Rosato di Aglianico 2004 Irpinia igt


FEUDI DI SAN GREGORIO

Uva: aglianico
Fascia di prezzo: da 5 a 10 euro
Fermentazione e maturazione: acciaio

Siamo in presenza di un rosato di nuova generazione, ossia muscoloso e di carattere. Una tendenza iniziata nel 2003 alla quale molti produttori iniziano a rivolgere finalmente la loro attenzione per due motivi. Da un lato l’alleggerimento dell’alta cucina attraverso le tecniche moderne di cottura rende sempre più problematico l’abbinamento nella ristorazione con i rossi troppo concentrati e caldi, destinati quasi tutti a diventare vini da meditazione o da utilizzare in qualche occasione speciale tra amici. Dall’altro il rosato coinvolge sempre con passione anche chi in genere non beve vino e dunque funziona bene nelle situazioni veloci e conviviali o nei wine bar ormai aperti un po’ ovunque. La differenza con il passato è che la vinificazione non è una risulta del salasso, e questo conferisce sicuramente struttura e personalità al vino valorizzandone i profumi e la struttura. L’aglianico, come il negroamaro o il pinot nero, gradisce questo tipo di lavorazione grazie al nerbo insito del vitigno e alla mineralità dei suoli in cui è quasi sempre coltivato. Il Rosato dei Feudi, destinato a diventare doc nella versione 2005, si presta molto bene ad ogni abbinamento: il naso è abbastanza intenso e persistente, in bocca la beva comincia abbastanza morbida per poi lasciare il posto alla freschezza, alla mineralità e alla struttura nervosa del vitigno con un finale lungo e tipico dell’Aglianico, il palato è completamente ripulito e pronto a ricominciare. Ci auguriamo l’aumento del numero di produttori impegnati con il rosato anche perché i margini di crescita di vendita sono affidati proprio alle persone poco propense ad affrontare bicchieri troppo impegnativi. Paradossalmente, ci si lamenta del fatto che si beve come si legge poco, ma forse se si iniziano a fare vini attesi dal grande pubblico la situazione cambierebbe. Molto apprezzato dagli stranieri, il rosato si sta facendo largo nuovamente sul mercato italiano. Il 2004 dei Feudi lo abbiniamo volentieri a zuppe di pesce e di frutti di mare, agli spaghetti con le cozze piccole e amarognole della Costiera (non a quelle insapori dell’Adriatico), al pollo alla cacciatora senza forte, anche ai paté e alle terrine, al coniglio, alle zuppe di fagioli e di ceci. Insomma, a tutto!

Sede a Sorbo Serpico. Località Cerza Grossa. Tel. 0825.986266. www.feudi.it Enologo: Riccardo Cotarella. Ettari: 250 di proprietà. Bottiglie prodotte: 2.500.000. Vitigni: aglianico, piedirosso, merlot, fiano, greco, coda di volpe, falanghina