cervo e porcini

Si discosta dalla tradizione locale, il finissimo Plin di fagiano e tartufo bianco, dove la delicatezza incontra una persistenza e una soavità fuori dal comune.

Il Merlo - Plin di fagiano e tartufo bianco

Il Merlo – Plin di fagiano e tartufo bianco

Si susseguono i capolavori, perché è tale il Fegato di maialino in insalata di erbe di campo: polposo, ipergustoso, poesia.

Il Merlo - Fegato di maialino insalata di erbe

Il Merlo – Fegato di maialino insalata di erbe

Ancora e ancora, ecco il Cervo bardato nella reticella di maiale e lardo: la bellezza di un animale puro, con una carne gustosa, senza nessun sentore di selvatico, ma sincero essere in grado di regalare note e sapori dettagliati, intensi.

Il Merlo - Cervo bardato nella reticella di maiale e lardo

Il Merlo – Cervo bardato nella reticella di maiale e lardo

Si finisce con i dolci della moglie del cuciniere, sempre più brava nel tema: la Cubana oppure il Montblanc con una sfiziosa crema di castagne.

Il Merlo - Montblanc

Il Merlo – Montblanc

Per questa tipologia di menu degustazione è sempre meglio chiamare per informarsi sulla disponibilità, sfruttando i mesi a venire, sempre generosi di cacciagione. Altrimenti, adagiatevi sulla carta dove non mancano piatti di carne, ma predomina il pesce, materia che Torcigliani ha imparata a conoscere in maniera altrettanto soddisfacente per il buongustaio.

Costo sui 60 euro

Il Merlo a Camaiore di Angelo Torcigliani


2 Commenti

  1. Molto stimolante.Mi sono sempre chiesto come spendere al meglio i grandi vini da cacciagione.Qui ho trovato un’ottima risposta con la speranza che la cantina di cui purtroppo non si fa cenno sia all’altezza delle aspettative.FM

    1. Carta ridotta,ma non siamo certo negli stellati che producono debiti…siamo in un ristorante. Vero.
      Tuttavia, potrai sicuramente trovare piemontesi e toscani adattissimi alla cacciagione. Ho omesso
      la cantina, perché davvero, di fronte a tale parata di piatti è secondaria. O meglio, non sposta il giudizio.

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