Vini Bosco De’ Medici – Nuove annate


Vini Bosco De' Medici

Vini Bosco De’ Medici

di Enrico Malgi

Il Vesuvio, il vulcano più famoso al mondo e visitato da migliaia di turisti ogni anno, emana un suo misterioso fascino così prorompente ed attraente. Ad aumentare ancora di più il suo enorme charme ci pensano poi le floride vigne che si abbarbicano sui suoi fianchi, contribuendo così ad ampliare l’aureo alone che lo circonda.

In questo suggestivo areale opera con successo l’azienda Bosco De’ Medici dei soci Giuseppe Palomba ed Antonio Monaco, che sfoderano eccellenti vini che si rifanno alla secolare tradizione vitivinicola vesuviana. I vitigni, infatti, sono quelli tradizionali del territorio: Aglianico, Piedirosso, Falanghina e Caprettone, con quest’ultima varietà che è prettamente autoctona proprio del Vesuvio.

Due etichette di nuove annate sono state oggetto di un mio recente assaggio.

Controetichette vini Bosco De' Medici

Controetichette vini Bosco De’ Medici

Pompeii Pompeiano Bianco Igt 2020. Soltanto Caprettone vendemmiato a fine settembre. Macerazione e fermentazione in anfora. Affinamento per nove mesi in acciaio e poi elevazione in vetro. Tasso alcolico di tredici gradi. Prezzo finale di 25.00 euro. Bottiglie prodotte numero 5.000.

Nel bicchiere si staglia un limpido e solare colore giallo paglierino, appena venato di schizzi verdolini. Dall’espressivo e caratteristico bouquet esalano deliziosi e delicati profumi di un’ottima scorta fruttata, che ricordano la mela, l’albicocca, la pesca, la pera, la clementina ed il melone bianco. Di seguito emergono poi afflati floreali e vegetali ordinatamente compiacenti di ginestra, gelsomino, caprifoglio, finocchietto selvatico e menta. Gradevoli gli umori speziati e sulfurei. In bocca penetra un sorso scorrevole, rinfrescante, gioioso, educato, suadente, aggraziato, morbido, intrigante e sapido. Portamento elegante e sinuoso, armonico e leggiadro. Chiosa finale fluida ed appagante. Da preferire su piatti di mare senza pomodoro e formaggi freschi.

Pompeii Pompeiano Rosso Igt 2020. Piedirosso in purezza vendemmiato.  ad inizio di ottobre. Maturazione in acciaio per un anno. Tenore alcolico di tredici gradi. Prezzo finale di 17,00 euro. Bottiglie prodotte numero 5.000.

Classico il colore rosso rubino-purpureo che tinge il calice. Sontuoso e sospiroso l’elegante profilo olfattivo, che sciorina con suadente grazia le sue performanti fragranze di ciliegia, fragola, melagrana, ribes, mirtilli, geranio, violetta e macchia mediterranea. Deliziose le percezioni speziate.  Attacco in bocca subito fresco, morbido, vellutato, gentile, balsamico, fine, equilibrato, minerale e fruttato, per la felicità di un gusto che si rivela estremamente accattivante ed infittito poi da sensazioni agili, pulite, seducenti, affascinanti, armoniche, rotonde e raffinate. Trama tannica bene affusolata e levigata. Chiusura relativamente amarognola ed edonistica. Da provare su un piatto di spaghetti al pomodoro e zuppa di pesce.

 

Sede a Pompei (Na) – Via Antonio Segni, 43

Tel. 081 8506463 – Cell. 338 2828234 – 339 4209163

[email protected]www.boscodeimedici.com

Enologo: Vincenzo Mercurio

Ettari vitati: 8 – Bottiglie 15.000

Vitigni: Piedirosso, Aglianico, Falanghina e Caprettone.

 

Agosto 2021

di Enrico Malgi

A distanza di alcuni secoli Giuseppe Palomba ed Antonio Monaco hanno ripreso orgogliosamente uno stemma appartenuto ad un ramo della nobile famiglia fiorentina dei Medici, che si erano trasferiti nel comune napoletano di Ottaviano a metà ‘500. Si tratta della lettera “M” incoronata, ritrovata fortuitamente presso un loro vigneto ed inserita poi nel logo aziendale e sulle etichette delle bottiglie di vino prodotte.

Vincenzo Mercurio e Giuseppe Palomba

Vincenzo Mercurio e Giuseppe Palomba

Sono otto gli ettari vitati aziendali collocati alle falde del Vesuvio, più una winery inserita all’interno di un’ampia struttura alberghiera in quel di Pompei, che è munita di maneggio, scavi archeologici ed anche di un minuscolo vigneto sperimentale. Ovviamente i vitigni coltivati a piedefranco sono prettamente territoriali: Piedirosso, Aglianico, Caprettone e Falanghina, curati dall’enologo Vincenzo Mercurio.

Scavi all'interno del Resort Bosco De' Medici

Scavi all’interno del Resort Bosco De’ Medici

Basilica di Pompei vista dal Resort Bosco De' Medici

Basilica di Pompei vista dal Resort Bosco De’ Medici

Nella mia recente visita ho potuto degustare cinque vini.

Bosco de' Medici

Bosco de’ Medici

Controetichette vini Bosco De' Medici

Controetichette vini Bosco De’ Medici

Lavaflava Lacryma Christi Bianco Vesuvio Doc 2019. Uvaggio di Caprettone e Falanghina. Vendemmia effettuata a fine settembre. Affinamento per sei mesi in acciaio sulle fecce fini. Tasso alcolico di tredici gradi. Prezzo finale Horeca di 8,30 euro.

Gradevole alla vista il bel colore giallo paglierino luminoso. Espansivo e bene articolato il sospiroso bouquet, dal quale il naso aspira in primis copiosi profumi di una scorta di tanta buona frutta fresca e fiori, che si concretizzano in fragranze di albicocca, susina gialla, mandorla fresca, mandarino, ginestra, gelsomino e biancospino, accompagnate poi da credenziali di erbe aromatiche, sentori sulfurei e giocosità speziate. In bocca penetra un sorso fresco, sapido, morbido, leggiadro, accomodante, succoso, aggraziato, elegante e soave. Tattilità bene impostata, armonica e voluttuosa. Scatto finale appagante. Da consumare su un piatto di spaghetti a vongole.

Pompeii Pompeiano Bianco Igt 2019. Soltanto Caprettone lavorato in acciaio ed anfora per sei mesi. Gradazione alcolica di dodici e mezzo. Prezzo finale Horeca di 10,50 euro.

Nel bicchiere risalta un bel colore giallo paglierino trasparente e vivacemente giovane. Al naso salgono preziosi e delicati profumi fruttati e floreali di agrumi, mela, albicocca, gelso, ginestra e caprifoglio. Goliardici rigurgiti minerali, afflati di finocchietto selvatico e briciole speziate vanno a completare poi l’ottimo quadro olfattivo. In bocca entra un sorso scorrevole, morbido, acidulo, equilibrato, appagante e fumé. Gusto ben delineato su note suadenti, intriganti e ben ricamate. Chiusura seducente. Da provare insieme a finger food e formaggi freschi.

Vigneto Bosco de' Medici

Vigneto Bosco de’ Medici

Pompeii Pompeiano Bianco Igt 2018. Tutto uguale al millesimo precedente.

Qui il colore vira verso un cromatismo giallo più carico. Emblematico lo spettro aromatico, che espande a tutto tondo godibili nuances di clementina, pesca bianca, pera, cantalupo, fiori bianchi e gentilizie vegetali di macchia mediterranea. Impatto del sorso sulla lingua rinfrescante, pulito, sapido, minerale, fruttato, succoso, glicerico, rotondo e reattivo. Cadenzate le cenerine percezioni palatali, che anticipano un fraseggio finale godurioso e sensitivo. Perfetto l’abbinamento con un risotto ai  frutti di mare.

Pompeii Pompeiano Rosso Igt 2017. Piedirosso in purezza. Vendemmia effettuata nella prima decade di ottobre. Fermentazione malolattica in acciaio. Affinamento in acciaio e poi passaggio in tonneaux. Gradazione alcolica di tredici e mezzo. Prezzo finale Horeca di 9,60 euro.

Tipica la veste cromatica segnata da un colore rosso purpureo. Al naso il raggiante bouquet sciorina un pot pourri di netti ed eleganti profumi, che rimembrano la fragola, la ciliegia, i frutti di bosco, il geranio e l’iris. In seguito si appalesano anche credenziali di erbe aromatiche, di spezie orientali e di terra vulcanica. Approccio palatale morbido, fresco, insinuante, snello, balsamico, essenziale, affabulatore, gentile, sottile, agile e scattante. Grip docile e fine. Frutto compatto e vivace. Tannini affusolati come da copione. Bocca di fusione, per un gusto bene equilibrato, suggestivo, accattivante e seducente. Resterà integro ancora per qualche anno. Regale lo scatto finale. Da preferire su una genovese e/o su una bella zuppa di pesce.

Bosco De' Medici Vigneto all'interno del Resort

Bosco De’ Medici Vigneto all’interno del Resort

Pompeii Pompeiano Rosso Igt 2015. Tutto identico all’etichetta precedente, a parte il grado alcolico che si attesta a tredici gradi.

Bicchiere tinto da un colore rosso rubino scintillante con riflessi purpurei. Profilo olfattivo fatto segno a connotazioni odorose ricche di modulate elargizioni di amarena, melagrana, ribes, lamponi, mirtilli e violetta. Naso percettore anche di voluttuosi profumi speziati di noce moscata, chiodi di garofano, anice e zenzero. Echi sulfurei di cenere nera dove sono abbarbicate le viti. Chiose terziarie. Sorso vellutato, carezzevole, elegante, rotondo e tagliente. Trama tannica gioiosamente levigata. Sviluppo palatale profondo, espansivo, raffinato, edonistico e complesso. Un vino che va diritto al cuore e che promette di allungare la sua esistenza. Retroaroma persistente ed epicureo. Da provare su un piatto di pasta al ragù e carne bianca e rossa.

Cantina Bosco De' Medici

Cantina Bosco De’ Medici

Una batteria di vini territoriali in grande spolvero e segnati poi da un prezzo davvero molto conveniente, perché il Vesuvio sa ripagare coloro che lo trattano bene.

Bosco de' Medici Insegna

Bosco de’ Medici Insegna

Sede a Pompei (Na) – Via Antonio Segni, 43
Tel. 081 8506463 – Cell. 338 2828234 – 339 4209163
[email protected]www.boscodeimedici.com
Enologo: Vincenzo Mercurio
Ettari vitati: 8 – Bottiglie prodotte: 15.000
Vitigni: Piedirosso, Aglianico, Falanghina e Caprettone.

 

4 Commenti

  1. Conoscevo i vini(sempre buoni e sopra la media)ma non i prezzi che mi sembrano più che onesti e competitivi.Complimenti e ad maiora PS Grazie per la foto di Mercurio senza ali ma un po’ cresciuto e sopratutto sempre più barbuto FM

  2. Si tratta davvero di grandi vini territoriali caro Francesco. Diciamo che l’areale vesuviano ha grandi potenzialità ancora in parte inespresse. Però vedo che qualcosa si muove, grazie all’impegno di giovani viticoltori, insieme a figure professionali di alto livello.

  3. Vini territoriali davvero straordinari caro Francesco. L’areale vesuviano per fortuna si è oltremodo sviluppato negli ultimi tempi, grazie alla dotazione di esemplari vitigni autoctoni o stanziali e ad aziende vinicole che si sono imposte di rivalutare tutto il territorio con impegno e serietà, investendo in loco grosse risorse economiche. Senza dimenticare poi che in tutto questo proprio il Vesuvio recita un ruolo determinante, fungendo da perfetto polo di grande attrazione turistica. Per adesso le aziende locali sono ancora poche, ma penso che nei prossimi anni ci sarà uno sviluppo ancora maggiore.

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