Vini Poggio alla Meta


Vini Poggio alla Meta

Vini Poggio alla Meta

di Enrico Malgi

Lo so che in questo delicato momento è preferibile restare a casa e limitare i viaggi, ma almeno con la fantasia si può pensare di arrivare lontano per scoprire nuove realtà e, soprattutto, assaggiare vini territoriali inediti ma di ottima qualità come, per esempio, i bianchi Capolongo, Passerina e Maturano tipici dell’areale Frusinate, insieme a qualche bottiglia di rosso taglio bordolese.

Questi vini li produce l’Azienda Vinicola biologica e biodinamica Poggio alla Meta di Casalvieri, che ha visto la luce nell’anno 2000 per merito del professore Mariano Nicòtina e dei figli Andrea, Pierludovico e Simone ed è stata la prima in Italia ad azzerare completamente le emissioni di anidride carbonica in atmosfera. Coadiuva alle sorti aziendali anche l’agronomo Ernesto Anselmo Cioffi. Venti gli ettari vitati, posizionati in alta collina nella conca di Alvito, su terreno calcareo-argilloso. Personaggio sicuramente carismatico e pieno di energia il professore Nicòtina, già docente del Dipartimento di Agraria dell’Università Federico II di Napoli, nonché agronomo, enologo, produttore di vino, scrittore di testi professionali e segnato da un’esperienza pluriennale nella ricerca di settore e nella consulenza presso alcune prestigiose aziende italiane.

Contrpoetichette vini Poggio alla Meta

Contrpoetichette vini Poggio alla Meta

Sei le etichette aziendali che ho avuto modo di valutare recentemente.

Capolongo del Frusinate Igp Vino Biologico 2019. Capolongo in purezza, antico vitigno autoctono della Media Valle del Liri e della Valle di Comino recentemente recuperato ed allevato sulle alture del comune di Pescosolido. Fermentazione in vasche di acciaio. Maturazione ed affinamento in acciaio e vetro. Tasso alcolico di tredici gradi. Prezzo finale di 14,00 euro.

Nel bicchiere risalta un colore giallo paglierino non troppo carico, limpido e lucente. Al naso ottimi e variegati sentori fruttati di pesca, albicocca e mela e cadenze di fiori bianchi, come la camelia, il narciso, il gelsomino e l’ortensia. Credenziali vegetali di buona sostanza. In bocca sorso leggero, giovane, morbido, fine, equilibrato, avvolgente ed intenso. Bella acidità, che dona al palato la giusta ed efficace freschezza. Rimembranze ancora bellamente fruttate e floreali a confermare così il precedente responso del naso. Chiusura in perfetta armonia. Da preferire su pietanze di mare e formaggi a pasta molle.

Maturano Bianco del Frusinate Igp Vino Biologico 2018. Maturano al 100% lavorato in acciaio e boccia per complessivi otto mesi. Tenore alcolico di tredici gradi. Prezzo finale di 14,00 euro.

Bel colore giallo paglierino, sfumato di riflessi dorati. Corredo aromatico intenso e complesso, interessato in primis da ottimi profumi fruttati di ananas, banana, papaya, pompelmo, pesca bianca e mela. Sentori floreali di rosa. Effluvi di vegetali freschi. Sottofondo speziato. Al palato il vino manifesta subito tratti distintivi di pienezza, acidità, sapidità, mineralità e ricordi di frutta tropicale. Vino sicuramente identitario di tutto il territorio Frusinate. Retroaroma persistente e godibile. Lo vedo bene in accompagnamento a carne bianca e piatti di pesce senza pomodoro.

Piluc Passerina del Frusinate Vino Biodinamico Igp 2016. Soltanto Passerina di Campolese macerata per nove mesi sulle bucce e vinificata in rosso, tanto da ottenere un colore tendente ad un rosato naturale. Alcolicità di tredici gradi. Prezzo finale di 18,00 euro.

Ecco qui un orange wine di caucasica memoria. Tipologia che è ritornata imperiosamente di moda negli ultimi anni.

Veste cromatica segnata da un classico colore rosato cerasuolo-aranciato. Dall’ampio caleidoscopio vengono fiutati sussurri di pesca gialla, albicocca fresca ed essiccata, pera, fico secco, susina, mandorla, litchi, sambuco, rosa canina, ginestra, muschio e salvia. Profumi di fecce nobili. Accenni mielosi. Classiche le note lievemente ossidate. Risvolti odorosi speziati di zenzero e seguiti poi da minuzie idrocarburiche. Sorso vibratamente acido, secco, sapido, morbido, seducente e genuinamente e leggermente tannico. Palato strutturato e complesso come un vino rosso. Finale citrino. Da abbinare a formaggi erborinati ed anche a carne di agnello.

Il Giovane Cabernet di Atina Dop 2017. Blend di Cabernet Sauvignon al 70% e saldo di Cabernet Franc, Merlot e Syrah. Maturazione del vino per otto mesi in acciaio e poi elevazione in vetro per altri sei mesi. Gradazione alcolica di tredici e mezzo. Prezzo finale di 14,00 euro.

Bicchiere tinto da un bel colore rosso rubino sfavillante. Spettro aromatico di notevole caratura, laddove affiorano caratteristici profumi di ottimo fruttato come l’amarena, il mirtillo, il ribes e la fragola. Sbuffi di anice stellato e di macchia mediterranea. Respiri balsamici. Bocca ospitale, che accoglie un sorso estremamente piacevole, fresco, ferroso, sapido ed elegante. Tannini deliziosi. Palato avvolgente, deciso ed ottimamente strutturato. Spinta finale lunga e persistente. Buona longevità. Da provare su carni arrosto e formaggi semistagionati.

Il Vecchio Cabernet di Atina Riserva Dop 2015. Identico blend de Il Giovane: Cabernet Sauvignon al 70% e saldo di Cabernet Franc, Merlot e Syrah. Maturazione del vino in acciaio per sei mesi ed un anno in barriques. Affinamento in bottiglia per altri mesi. Tenore alcolico di quattordici gradi. Prezzo finale di 21,00 euro. Si può definire il papà del vino precedente.

Colore rosso rubino carico e splendente. Bouquet intessuto di avviluppanti estratti odorosi, che ricordano principalmente il peperone verde, la foglia di pomodoro, il pepe verde, l’eucalipto, la menta piperita ed il caffè torrefatto. In appresso ecco approcciarsi al naso voluttuose essenze di marasca, prugna, frutti di bosco, spezie orientali, balsamo, tabacco, liquirizia, cacao e menta. Aliti di goudron. La lingua impatta un sorso esplosivo, maestoso, vigoroso, corposo e solidamente strutturato. Trama tannica sapientemente evoluta, causa un legno ben dosato. Il vino si dimostra poi tagliente, equilibrato, armonico e perfino elegante nel suo incedere. Palato di finezza, segnato da un’ottima estensione tipicamente girondina. Finale impreziosito da lunga persistenza. Serbevolezza tutta da scoprire. Da associare ad un bel cosciotto di agnello al forno e formaggi stagionati.

Lot Merlot del Frusinate Igp 2015. Solo Merlot lavorato per otto mesi in acciaio, ventidue mesi in barriques e poi elevato in boccia per ulteriori otto mesi. Tasso alcolico di quattordici gradi. Prezzo finale di 25,00 euro.

Alla vista appare un colore rosso fuoco e gioioso. Al naso salgono subito accattivanti profumi di piccole drupe del sottobosco: ribes, fragola, mirtillo, lampone e mora, uniti insieme a gradevoli intrecci floreali di violetta e di rosa. Sensitivamente odoroso il tipico corollario interessato da ottima spezialità di noce moscata, chiodi di garofano e pepe nero. Volatilità terziaria che si arricchisce di effetti di idrocarburi, resina, grafite, cuoio, mentolo e balsamo. Lieve percezione fumé. Sorso stimolante e ben sostenuto da un’ottima freschezza e che poi esibisce linearità, equilibrio, scorrevolezza ed un corpo prestante e ben tornito. Beva impreziosita da intriganti e fascinosi tannini. Timbro palatale turgido, austero, profondo e polposo, che sfocia in una terragna tessitura gustativa. Fraseggio finale incalzato da un retroaroma persistentemente godibile e leggermente amaricante. Ancora molti anni davanti a sé. Un capolavoro di vino davvero, segnato da grande personalità e da abbinare a tutta la terragna cucina del Frusinate. Alè!

Azienda Agricola Poggio alla Meta
Via Valloni sn. – Casalvieri (Fr)
Cell. 388 9448420
[email protected]www.poggioallameta.it
Enologo: Mariano Nicòtina
Ettari vitati: 20 – Bottiglie prodotte: 70.000
Vitigni: Cabernet Sauvignon e Franc, Merlot, Syrah, Lecinaro, Passerina, Maturano bianco, Capolongo e Pampanaro.