7 anni senza Frank Rizzuti


foto di testa e di gola

di Albert Sapere

Francesco Rizzuti, “Frank” per gli amici di Facebook, è stato il primo cuoco lucano ad aprirsi alla rivoluzione gastronomica della nuova cucina italiana. Prima con lo splendido lavoro realizzato all’Antica Osteria Marconi, poi con la consulenza al ristorante Dattilo di Roberto Ceraudo dove ha conquistato la stella Michelin e infine nel ristorante che portava il suo nome a Potenza. La sua era una cucina essenziale, capace di giocare con la tradizione rendendola leggibile e facile anche fuori dalla sua amata Basilicata.

Francesco era un entusiasta dalla vita e amava profondamente il suo lavoro: presente in ogni occasione con generosità, umiltà e coraggio, fra i pochi capaci di mettersi in discussione e di ascoltare. Solo un meridionale può capire davvero cosa significa fare innovazione in una terra difficile, in una regione i cui abitanti messi insieme non raggiungono quelli di Bologna. Lui piano piano riuscì ad uscre dall’isolamento proprio grazie alla rete, è stato uno dei rari casi per capire come un cuoco può usare il web.

Il suo esempio è uno dei motivi per cui si può avere ottimismo nella vita. Un amico, una persona che stimavo, nel suo ultimo menù aveva dedicato un piatto ad Albert di LSDM. Restano le sue ricette, la sua voglia di Sud e di Basilicata. Una cucina colta e pulita, la  capacità di centrare i sapori e di diventare un punto di riferimento in Basilicata.

Un commento

  1. Conobbi il grande Frank qualche mese prima della sua prematura scomparsa. Ero partito da Napoli per Potenza proprio per provare la sua coraggiosa cucina nel nuovo , bel locale in una città, un territorio di certo non facile. La sua seppia appena scottata con favette e pisellini novelli, l’agnello lucano con gelato di gnummariedd sono piatti impressi nella mia memoria….Un grande chef, un ragazzo umile che ci manca e ci mancherà tantissimo.

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