Pozzillo Lingua de femmina 2007 Beneventano passito igt


MASSERIA PARISI
Uva: Nero di Troia
Fascia di prezzo: da 10 a 15 euro
Fermentazione e maturazione: acciaio e legno

Di questa piccola azienda del Fortore, nel Sannio che volge verso la Puglia, abbiamo già detto, così come della sua abilità nel produrre vini dolci in piccole quantità ed entusiasmanti qualità. Oltre la Zingarella da Moscato Giallo, nel bicchiere c’è da versarsi l’altro, il Lingua de femmina, il cui nome, già evoca stati di eccitazione. Il colore è rosso rubino dalle affascinanti ed inebrianti trasparenze. Il naso è ampio e complesso, di arancia sanguinella, frutta rossa in confettura, di biscotto fragrante cotto al forno, di erbe e spezie a go-go, dove spiccano l’eucalipto, la cannella e la noce moscata, poi le bucce d’arancia amara, leggeri ricordi floreali di rosa e violetta, un timbro di terriccio.
Al palato l’ingresso è subito ricco di verve grazie ad un residuo di carbonica, si distende bene con soave dolcezza sul cavo orale approfittando, nel finale, dell’allungo decisivo dovuto ad un’ottima acidità ed una buona dose sapida. Il ritorno papilloso ci riporta alle sensazioni di arancia amara, un tocco di china e la balsamicità dell’eucalipto per un finale asciutto e giustamente astringente. Dopo averlo degustato, potete abbandonarvi al silenzio più eloquente: quello di due bocche che si baciano. Da abbinare ad una notte d’amore con il vostro/a partner (e mica potete solo mangiare o guardare film alla televisione).
Da uve nero di Troia, in zona chiamata sommarello, appassite su arelle, sottoposte a pressatura soffice, seguita da macerazione e fermentazione in barriques di rovere francese ed americano per 6 mesi. Finito il bicchiere, vien voglia di ricominciare. Tenetelo a mente, anche durante la vostra notte d’amore. Il vino insegna: la generosità è sempre una virtù.
Mauro Erro

Sede a Baselice
Tel. 0824.821009, fax 0824.821009
Email: [email protected]
Enologo: Roberto Pepe
Bottiglie prodotte: 10.000
Ettari: 3,5 di proprietà
Vitigni: moscato, nero di Troia