Vino e pizza: il sommelier in pizzeria | Eleonora Rescigno


Eleonora Rescigno Sommelier 10 Diego Vitagliano Pizzeria

di Antonella Amodio

La figura del sommelier in pizzeria è in costante evoluzione, poiché si inizia a comprendere l’importanza di abbinare la pizza ad una scelta accurata di vini. Questa combinazione tra pizza e vino ha portato a valorizzare il ruolo del sommelier come elemento fondamentale nel garantire un’esperienza gastronomica completa nel contesto delle pizzerie.

Ne parliamo con Eleonora Rescigno, sommelier di 10 Diego Vitagliano Pizzeria, passata dall’arte, alla storia alla passione per il vino. Cresciuta tra le sfumature dei tanti volti di Napoli, ha trovato la sua strada personale e lavorativa esplorando locali che proiettavano una visione moderna della cultura del cibo, cercando di trovare “arte” anche a tavola. Così andava in giro con un taccuino per appuntare luoghi, sensazioni, stati d’animo e note del vino che le capitava di bere. La voglia di conoscere di più del calice che aveva davanti le ha cambiato la vita. Da un viaggio negli USA alla collaborazione con Diego Vitagliano, Eleonora ci svela i segreti del suo successo come sommelier in pizzeria.

Quale é stato l’inizio del tuo percorso da sommelier? 

La mia introduzione nel mondo del vino non è stata un caso: dopo aver incontrato una persona coinvolta nel settore, ho deciso di intraprendere i corsi AIS, l’Associazione Italiana Sommelier. La mia crescente passione per l’enogastronomia e il desiderio di esplorare nuovi territori mi hanno spinto a intraprendere un viaggio negli Stati Uniti. Questa esperienza durata due anni, mi ha cambiata profondamente sia come donna che come professionista, aprendomi le porte del mondo del lavoro come sommelier a Las Vegas e arricchendo la mia conoscenza nel campo del vino.

Da Napoli a Las Vegas andata e ritorno: è stato un percorso ricco di sfide, dove il vino ti ha condotto dall’altra parte del mondo fino a ricoprire poi un ruolo importante nella pizzeria al vertice di 50 Top Pizza. Raccontaci come sei arrivata a collaborare con 10 Diego Vitagliano?

Il mio rientro a Napoli, cinque anni fa, è stata accompagnata da una forte nostalgia per la mia città. Appena tornata, ho mangiato la pizza che tanto mi era mancata. E così che in una pizzeria casertana ho appreso dell’esistenza di un giovane pizzaiolo napoletano, cresciuto nei miei stessi vicoli, in cerca di un sommelier. Questo pizzaiolo era Diego Vitagliano, una persona con le idee chiare sul futuro della pizza e sul concetto di pizzeria, molto su generis rispetto ai suoi colleghi dell’epoca. Il fatto che un sommelier fosse parte del suo disegno era piuttosto inusuale. Ho subito sposato questo progetto, credendoci appieno, e ho provato un’emozione indescrivibile nel raggiungere con lui traguardi significativi.

Ritieni che la figura del sommelier in pizzeria sia percepita come novità o eccellenza?

Esiste ancora una certa diffidenza nel lasciarsi guidare nell’abbinamento e nella scelta delle bevande in pizzeria, è importante entrare in sintonia con il cliente poiché fidarsi non é semplice. Credo che questo sia un fenomeno riscontrabile anche nei ristoranti. Tuttavia, la percezione del sommelier in pizzeria conferisce sicuramente professionalità, offrendo ai clienti l’opportunità di sperimentare accostamenti con la pizza attraverso suggerimenti mirati che accrescono il valore del servizio, come la conservazione delle bottiglie, le temperature adeguate del vino, i bicchieri giusti. Indubbiamente è una novità e nel contempo sinonimo di eccellenza.

C’è differenza tra proporre vino in pizzeria e in un ristorante? 

Sì, ci sono differenze significative. Innanzitutto, i tempi di permanenza in pizzeria sono minori rispetto al ristorante, quindi concentrarsi su una selezione di vini più informali ed accessibili, preferendo etichette versatili e offrendo vino a bicchiere, risulta essere l’ideale, sopratutto a pranzo. Nulla esclude di avere una carta ampia con una varietà di opzioni per soddisfare gusti diversi, come succede da 10 Diego Vitagliano Pizzeria, in quanto le nostre tre sedi diventando sempre più accoglienti per consentire di trascorrere piacevole soste mangiando pizza e bevendo vino in un’atmosfera rilassata.

Quali tipologie di vino scelgono i clienti dalla cantina di Diego Vitagliano Pizzeria?

Premesso che nell’arco di questi anni la clientela che sceglie il vino è cambiata, è più attenta ed istruita in materia. In generale, preferiscono vini poco strutturati e leggermente mossi. Il Gragnano é sicuramente il più amato nelle nostre sedi, poi seguono le bollicine che hanno sempre un loro fascino e si sposano con tanti gusti di pizze. Abbiamo circa settanta referenze, ma l’idea è di assottigliare l’offerta per garantire una proposta che si plasma con la stagionalità del menù della pizzeria.

Quale è il punto di forza della carta dei vini di 10 Diego Vitagliano Pizzeria che ha ricevuto il premio assegnato dai Consorzi di Tutela Vini della Campania nel 2023?

É una carta che spazia su diversi territori italiani, con un’attenzione particolare alle referenze campane, dando appunto risalto alle nostre produzioni enologiche. Inoltre, è dinamica in quanto viene frequentemente aggiornata e comunicativa poiché racconta storie di uomini e territori, senza precludere nessun tipo di lavorazione e prediligendo i piccoli produttori.

Il tuo abbinamento di vino e pizza perfetto?

Poche pietanze riescono ad essere poliedriche come la pizza, consentendo ad una vasta gamma di vini diversi di essere abbinati e  permettendo di sperimentare e trovare combinazioni uniche e sorprendenti. Ogni giorno assaggio nuove cose e ogni volta trovo il vino
giusto da abbinare alla pizza.

Eleonora Resciglio Sommelier 10 Diego Vitagliano Pizzeria

Via Nuova Agnano, 1 Bagnoli

Via Campi Flegrei, 13 Pozzuoli

Via Santa Lucia, 78 Napoli

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.