RosAntico 2012 Toscana igt Pomaio, rosato da Sangiovese


RosAntico 2012 Toscana igt Pomaio

Uva: sangiovese
Fascia di prezzo: da 5 a 10 euro
Fermentazione e maturazione: acciaio

di Fabio Panci

Parlo sempre volentieri dei vini rosati in questa stagione, non solo perché l’estate è sicuramente il periodo migliore per degustarli, ma soprattutto per esaltare una tipologia di prodotto a mio modesto parere eccessivamente sottovalutata o ancor peggio sconosciuta alla maggioranza dei consumatori italiani.

All’estero al contrario, pensiamo alla Francia ma possiamo spostarci anche negli Usa, questi vini si sono ritagliati uno spazio tutto loro nei wine-bar, ristoranti, ecc,  molto apprezzati, tra le altre cose, per la loro grande trasversalità in tema di abbinamento con il cibo. Nonostante la terra d’elezione italiana in tema di rosati sia indiscutibilmente la Puglia (il mio paradigma in materia non può che essere il Metiusco Salento Rosato IGT dell’Azienda Palamà ) , ho voluto rimanere fedele alle miei origini andando a scoprire le numerose proposte “in rosa” delle aziende vitivinicole della Provincia di Arezzo.

Per la prima tappa del mio viaggio scelgo il RosAntico 2012 dell’Azienda Pomaio, splendida realtà vitivinicola incastonata come una gemma sull’omonima collina a ridosso del capoluogo. Filosofia aziendale totalmente incentrata sulla sostenibilità ambientale, a partire dai metodi di coltivazione in vigna fino ad arrivare alla cantina, completamente scavata all’interno della collina composta da massi ciclopici, malte naturali, pavimenti in cotto e basalto lavico in perfetta simbiosi con l’ambiente circostante, composto da ben 23 ettari di bosco di cui solo 3 dedicati alla viticoltura.

Approfittiamo della serata di presentazione del RosAntico, svoltasi nella splendida tenuta aziendale, per poter degustare l’ultimo arrivato nella proposta vinicola targata Pomaio. Il vino abbagliante al momento della mescita, presente un’affascinante color diamante rosa, che irradia le pareti del bevante, con uno “shining” davvero ipnotico.

Passando all’esame olfattivo l’apertura nasale è ricca di frutta, in particolare fragolina di bosco quasi acerba, rosa bianca e come ultimo riconoscimento un sentore di macchia mediterranea molto piacevole anche se un po’ nascosto alle prime olfazioni. L’entrata in bocca è intensa, con una nota alcolica leggermente sbilanciata alla quale fa da contraltare un bella acidità. Leggera sapidità finale, che insieme alla freschezza innata del vino, riescono a riportare la bilancia parti dure/ parti morbide del vino in equilibrio.

www.pomaio.it
Località Pomaio, 1  52100 Arezzo 333 432 4707

3 Commenti

  1. Un gran bel vino ho avuto il piacere di assaggiarlo in azienda!I ragazzi ancora devono fare un po’ di strada ma sono giovanissimi e si faranno. Sicuramente da tenere d’occhio e speriamo che confermino le aspettative.

    1. La strada intrapresa è sicuramente quella giusta, poi sarà il tempo a fornirci un giudizio più preciso.

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