Verona Marco: l’artigiano dei vini eroici massesi


Marco Verona

Marco Verona

di Marco Bellentani

Via dell’Uva. Massa. Toscana. Una tortuosa stradina un poco dissestata si arrampica in un’esplosione di verzura e microproduzioni vitivinicole, spalancandosi al Tirreno con vista su Elba, Liguria, Corsica e costa toscana. Al Numero 10 troviamo un trenino elettrico che viene utilizzato sia per le vendemmie, sia per portare i visitatori, lungo il ripido vigneto, con poco più di un ettaro di proprietà, in quel che è il quartier generale di Marco Verona: filosofo del vino, artigiano naturale, visionario e sognatore, che vede nei vini massesi, nei declivi che si incastonano tra chi aderisce al Consorzio del Candia e chi no, grandi prospettive. Si ispira ai  friulani, ai macerati storici, ne sposa in pieno la naturalezza e la procedura. L’obiettivo è quello di creare qualcosa di nuovo, ma antichissimo, ispirandosi alla tradizione contadina. Dal premio al Bancarel’Vino 2019 per miglior Vino Naturale alla benedizione di Armando Castagno che lo include nel suo libro sui vini artigianali, sono passati pochi mesi. Importanti però…perché Verona, da quest’anno, produce e imbottiglia tutto nella sua proprietà, senza più ricorrere ad una prassi quasi dovuta in territori di microproduzioni, con scarsi spazi per cantine: quella di vinificare da terze parti.  Passione pura, spirito rivoluzionario e, vedremo, anche restauratore. Forza vitale da vignaiolo puro e grande classe.

Marco Verona - La degustazione dei 2019 in Giugno 2020

Marco Verona – La degustazione dei 2019 in Giugno 2020

Andiamo dunque ad assaggiare le nuove versione dei vini di Marco, che per chi non lo conoscesse, hanno il nome di Sedì, Bacca Nera e In Fermento, per un totale di 3000 massimo 4000 bottiglie (non certo del 2019 dove la produzione è ai minimi storici).

Il vino principe è, ancora una volta, il Sedì. Qui sta la knowledge del passato e la visione del futuro: un blend di Vermentino, Trebbiano, Malvasia e Albarola, estratto da una particella sabbiosa con substrato di pietra arenaria. Un fiero rappresentante del territorio: le colline massesi. Fermentazione spontanea (sono banditi coadiuvanti e lieviti selezionati) in acciaio e macerazione sulle bucce per sei giorni (da qui nasce il nome: Sedì). 13°C da due vendemmie blendizzate. Siamo di fronte ad una vera medaglia d’oro, un vino eccelso, di rara qualità e potenza. Persistenza lunga, morbido in una forza controllata dove la base alcolica si perde nell’acidità mista alla ginestra, alle piante aromatiche del podere, alla botta di Cedro, senza lieviti selezionati a rovinar poesia, senza chiarifiche. 2 mesi soli in bottiglia ( e quindi immaginiamo che evoluzione potrà avere!) per un capolavoro clamoroso che vale la visita a Massa. La moda minerale non assume i contorni del sale, ma di una sapidità piacevole. Pieno e voluttuoso, dritto come un treno. Opera magna di Marco Verona, naturale ma piena di cultura. Stupendo.

Marco Verona - Il trenino durante la vendemmia

Marco Verona – Il trenino durante la vendemmia

Segue il Bacca Nera, unione dei vitigni a bacca rossa che Marco ha recuperato nella sua piccola e scoscesa vigna. Un rosso che si scorda i rimontaggi, con 9 giorni di macerazione e con pressatura a torchio di legno. Per la malolattica si scelgono 20 giorni di legno (solo per il 50% del blend). Ne esce un Bacca Nera più beverino, meno aggressivo rispetto al passato, fresco ma polposo. Ricchissimo di frutto e suadente. Un vino contadino dal vestito in giacca e cravatta, decisamente migliore delle ultime annate perché più semplice, più da pasto. Non ingannino queste parole, si tratta di un altro vino di buona finezza e presenza, ma, per chi conosce il passato della piccolissima cantina massese, più libero da schemi lignei.

Marco Verona - La Vista

Marco Verona – La Vista

In Fermento, infine, non è altro che il Sedì a 12,5°C, raccolto una settimana prima, macerato solo 3 giorni e a cui, verso dicembre, è aggiunto il mosto per far ripartire la fermentazione. Subito imbottigliato il vino rifermenta in bottiglia, creando quella bolla naturale che ripercorre in tutto e per tutto la storia locale: Vermentino, Albarola e Malvasia leggeremente frizzante. E’ quello che, un tempo, veniva chiamato dal popolo il Candia: contadino e naturale. Vivace e potente. Un vino, questo, da bere subito, non adatto all’invecchiamento. Per festeggiare e per scoprire la storia locale davanti ai salumi e ai cibi di questo splendido territorio. Non possiamo essere, giocoforza, al livello del Sedì, ma solo perché lo raffronteremo ad un fuoriclasse. Cominciate da In Fermento per capire la storia locale del vino  e delle persone di Massa, gettatevi sul Bacca Nera per pranzare coi tordelli locali e poi degustatevi il Sedì. Un vino ormai patrimonio di questo territorio. Bravo Marco.

Prezzi in cantina: dai 15 ai 20 euro ca

Azienda Agricola Verona Marco
Via dell’Uva, 10, 54100 Massa MS
Tel:329 773 3510