InFraRossi a Guardia Sanframondi, un areale sannita da scoprire


Il castello di Guardia Sanframondi

Alessandro Marra

L’areale guardiese è, a mio avviso, distretto viticolo del Sannio beneventano assai interessante, con produzioni di aglianico e di falanghina (anche nella versione passita) di assoluto livello.

Per questo motivo, pur appesantito nel periodo delle festività natalizie, ho fatto ben volentieri un salto a Guardia Sanframondi il giorno di Santo Stefano (ah, proprio qualche giorno fa parlando con un amico britannico ho scoperto che nei paesi anglosassoni quello del 26 dicembre è il Boxing Day), per seguire InFraRossi, una bella iniziativa dell’associazione Cantine Guardiesi Unite, «chiaro riferimento al piacere di stare tra i rossi delle aziende guardiesi e le pregiate carni sannite di marchigiana IGP».


I vini in esposizione a Guardia

La neonata associazione unisce quasi tutti i produttori vinicoli della zona (al momento, non ha aderito Cantine Foschini) e vuole porsi come strumento collettivo di promozione del territorio e delle sue produzioni. Insomma, analogamente a quanto sta accadendo nel vicino Taburno, c’è fermento anche in quel di Guardia Sanframondi e mi fa piacere constatare, da sannita, che c’è sempre più voglia di lavorare insieme per il conseguimento di un obiettivo comune. Parrebbe essere proprio questa, infatti, l’unica strada percorribile per dare la giusta visibilità a un comparto che avrebbe tutte le carte in regole per ben figurare nel panorama delle produzioni di vino di qualità e che paga, forse, soprattutto l’assenza di un’azienda leader come – non serve guardare molto lontano – è avvenuto in Irpinia, per esempio.

La manifestazione – promossa appunto dall’associazione dei produttori e organizzata in collaborazione con il Comune di Guardia Sanframondi e la Condotta Slow Food Valle Telesina – ha visto la partecipazione di diversi appassionati che allietate dalle note di “A te biondina wine band” hanno affollato il suggestivo castello medievale un tempo appartenuto ai Sanframondo, vero e proprio simbolo del borgo beneventano. Proprio in una delle sale del bellissimo castello, l’associazione intende allestire l’Enoteca dei vini guardiesi con il supporto dell’amministrazione comunale, progetto che dovrebbe partire proprio con il nuovo anno.

La carne marchigiana abbinata ai rossi

C’erano, quindi, quasi tutte le cantine di Guardia Sanframondi: Aia dei Colombi, Altieri Giovanna, Cantine Sebastianelli, Corte Normanna, De Lucia Vineyards, La Guardiense, Terre Stregate, Vigne di Malies, Vigne Storte e Wartalia. Purtroppo non ho avuto il tempo di assaggiare tutti i vini offerti in degustazione ma di quelli che ho provato alcuni meriterano particolare attenzione: parlo dei rossi di Aia dei Colombi o dei due aglianico “base” di Terre Stregate e Vigne di Malies; o, ancora, dei rossi di Corte Normanna.

Ma non solo InFraRossi. Il 2011 ha tutta l’aria di essere un anno decisivo per l’associazione che intende portare avanti, in sinergia con il Comune, una serie di incontri per la valorizzazione dei prodotti vinicoli della zona, al fine di creare nuove alleanze con le altre eccellenze sannite.

L’unione fa la forza, no!?

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