Vini di Montagna Les Cretes


Vini Les Cretes

Vini Les Cretes

di Enrico Malgi

In Valle d’Aosta esiste il più piccolo territorio vitivinicolo regionale, che può contare su meno di cinquecento ettari vitati, di cui soltanto trecento destinati alla produzione di vini a denominazione di origine, divisi tra alta montagna e collina. La produzione totale sfiora i due milioni di bottiglie l’anno. Attualmente sono attive sei cooperative ed una quarantina di aziende private. I vitigni sono allevati su terrazzamenti con muretti a secco e maggiormente sono a piedefranco ed autoctoni. Di questo minuscolo areale se n’è sempre parlato poco, ma sicuramente ci sono bottiglie di estrema qualità molto interessanti che meritano l’attenzione e l’apprezzamento generale.

Tra le aziende di spicco quella de Les Cretes di Costantino Charrère di Aymavilles è unanimemente considerata tra le migliori. La data di nascita ufficiale è del 1989, anche se sembra che la fondazione risalga addirittura al 1750. E proprio di questa azienda ho assaggiato in questi giorni sei bottiglie di grande pregio.

Controetichette vini Les Cretes

Controetichette vini Les Cretes

Petite Arvine Valle d’Aosta Dop 2021. Soltanto Petite Arvine, tipica varietà locale a bacca bianca coltivata fino ad oltre settecento metri di altezza. Maturazione in acciaio. Prezzo finale di 15,00 euro. Bottiglie prodotte numero 25.000.

Alla vista si presenta un brillante colore giallo paglierino, attraversato da giovani riverberi verdognoli. Espressivo e composito il bouquet che si apre al naso, sprigionando voluttuose essenze di clementina, mela, susina bianca, nespola, melone bianco, frutto della passione, ananas, gelsomino, peonia ed erbe aromatiche. Sorso fresco, delicato, affusolato, morbido, sapido, minerale e floreale. Fraseggio palatale suadente, cristallino e sospiroso. Finale giustamente godibile. Da abbinare a piatti a base di pesce senza pomodoro e carni bianche. Una bella scoperta davvero questo vino, che pare abbia un’attinenza con lo Chasselas coltivato in Svizzera e in Savoia.

Chardonnay Cuvee Bois Valle d'Aosta Dopo 2019 Les Cretes e risotto alla pescatora

Chardonnay Cuvee Bois Valle d’Aosta Dopo 2019 Les Cretes e risotto alla pescatora

Chardonnay Cuvée Bois Valle d’Aosta Dop 2019. Chardonnay in purezza allevato sui settecento metri di altezza. Affinamento in barriques di rovere francese per un anno. Elevazione in vetro per due mesi. Gradazione alcolica di quattordici e mezzo. Prezzo finale di 40,00 euro. Bottiglie prodotte numero 18.000.

Splendido il prorompente colore giallo paglierino. Imperioso il ventaglio olfattivo, che elargisce intensi, complessi e pluralistici profumi di pesca bianca, mela verde, pera, banana, pompelmo, mandorla, nocciola, arachidi tostate, cedro candito, albicocca essiccata, mimosa, timo, burro, miele, noce moscata, pepe bianco e cannella. Sottofondo gradevolmente fumé. Attacco in bocca fine, aristocratico, affascinante, seducente, armonico, glicerico, teso, minerale e sapido. Gusto profondo, polposo, generoso, arrotondato, balsamico, equilibrato e sontuoso. Chiusura su toni estremamente persistenti ed edonistici. Da provare su un risotto alla pescatora e fonduta valdostana. Un grande Chardonnay questo, che può competere sicuramente ad armi pari con quelli della Borgogna.

Bianco Neige D’Or Valle d’Aosta Dop 2018. Blend di Petite Arvine al 60% affinata in botte grande e saldo di Pinot Gris e Chardonnay in parti uguali maturati in barriques. Permanenza sur lies per un anno ed elevazione in bottiglia per un anno e mezzo. Gradazione alcolica di tredici e mezzo. Prezzo finale di 60,00 euro. Bottiglie prodotte numero 3.300. Il nome dell’etichetta (in italiano “Neve d’Oro”) è ispirato al candore della neve che imbianca le montagne valdostane.

Cromatismo segnato da uno splendente colore giallo paglierino. Spettro aromatico di eccezionale presa olfattiva, in cui subito primeggiano goliardici e variegati profumi fruttati di pesca bianca, mela, banana, pompelmo, lime, frutto della passione, papaya, ananas e litchi, insieme a credenziali di fiori di campo. In appresso si materializzano anche rigurgiti speziati di cannella e di chiodi di garofano e sentori terziari. In bocca esordisce un sorso accattivante, elegante, fruttato, fascinoso, raffinato, complesso, morbido, minerale, cremoso e fresco. Tattilità palatale avvolgente, consistente, armonica e seducente, che prelude ad una chiosa finale persistentemente epicurea. Perfetto per accompagnare un piatto di spaghetti a vongole e formaggi di alpeggio non troppo stagionati.

Fumin Valle d’Aosta Dopo 2019. Fumin al 100%, una varietà a bacca rossa prettamente valdostana, coltivata a seicentocinquanta metri di altezza ed il cui nome deriva dal colore grigio fumo dei sui acini. Da classico vino da taglio, nel 1993 fu proprio l’azienda Les Cretes a sperimentarlo in purezza per la prima volta.  Maturazione per un anno in botti di rovere francese e poi affinamento in boccia per sei mesi. Tasso alcolico di tredici gradi. Prezzo finale di 21,00 euro. Bottiglie prodotte numero 7.000.

Bicchiere tinto da un fulgido colore rosso rubino, screziato di lampi purpurei. Un pot pourri di intensi e pregevoli profumi fa le fusa alle narici, per accattivarsi le grazie dell’olfatto. Solido il sospiroso afflato di tanta buona frutta rossa piccola e media che si approccia al naso, unitamente a plastici umori floreali e vegetali. Variazione fumé. Giocosità speziata ed elevazione terziaria di tabacco, liquirizia, ginepro, china, grafite e catrame vanno a chiudere compiutamente un ellittico cerchio. Sorso asciutto, complesso, corposo, austero, succoso, sapido, morbido ed elegante. Buona la spalla acida, che alimenta un’ottima beva. Tannini bene affusolati. Serbevolezza a lunga gittata. Scatto finale leggermente amarognolo e decisamente persistente. Abbinamento con carni rosse e selvaggina. Anche questo vino si è dimostrato una vera chicca.

Merlot Le Merle Valle d’Aosta Dop 2018. Solo Merlot allevato a seicentocinquanta metri di altezza. Maturazione per un anno e mezzo in barriques di rovere francese. Affinamento in vetro per un anno. Gradazione alcolica di tredici e mezzo. Prezzo finale di 26,50 euro. Bottiglie prodotte numero 4.000.

Esemplare il colore rubino carico e sfolgorante. Dall’ampio e sfaccettato caleidoscopio si sprigionano calibrati ed intensi profumi che si concretizzano in primis con un’esplosione di piccoli frutti del sottobosco, che si intersecano poi a voluttuose essenze di ciliegia e di prugna. Godibili poi le eterogenee fragranze di violetta, rosa, erbe officinali, tartufo, chiodi di garofano, noce moscata, pepe nero, zenzero, caffè torrefatto, cacao, tabacco, mentolo e balsamo. Sulla lingua plana un sorso scorrevole, morbido, polposo, elegante, equilibrato, collaborativo, stimolante, teso e fine. Corpo ottimamente tornito. Trama tannica preziosa ed intrigante. Vino sicuramente molto longevo. Fraseggio finale lungo e profondo. Si abbina perfettamente con un tagliere di ottimi salumi valdostani come il lardo di Arnad, lo Jambon de Bosses e la Mocetta.

Pinot Nero Revei (Orologio) Valle d’Aosta Dop 2019. Pinot nero in purezza coltivato a circa ottocento metri di altezza. Maturazione in tonneaux per un anno e mezzo e poi affinamento in boccia per un altro anno e mezzo. Gradazione alcolica di quattordici e mezzo. Prezzo finale di 34,50 euro. Bottiglie prodotte numero 900.

Il Pinot nero ha trovato nel rarefatto clima di montagna valdostano un perfetto alleato, in quanto questo vitigno di origine borgognona preferisce condizioni climatiche fresche per preservare i suoi eccellenti aromi, che tendono a degradarsi se i grappoli d’uva maturano molto. Come si sa il Pinot nero, così come il Sauvignon blanc, presenta uve inodori per cui il carattere olfattivo identitario appare soltanto dopo la fermentazione alcolica come aroma varietale indiretto.

Nel bicchiere si staglia un brillante colore rosso rubino trasparente. Etereo ed ottimamente affastellato il ricco ed intessuto bouquet che si propone al naso. L’input è appannaggio di sostanziose, eleganti ed inconfondibili nuances fruttate di ribes, lampone, mirtillo, more e fragolina, in aggiunta poi a compiacenti vezzi di viola, menta, spezie e sospiri terziari. In bocca penetra un sorso detentore di un bonus di calore, subito stemperato però da sensazioni palatali di freschezza, finezza, espressività, equilibrio, armonia, rotondità e fascino. Tannini vellutati. Percezione tattile setosa, carezzevole, seducente, sapida e fruttata e sublimata da una silhouette ammaliante e slanciata. Legno perfettamente calibrato. Può durare integro per diversi anni. Retroaroma impagabile ed appagante. Da consumare su una guancia di vitello brasata al vino rosso valdostano e toma di Gressoney.

Una batteria di vini inediti davvero superlativi che mi hanno completamente affascinato e soddisfatto.

 

Vini di Montagna Les Cretes Società Agricola di Charrère 

Aymavilles (Ao) – Località Villetos

Tel. 0165 902274 – Fax 0165 902758

[email protected]www.lescretes.it

Enologo: Raffaele Crotta

Ettari vitati: 30 – Bottiglie prodotte: 225.000

Vitigni: Petite rouge, Premetta, Fumin, Picotendro, Merlot, Pinot Nero, Syrah, Petite Arvine, Pinot Grigio e Chardonnay. 

 

2 Commenti

  1. Fanno anche un ottimo metodo classico brut e rosè.Una delle migliori aziende non solo per qualità ma anche per gamma di etichette.PS Per chi si trovasse a passare ed è sommelier o comunque persona che lavora nel mondo del vino ricordo che usano praticare uno sconto del venti per cento.FM

  2. Si caro Francesco nella minuscola Valle d’Aosta si producono vini territoriali davvero eccellenti. I vitigni sono quasi tutto locali, oppure di origine francese. D’altra parte la Valle d’Aosta è una regione confinante con la Francia ed i locali parlano il patois che deriva proprio dalla lingua transalpina, oltre all’italiano ovviamente.

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