Troppi locali inutili e stipendi bassi due lati della stessa medaglia
di Marco Contursi
Nella giornata di oggi 18 ottobre, 4 episodi, due per argomento, che confermano che si fanno tanti discorsi ma le cose vanno sempre uguale.
- Tanti aprono locali ma non è arte loro. Frazione di circa 4 mila abitanti di un comune di 14mila. Si aprono due pizzerie in locali (intesi come mura) che hanno visto entrambi più gestioni negli ultimi 24 mesi. Provo la prima, bel banco esterno con fritti di circa 15 tipologie diverse. Chiedo un crocchè ed un arancino, la signorina li prende e li riscalda nel microonde, risultato, la panatura si stacca, il tutto si ammoscia, sapore pessimo, olio usato ancor peggio. Buttati nel cestino. Vabbè mi rifaccio con la seconda, penso. Sbagliato, l’arancino si presenta già sfatto nella vetrina, il crocchè è tiepido, panatura non croccante ed intrisa di olio, propria di una frittura in olio non a temperatura, e, ciliegina sulla torta, fatto pagare 2 euro a fronte di 1,5 euro scritto sul menù alla parete. Perché? Mistero. Ora è facile prevedere che tra qualche mese ci sarà in entrambi i locali il cartello “affittasi” o “cedesi gestione”, ma nel breve rompono le scatole ad altre pizzerie storiche della zona che già faticano ad andare avanti, essendo una frazione di 4 mila abitanti. Perché accade questo? Perché molti, da dipendenti, vogliono fare il salto di qualità, credendo di poter facilmente fare gli imprenditori e fare i soldi. Ma, a dirla tutta, non credo sia solo questa la motivazione che spinge a mettersi in proprio, e qui arriviamo agli altri due episodi.
- C’è gente che ancora propone stipendi da fame, con conseguenze nefaste per tutto il settore. Due esempi freschi freschi capitati nelle ultime 36 ore a due cari amici: 1) Panettiere di 40 anni, sposato e con un bimbo, a cui hanno proposto 800 euro al mese e contratto di apprendistato, nella realtà 10-12 ore a notte per 6 notti, perché finito di fare il pane c’era da consegnarlo fino alle 7 di mattina. 2) Pasticciere di 36 anni, due bambini piccoli, gli offrono 1200 euro al mese e contratto part time, nessun margine di trattativa, anche quando il pasticciere rilancia a 1400, il minimo sindacale per chi ha famiglia. Ovviamente anche qui il contratto sarebbe stato non regolare ma un part-time a fronte di 10 ore al giorno per 6 giorni a settimana.
Sia chiaro, chi propone stipendi più bassi di 1500 euro per 40 e passa ore settimanali, non deve lamentarsi se non trova nessuno. Non puoi dare di più? Bene, vuol dire che non hai possibilità di assumere quindi rimodula la tua attività solo su di te, ma non puoi pensare che qualcuno debba fare la fame perché tu non puoi dargli di più, men che mai una persona sposata e con figli.
Tutti e 4 gli episodi sono da me stati vissuti direttamente, quindi niente de relato.
Oltretutto questo modo di fare va a quel servizio proprio all’imprenditore. Perché se mi proponi per lavorare da te, meno di quanto mi serve per vivere, io mi metto in proprio, tentando la sorte. Risultato? Spesso si buttano un mare di soldi, perché una cosa è essere panettiere o pasticciere ed un’altra essere imprenditore, e quindi avere a che fare con fornitori, dipendenti, lo Stato ecc… Però prima di fallire, il neofita rompe le scatole a chi sta già nel settore con una propria impresa, magari anche al suo ex datore di lavoro. Non sarebbe molto meglio dare qualcosa in più oggi ad un dipendente ed evitare concorrenti, in casa, domani???????? Oltre che alimentare con stipendi da fame il mercato dei cambi di casacca mensili, con imprenditori del food che si ritrovano senza dipendenti, perché magari, i dipendenti cambiano proprio settore, cercando il posto pubblico, o la fabbrica.
Temi discussi già varie volte, ma si continuano a sentire cose assurde. Le difficoltà di un imprenditore oggi sono tante e sono note, ma la soluzione non è pagare così poco i dipendenti. Se ne pensino altre mille di alternative per portare utile alla propria impresa, ma sottopagare chi lavora per te NON è una soluzione ma solo l’ennesimo modo per rischiare di trovarsi da soli e di fallire.
Cioè, ma davvero per 200 euro in più al mese, uno si lascia sfuggire un pasticciere con 10 anni e passa di esperienza?????
Cioè ma davvero si offre 800 euro di stipendio per lavorare tutta la notte a fare il pane????
Cioè ma neanche un crocchè sapete fare e vi aprite un locale????
Povera Italia….
