Sofia d’Epiro (Cs), Il Mastro Birraio di Calabria


Area Industriale Contrada Mandrie
Commerciale: Danilo Adimari 349/2775282 e Massimo Adimari 348/5467822
tel. 0984/72097
www.ilmastrobirraiodicalabria.it
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Grazie al contributo della famiglia Adimari anche a Cosenza inizia a farsi strada la cultura della birra artigianale di qualità. Il Mastro Birraio di Calabria nasce a Santa Sofia D’Epiro, un centro collinare ad economia prevalentemente agricola. La ricchezza del suo territorio è costituita dalle numerose contrade dove risiede gran parte della popolazione e dove si svolgono tutte le produzioni agricole.  Di particolare interesse naturalistico è la Riserva Naturale del Lago di Tarsia. Estesa su un’area di circa 400 ettari include il bacino lacustre compreso fra i territori di Tarsia ad ovest e di Santa Sofia d’Epiro ad est ed è una delle aree protette più interessanti d’Italia. Ospita numerose specie animali, qui infatti è possibile ammirare bellissimi uccelli acquatici come l’airone rosso, il cavaliere d’Italia e la rarissima cicogna bianca ma anche tassi, istrici e lontre.
Santa Sofia d’Epiro, la cui rete idrografica è costituita da numerosi torrenti e due corsi d’acqua, ha una straordinaria ricchezza di sorgenti sia nel centro abitato che nelle contrade.
Nella produzione delle birre artigianali di alta qualità un ruolo molto importante, potremmo dire strategico, è svolto proprio dall’acqua: l’impianto produttivo del Mastro Birraio di Calabria sorge alle pendici delle montagne della Sila e viene utilizzata acqua proveniente dalla Mucone che sgorga proprio da quelle montagne e che, ad una preventiva analisi quantitativa, si è dimostrata la più affidabile e bilanciata, senza dover subire alcun trattamento industriale. In questa zona la viticoltura, l’olivicoltura e la produzione di latticini e salumi sono affiancate dall’artigianato basato sulla lavorazione a mano dei costumi albanesi utilizzando stoffe pregiate, sul rivestimento delle bottiglie e delle sedie con il vimini, sulla lavorazione artigianale del legno e sulla realizzazione di violini e altri strumenti ad arco che rinnova l’antica tradizione dei liutai di Calabria. In una realtà così operosa e diversificata Marco, Ida e Danilo Adimari, proprio alla luce della ricchezza dei prodotti offerti dalla propria terra, decidono di dar vita a un microbirrificio convinti del fatto che in Calabria si possa produrre anche della buona birra oltre che vino, liquori e olio. Il Mastro Birraio di Calabria nasce, quindi, grazie allo spirito imprenditoriale e alla passione di questi tre giovani che decidono di trasformare il malto e il luppolo in oro, cioè in una birra artigianale di alta qualità.
Così iniziano a studiare le tecniche e gli impianti di produzione e le materie prime cercando di attuare in Calabria lo stile della Repubblica Ceca, patria della birra Pils, e ciò li porta fino in Slovacchia dove partecipano a corsi di mastro birraio. L’impianto produttivo del Mastro Birraio di Calabria, con capacità di 10 hl a cotta, proviene direttamente dalla Slovacchia (nelle primissime fasi sono stati affiancati dal mastro birraio slovacco Martin, grande conoscitore del tipo di impianto e delle tecniche produttive), è l’unico nel Sud e secondo in Italia: la sua particolarità consiste nel fatto che è costruito secondo la tradizione degli antichi maestri birrai e questo consente di produrre la birra non solo per infusione ma anche e soprattutto per decozione. In questo modo viene prodotta birra artigianale di alta qualità in quantità tali da servire un piccolo numero di locali esclusivi e non grandi numeri.
La birra è prevalentemente prodotta in fusti da spillaggio da 30 litri e in bottiglie tipo Champenois da 75 cl, rigorosamente scure.
Dunque, tutte le birre del Mastro Birraio di Calabria sono prodotte artigianalmente, sono fresche, integrali e crude. Non contengono conservanti né antifermentativi. La gamma comprende la Pils, la Rossa, la Passion e la Noel.
La Pils è una lager dal colore oro carico e schiuma compatta che sprigiona  un delicato aroma di luppolo saaz. In bocca è morbida ed equilibrata, con toni evidenti di malto-biscotto e un amaro presente ma sottotono. La carbonatazione bassa e il corpo medio ne fanno una birra molto semplice da bere. Si consiglia l’abbinamento con carni bianche, piatti di verdure, soprattutto peperoni, e con le cime di rapa.
La Rossa è una Ale con gradazione più sostenuta ma sempre beverina. Presenta un accenno di fruttato ma già all’aroma si intuisce la presenza del caramello che si sviluppa in bocca pieno e perfettamente bilanciato dall’amaro. Carni  cotte in maniera semplice, quindi alla griglia, si accompagnano bene a  questa birra così come anche i salumi come la soppressata e il capicollo di suino nero di Calabria. Per i formaggi si consiglia un crotonese a media stagionatura o un silano non troppo stagionato i quali sono in grado di reggere questa birra senza prevalere.
La Passion è una birra nata come “session beer”, è una porter in cui i toni tostati sono esaltati ma non eccessivamente per non comprometterne la bevibilità. Anche il corpo è leggero e in bocca si presenta rinfrescante e leggera. Una semplice scamorza alla griglia o  un fresca bufala condita solo con un filo d’olio permettono di assaporare tutte le sfumature di questa birra davvero molto delicata. La Noel è una Ale realizzata con una piccola percentuale di miele di castagno calabrese da produzione artigianale che conferisce una bel colore ambrato carico e una schiuma profumata. In bocca si sviluppa ancora il miele accompagnato da una caramello non troppo evidente che lascia subito il posto al finale amaro e morbido. Prodotta solo per il periodo natalizio questa birra può essere abbinata con carni arrosto e  risotti alle verdure. Interessante il confronto con il baccalà in umido anche se quest’ultimo tende a prevalere sul sapore delicato della  birra. E’ consigliato anche un abbinamento con un dolce tradizionale, la “pitta mpigliata” a base di frutta secca e miele. In programma c’è anche una piccola produzione di luppoli aromatici e di orzo, sia distico che tetrastico, che verrà maltato per vari gradi, in modo da dar vita a una birra del tutto calabrese, eventualmente anche aromatizzata al peperoncino o alla liquirizia.
Inoltre è in progettazione la creazione di un circolo di cultura birraia affiliato all’università della birra nell’ambito del quale si terranno corsi di mastro birraio, di tecniche di spillatura, di scelta di materie prime e bicchieri e di sommelier della birra.

Questa scheda è di Novella Talamo