Traquair House Ale: The beer of Lord
di Francesco Immediata
Proviamo per un attimo a lasciare il Belgio (nazione brassicola su cui ci siamo più volte soffermati) e, a bordo di una fantomatica auto, immaginiamo di imbarcarci su un ferry boat della P&O che da Zeebrugge (Fiandre Occidentali) ci traghetta direttamente a Ipswich lungo le coste del sud est britannico per poi incamminarci verso nord direzione Scozia. Proprio lì, appena superati gli “Shires” inglesi ed entrati nelle “Lands” scozzesi , nei pressi di Peebles, sorge un paese di nome Innerleithen in cui si nasconde la più tipica e probabilmente la più antica fabbrica britannica di birra: la “Traquair House”. Traquair House era originariamente un castello posseduto dai re di Scozia; successivamente è divenuto la casa dei Lair (Lord) di Traquair ed è tuttora abitato dai suoi discendenti: la Famiglia Maxwell Stuart. Le prime notizie di produzione brassicola presso questa tenuta risalgono al 1566 ma è solo nel 1965, grazie al 20°Lair Peter Maxwell Stuart, che è ripresa la produzione ed ora il tutto è nelle mani di Lady Catherine che ha portato nel 1997 la Traquair House a diventare una società di livello internazionale.
E’ qui nascosta tra baschi e foreste a meno di 30 miglia a sud di Edimburgo che la fabbrica birraria interna al castello produce la “Traquair House Ale”.
La Traquair House Ale viene prodotta tutto l’anno, tranne nel mese di agosto, utilizzando malto locale, luppolo East Kent Goldings e soprattutto acqua purissima che sgorga da una sorgente sotterranea nelle colline della tenuta di Traquair.
Birra ad alta fermentazione la Traquair House Ale colora il bicchiere di un ambrato scuro tendente al marrone limpido che si accompagna ad un perlage elevato e costante mentre il cappello di schiuma si presenta compatto, cremoso e persistente. Al naso giungono immediatamente sentori di alcool e legno bagnato. La birra scavalca tutta la lingua per raggiungere la parte finale recettiva per l’amaro che viene pervasa dal sapore derivante dalla tostatura del malto, dal sentore di quercia (di cui sono fatti i tini in cui la Traquair House Ale fermenta) e dalla parte amaricante del cioccolato. La sensazione non è stucchevole ne monotona, nonostante l’elevata persistenza, perché l’ amaro percepito è secco. Riscaldandosi nel bicchiere la Traquair House Ale ad un secondo assaggio denota in bocca anche una nota calda di alcolico mentre un retrogusto di frutta secca la rendono complessa e aromaticamente ricca.
La birra presenta una gradazione alcolica di 7,2 % vol. ma è in grado di riscaldare come poche altre scotch ale sanno fare; la temperatura di servizio è di 10-13°C e il bicchiere consigliato per un corretto servizio è il boccale britannico. La Traquair House Ale si sposa bene con dolci al cucchiaio, pralinerie al cioccolato e con torte alla nocciola. Punte altissime di piacere sono state provate abbinando la presente birra con un dessert di cuori di banane, cioccolato al latte fuso e scaglie di nocciole tostate in cui il tostato del frutto autunnale si affiancava al “nocciolato” del malto e al legnoso della birra esaltando al massimo le sensazioni in bocca al retrogusto e provocando una lunghissima e gradevolissima persistenza.
Ultime curiosità di nota sono legate al processo e alla bottiglia di servizio. La prima vuole che la Traquair House sia l’unica fabbrica birraria che fermenta le proprie birre in botti di legno scoperte. La seconda invece è legata ad una caratteristica dell’etichetta presente sulla bottiglia. Sul retro infatti è stampato un Cancello Chiuso sotto cui campeggia una scritta che recita così “Il famoso cancello dell’orso a protezione di chi si avvicina alla Traquair House è rimasto chiuso sin dal 1745 quando l’ultimo ad attraversarlo è stato il principe Charlie…”: la tradizione dice che questo cancello resterà chiuso fino a quando uno Stuart non tornerà sul trono d’Inghilterra.