Vesuvio in fiamme, la vendemmia non è compromessa


Il Consorzio Vini del Vesuvio fa il punto sui danni

Continuano senza sosta le attività di spegnimento via terra e via aerea degli ultimi focolai degli incendi che dal 5 agosto stanno interessando alcuni comuni del Parco Nazionale del Vesuvio e in modo particolare la Pineta di Terzigno, la Riserva Integrale Tirone, nonché alcuni territori boschivi dei comuni di Trecase, Ercolano e Ottaviano.

Da un nostro monitoraggio, in costante contatto con la filiera produttiva, a fronte di alcuni terreni ubicati nella zona più alta lambita dai roghi, abbiamo constatato che l’incendio non ha provocato danni rilevanti ai vigneti della Vesuvio DOP, su 260 ettari vitati su tutta l’area del Vesuvio i danni sono di circa 2 ettari.

Abbiamo fatto un giro per le azienda più vicine all’incendio per renderci conto della situazione insieme On. Nicola Caputo Assessore all’Agricoltura della Regione Campania, il quale ha dato subito disponibilità a supportare gli agricoltori e viticoltori colpiti.

Grazie al tempestivo intervento promosso dalla Regione Campania, dall’Ente Parco Nazionale del Vesuvio, dalla Protezione Civile della Regione Campania, dal Corpo Forestale, dai Vigili del fuoco e dai tanti volontari, sono state salvaguardate le attività agricole e i campi agricoli e le loro produzioni di pregio

Pertanto, possiamo rassicurare che le aziende vitivinicole e ricettive del Vesuvio non hanno smesso di essere attive ed operanti.

La vendemmia 2025 non è compromessa le vigne godono di una grande salute e si prospetta una grandiosa annata.

Siamo in continuo aggiornamento con Icqrf di Italia Meridionale per l’andamento della vendemmia e garantirne una tracciabilità al consumatore finale.

Il Vesuvio è l’anima della nostra produzione che identifica fortemente i nostri vini, i viticultori sono i guardiani del nostro territorio che difendono un patrimonio agricolo unico al mondo per trasferirlo alle generazioni future.

Un ringraziamento a tutte le persone e alle istituzione che in questi giorni stanno lavorando incessantemente per arginare questa emergenza

Un commento

  1. Non è così semplice.Anche se le vigne non sono state danneggiate direttamente non toglie che i composti volatili ( Smoke Taint)presenti nel fumo non si siano depositati sugli acini dando poi al vino sentori non piacevoli.Secondo il mio modesto parere l’uva andrebbe analizzata e se inquinata non vanificarla.In questo caso le istituzioni potrebbero intervenire con risarcimenti adeguati invocando lo stato di calamità naturale. FRANCESCO

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