Gazza Ladra 2002 Puglia igt


SANTA LUCIA
Uva: fiano
Fascia di prezzo: da 5 a 10 euro
Fermentazione e maturazione: acciaio

La fortuna del fiano continua ed è in crescita: non poteva essere diversamente vista la difficoltà di avere vitigni bianchi di prestigio al Sud. La Campania, regione bianchista per eccellenza, esporta Falanghina in Molise e Fiano in Molise, Basilicata e adesso Puglia mentre è nota la scelta e le soddisfazioni ottenute da Planeta con il suo Cometa. In verità, pochissimi lo sanno, di Fiano in Puglia ce ne davvero parecchio, nella Valle d’Itria è sempre stato presente anche se mai vinificato in purezza. Si preferisce sfruttare i suoi profumi in blend al 5 per cento con il bombino. Tanto, invece, è presente a Cerignola da cui parte per diverse direzioni. Vero è che sono i napoletani ad insistere con il fiano in Puglia, come appunto questa azienda di Roberto Perrone Capano che ha iniziato a farlo dal 2001, adesso imitata dalla vicina Schinosa di don Ferdinando Capece Minutolo con il 2004, la sua prima volta. Noi abbiamo provato il 2002 e lo abbiamo trovato molto interessante: sicuramente rispetto a quello irpino è meno aromatico e minerale, ma il terreno calcareo regala sapidità mentre il clima, siamo a 250 metri nella Murge, favorisce l’eleganza e la potenza alcolica. Ottima, davvero, la spinta acida che si mantiene a tre anni di distanza oserei dire intatta tanto che il vino entra in bocca ancora abbastanza morbido, caldo, intenso e persistente mentre al naso ha sicuramente meno personalità. L’unico difetto, ma è sicuramente tipico dell’annata, è nella magrezza che non gli consente di affrontare piatti eccessivamente strutturati: la scoppiettante cucina cetarese, comunque, sicuramente sì, come hanno dimostrato alcuni abbinamenti proposti da Franco Tammaro del San Pietro di Cetara. Citiamo il tortino di baccalà, lo zito alla genovese di tonno, la pasta di pane alla colatura e la tagliata di tonno. Tutti perfettamente in linea con questo bianco che lascia la bocca assolutamente pulita dopo l’ultima, tipica, frustata amarognola prima di dileguarsi nella memoria papillosa. Ottimo il rapporto tra qualità e prezzo, franco cantina esce a poco più di cinque euro, bissa il Fiano di Paternoster nel Vulture ed è destinato sicuramente a grandi evoluzioni. Tra i bianchi Roberto non può avere dubbio, lo Chardonnay non ha futuro a Trani e dintorni.

Sede a Corato. Contrada San Vittore
Tel. 080.8721168. Fax 080.3729782
Sito: http://www.vinisantalucia.com
Email: [email protected].
Enologo: Luigi Cantatore con il coordinamento tecnico di Paolo Caciorgna
Bottiglie prodotte: 60.000
Ettari: 13
Vitigni: uva di Troia, malbec, aleatico, fiano, chardonnay