Vini di Sant’Elena a Gradisca d’Isonzo


Vini Sant'Elena

Vini Sant’Elena

di Enrico Malgi

Fa sempre bene ogni tanto uscire fuori dal proprio ambito territoriale per andare a scoprire nuove ed eccellenti proposte vitivinicole in altri luoghi. Come nel caso presente che riguarda l’azienda agricola biologica friulana Sant’Elena di Dominic Nocerino, importatore italo-americano che si avvale della fattiva consulenza enologica di Vincenzo Mercurio, consacrato pochi giorni fa come migliore enologo italiano.

In un recente passato ho già avuto l’occasione di assaggiare i vini aziendali, mentre adesso mi trovo alle prese con sei etichette di nuove annate equamente divise: tre bianche e tre rosse.

Controetichette vini Sant'Elena

Controetichette vini Sant’Elena

Friulano Friuli Isonzo Rive Alte Dop 2020. Soltanto Friulano (ex Tocai) maturato in acciaio e poi affinato in vetro. Gradazione alcolica di tredici e mezzo. Prezzo finale Ho.Re.Ca. di 11.00 euro.

Colore giallo paglierino luminoso e bene sfaccettato. Bouquet intensamente affastellato da complessi e variegati profumi di clementina, mela, pera, pesca, mandorla, ananas, papaya, fiori bianchi, tiglio e salvia, che si uniscono a sfiziosi appigli speziati. In bocca penetra un sorso garbato, aggraziato, accomodante, aggiustato, flessuoso e sapido. Buona la vena acida. Sviluppo palatale elegante, leggiadro, soave, arioso ed ottimamente impostato. Ottimamente espressa la potenzialità di evolvere nel tempo. Allungo finale gradevolissimo. Da abbinare ad un risotto ai funghi porcini ed anche all’immancabile prosciutto di San Daniele per pareggiare così i conti.

Sauvignon Blanc Friuli Isonzo Rive Alte Dop 2020. Sauvignon Blanc in purezza. Affinamento in acciaio ed elevazione in boccia. Tasso alcolico di tredici gradi. Prezzo finale Ho.Re.Ca. di 11,00 euro.

Alla vista si presenta un colore giallo paglierino lucido e non troppo carico. Caratteristico il goliardico spettro aromatico destinato ad un naso indagatore, misurato e molto disponibile, il quale certifica una pluralità di fragranze che comprendono in primis frutta nostrana ed esotica come la pesca gialla, l’albicocca, la mela cotogna, il pompelmo, il mango ed il frutto della passione. In seguito si registrano anche afflati di ginestra, bosso e l’immancabile e varietale percezione di pipì di gatto in misura ridotta. In bocca entra un sorso sospiroso, accattivante, goloso, fresco, glicerico, vellutato, essenziale e deliziosamente aromatico. Palato ben disteso e dotato di ottima spinta. Può durare integro ancora per alcuni anni. Chiusura rimarchevole. Da preferire su un piatto di spaghetti a vongole e latticini.

Chardonnay Friuli Isonzo Rive Alte Dop 2020. Chardonnay al 100%. Affinamento in acciaio e bottiglia. Tenore alcolico di tredici gradi. Prezzo finale Ho.Re.Ca. di 9,80 euro.

Nel bicchiere risalta una sontuosa tonalità di giallo paglierino vivo ed attraente. Ventaglio olfattivo depositario di un gradevole e varietale crogiolo, che espande multiple fragranze di pesca bianca, mela verde, pera Williams, albicocca, banana, litchi, bucce di limone, fiori di acacia e miele. Briciole speziate in sottofondo. Approccio palatale che subito si rivela freschissimo, rotondo, aggraziato e godurioso. Silhouette elegante, affascinante, ammaliante e sospirosa. Stile pulito e lineare. Longevità a lunga scadenza. Chiosa finale su toni molto espansivi e riccamente ricamati. Da provare su un risotto ai frutti di mare e carne bianca.

Merlot Friuli Isonzo Rive Alte Dop 2016. Solo Merlot affinato in botti grandi di rovere per venti mesi. Elevazione in bottiglia per due anni. Alcolicità di quattordici gradi. Prezzo finale Ho.Re.Ca. di 12,00 euro.

Ecco qui un tipico esempio di un vino di provenienza francese, alla stregua del Sauvignon Blanc e dello Chardonnay precedenti, che in Friuli è ormai di casa da tempo immemorabile.

Veste cromatica segnata da un fulgido colore rosso rubino sfavillante. Da manuale l’ottimo bouquet che sprigiona voluttuose e molteplici essenze di ciliegia, ribes, mirtilli, lamponi, fragole, more, violetta, rosa, menta, tartufo, pepe nero, caffè torrefatto, tabacco, mentolo, cacao e goudron. In bocca entra un sorso pieno, fresco, elegante, ammorbidito, arrotondato, ruffiano, fruttato e speziato. Bene evoluta la trama tannica che esalta un disegno finemente ricamato. Percezione tattile in perfetto equilibrio e che poi si dimostra aristocratica, perforante, caratteriale ed intrigante. Serbevolezza a lunga scadenza. Chiusura su toni nitidi ed appaganti. Perfetto su un piatto di pasta al ragù e formaggi semistagionati.

Tato Venezia Giulia Doc 2016. Tipico taglio bordolese con Merlot, Cabernet Sauvignon e Cabernet Franc. Dopo la raccolta le uve vengono fatte appassire per un mese su plateau. Maturazione in barriques per due anni ed altrettanto periodo per l’affinamento in vetro. Gradazione alcolica di quattordici gradi. Prezzo finale Ho.Re.Ca. di 17,00 euro.

Nel bicchiere occhieggia un solare colore rosso rubino. Al naso salgono subito eterogenei e sontuosi profumi di tanta buona frutta fresca della pianta e del sottobosco e sospiri floreali di rosso vestiti, insieme a pregevoli e caratteristici umori di liquirizia, nocciole e mandorle tostate, fichi secchi, cardamomo, baccelli di piselli, peperone verde, foglia di pomodoro, fiori secchi, pepe verde, eucalipto, menta piperita, grafite e catrame. Bocca subito disponibile ad accogliere un sorso caldo, polposo, avvolgente, balsamico, materico, sapido, raggomitolato, intenso, affascinante, composito, glicerico e tagliente. Trama tannica talentuosa. Coté ben calibrato, reattivo, scattante e dinamico. Palato perfettamente in asse, grazie ad un’estrazione ed un’elevazione di rara precisione gustativa. Zenit ancora molto lontano. Affondo finale decisamente persistente. Farà bene la sua parte su una grigliata di carne e/o sul locale formaggio Montasio stagionato.

Quantum Pignolo Isonzo del Friuli Doc 2016. Pignolo in purezza affinato in botti di rovere per ben quattro anni. Elevazione in bottiglia per un anno. Tasso alcolico di quattordici gradi. Prezzo finale Ho.Re.Ca. di 30,00 euro.

Ecco qui il Pignolo, caratteristico ed antico vitigno autoctono a bacca rossa tipicamente friulano. Sembra che il suo nome derivi da “pigna”, perché possiede un grappolo molto serrato e compatto a forma di pigna appunto.

Il bicchiere è tinto da un luminoso colore rosso rubino. Il timbro olfattivo è denso di pregevoli profumi, che subito rimembrano drupe della pianta e del sottobosco in egual misura, in concomitanza con effusioni floreali e vegetali di ottima caratura. Gradevoli poi le successive costumanze speziate e terziarie, che fanno le fuse al naso. Sorso raffinato e penetrante, ma anche potente, complesso, strutturato, vibrante e corposo. Acidità evoluta. Tannini ovviamente presenti, ma senza fare danni. Tensione palatale sapida, sapientemente armonica, fine, infiltrante, ficcante e ben bilanciata. Perfetto l’uso del legno. Futuro roseo e senza alcun limite temporale. Scatto finale decisamente appagante. Da associare ai classici piatti di terra del Friuli.

Una batteria di vini territoriali davvero esaltanti, che rendono pieno merito ad un’azienda vitivinicola all’avanguardia e che rappresentano poi lo specchio fedele di una vocata regione come quella del Friuli.

 

Sede a Gradisca d’Isonzo (Go) – Via Gasparini, 1

Tel. 0481 92388 – Fax 0481 92176

[email protected] – www.sant-elena.com

Enologo: Vincenzo Mercurio

Ettari vitati:35

Vitigni: Pignolo, Merlot, Cabernet Sauvignon, Tocai Friulano, Traminer, Riesling Renano, Chardonnay, Sauvignon Blanc e Pinot Grigio

 

12 aprile 2022

Vini azienda Sant'Elena

Vini azienda Sant’Elena

di Enrico Malgi

In Friuli si pratica da sempre una viticoltura di grande spessore qualitativo, grazie alla formidabile dotazione di vitigni prettamente autoctoni, che solo qui allignano, insieme a molteplici varietà alloctone, nazionali ed internazionali, che insistono sul territorio da tempo immemorabile, tanto da essere considerate ormai stanziali.

L’occasione per assaggiare dopo qualche tempo i vini friulani me l’ha fornita l’Azienda Agricola Sant’Elena di Gradisca d’Isonzo, che appartiene all’importatore italo-americano Dominic Nocerino.

Controetichette vini azienda Sant'Elena

Controetichette vini azienda Sant’Elena

Quattro le bottiglie degustate, due bianchi e due rossi equamente divisi tra vini territoriali ed internazionali.

Friulano Rive Alte Friuli Isonzo Biologico Dop 2019. Friulano in purezza vendemmiato a metà settembre. Affinamento in acciaio sulle fecce fini per un anno e mezzo. Gradazione alcolica di dodici e mezzo. Prezzo finale di 16,00 euro.

Il Friulano, come lascia sottintendere il nome, è una specie varietale di chiara pertinenza regionale e che è stata oggetto di un contenzioso burocratico a livello europeo, perché fino al 2008 il vino si chiamava “Tocai” e poi invece ha dovuto cambiare la denominazione in quanto il marchio originale è passato al “Tokaji” ungherese.

Nel bicchiere risalta un giovane colore giallo paglierino lucentemente attraente. Ampiezza aromatica depositaria di un voluminoso e variegato pot pourri di profumi che lascia enormemente soddisfatto un naso oltremodo indagatore. L’incipit è appannaggio di articolate e calibrate nuances fruttate di mandorla amara, pera, albicocca, pesca gialla, melone bianco, ananas, cedro, uva spina e kiwi. Gradevoli poi i sentori di gelsomino, ginestra, erbe aromatiche, lavanda e miele. Sorso subito fresco, aggraziato, compiacente, stimolante, elegante, morbido, sapido e fruttato. Tattilità palatale pulita, leggiadra, confortante, cristallina, sapida, equilibrata e speziata, che anticipa un finale davvero appagante. Da preferire su un risotto ai frutti di mare e prosciutto crudo di San Daniele.

Chardonnay Rive Alte Friuli Isonzo Biologico Dop 2019. Soltanto Chardonnay raccolto a metà settembre. Maturazione in acciaio sulle fecce fini per un anno e mezzo. Gradazione alcolica di dodici e mezzo. Prezzo finale di 16,00 euro.

Limpido e gioioso il bel colore giallo paglierino nel bicchiere. Cristallina la purezza del tratto aromatico, che esibisce un fulgido bouquet intensamente affastellato da sontuosi ed emancipati svolazzi di mela verde, albicocca, pesca, nocciola, agrumi, banana, pompelmo, mango, ananas, papaya, acacia, giglio, zafferano e zenzero. In bocca penetra un sorso teso, glicerico, soave, affascinante, succoso, sapido, carezzevole e sospiroso. Palato fine, seducente, dinamico e rotondo. Polpa setosa. Portamento elegante. Registro gustativo ammaliante, fascinoso, voluttuoso e saporito. Allungo finale decisamente persistente e piacevole. Da abbinare ad un piatto di spaghetti a vongole e mozzarella.

Cabernet Sauvignon Venezia Giulia Igt 2013. Cabernet Sauvignon al 100% che in Friuli è ormai accasato da moltissimo tempo. Vendemmia effettuata a fine ottobre. Affinamento per tre anni in botte di rovere francese da 20 hl. Gradazione alcolica di tredici e mezzo. Prezzo finale di 20,00 euro.

Sfavillante il goliardico colore rosso rubino-granato. Timbrica olfattiva orgogliosamente costellata da intensi profumi di tanta buona frutta fresca, che si concretizzano attraverso goduriosi afflati di ciliegia, prugna, fragola, mirtilli, ribes e lamponi. Ben riconoscibile, dominante ed immancabile poi il varietale sospiro del peperone verde, che si integra a meraviglia con sagaci impronte odorose di fiori rossi, foglia di pomodoro, pepe verde, eucalipto, baccelli di piselli, menta piperita e caffè torrefatto. Lodevoli i sentori empireumatici. Attacco in bocca profondo, tagliente, materico, minerale, balsamico, elegante e fine. Gusto decisamente morbido, vellutato, equilibrato, brillante e scattante. Regale il registro tannico. Sviluppo palatale ficcante, caratteriale, raffinato, intrigante e dinamico. Zenit ancora lontano. Chiusura persistentemente edonistica. Da provare su una tagliata di carne arrosto e formaggio Montasio.

Quantum Pignolo Isonzo del Friuli Doc 2013. Soltanto Pignolo, un antico e raro vitigno autoctono friulano. Raccolta delle uve tra fine settembre ed inizio ottobre. Quattro anni di affinamento in barriques e poi elevazione in vetro per altri due anni. Gradazione alcolica di quattordici e mezzo. Prezzo finale di circa 40,00 euro.

Alla vista si appalesa uno scintillante colore rosso granato. Dall’ampio crogiolo si sprigionano eterei e doviziosi profumi di dolci bacche della pianta e del sottobosco, che vanno ad allietare le narici. Nuances di viola, garofano, erbe officinali ed humus contribuiscono ad alimentare poi tutto il corredo olfattivo, insieme a captazioni speziate di pepe nero, chiodi di garofano e noce moscata. Sontuose le sfaccettate vibrazioni terziarie. In bocca fa il suo ingresso un sorso avvolgente, elegiaco, caldo, stilisticamente perfetto, infiltrante, elegante nel suo portamento, affabulatore, schietto e complesso. Tattilità permeata da ottima acidità, armonia, pienezza di gusto, equilibrio e sapidità. Trama tannica ricamata da notevole finezza. Rovere ben dosato. Durerà integro ancora per alcuni anni. Retroaroma impagabile. Da associare ai classici piatti della cucina friulana come cjalsons, gòlas e frico.

Vini friulani davvero eccellenti questi di Sant’Elena, che rappresentano magnificamente il vocato e multiforme areale regionale.

 

Sede a Gradisca d’Isonzo (Go) – Via Gasparini, 1

Tel. 0481 92388 – Fax 0481 92176

[email protected]www.sant-elena.com

Enologo: Vincenzo Mercurio

Ettari vitati:35

Vitigni: Pignolo, Merlot, Cabernet Sauvignon, Tocai Friulano, Traminer, Riesling Renano, Chardonnay, Sauvignon Blanc e Pinot Grigio